Qui Sampdoria, Mihajlović: “Contro la Juve ce la giocheremo e daremo tutto per vincere”

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Alla vigilia di Juventus-Sampdoria, i blucerchiati hanno parlato in conferenza stampa. Come di consueto, si è presentato davanti ai microfoni l’allenatore, Siniša Mihajlović, che ha saputo risollevare le sorti del club ligure dopo un inizio davvero difficile targato Delio Rossi. Ad accompagnare il mister ci hanno pensato i veterani Palombo e Gastaldello, ultime due bandiere della Samp in ordine cronologico, rispettivamente vice capitano e capitano.

L’anno scorso abbiamo fatto sei punti su sei con la Juventus? Vero, ma non credo che la prossima gara dipenderà dalle due sconfitte dello scorso anno“, afferma Palombo. Gastaldello è dello stesso avviso: “Credo che alla Juventus stiano cercando di vincere ancora lo scudetto e continuare questa incredibile striscia record di successi. Quel che è accaduto un anno fa ormai è acqua passata“.

Chi è più forte tra me e Pirlo a battere le punizioni? I numeri non mentono, chi ha segnato più volte tra noi due su calcio piazzato è più bravo [ride, ndr]. Scherzi a parte, sulle punizioni è bravissimo ma non solo: lo reputo una brava persona e un ottimo calciatore. Sansone? Sarei curioso di vedere se la butta dentro in caso avessimo un tiro da fermo a favore. Io spero di ripetere la prestazione di Napoli con un po’ più di fortuna perché al San Paolo abbiamo creato tanto oltre a concedere anche tanto. Conte? Come allenatore non lo conosco, solo come giocatore, ma ho letto che i risultati dimostrano che è il miglior allenatore italiano in circolazione. Seedorf invece lo vedo come un professore. Lo era già da giocatore, lo è anche adesso che allena. Ha un grande carisma e conosce l’ambiente Milan come le sue tasche, anche se a me spiace per Allegri. I prossimi sei mesi, comunque, Seedorf allenerà senza pressioni” è il pensiero di Siniša Mihajlović su Pirlo, Conte e Seedorf, neo allenatore del Milan.

Il mister blucerchiato e i due giocatori che lo hanno accompagnato in conferenza stampa, non a caso i senatori Gastaldello e Palombo, affermano di potersela giocare a Torino anche se i due giocatori sono anche pienamente consapevoli che i punti rimarrebbero comunque solo tre: “Farebbe molto morale una vittoria allo Stadium ma in classifica avanzeremmo solo di tre lunghezze” è il pensiero di Palombo, confermato anche dal capitano doriano: “Sarebbe una di quelle imprese che ti rendono molto contento, una di quelle che cementa lo spogliatoio ma niente più di questo. Il valore della gara resta di tre punti“.

Mihajlović va molto meno per il sottile: “A me basta vincere. Noi dobbiamo pensare solo a migliorare: facciamo ancora tanti sbagli in uscita e dobbiamo fare giocate meno contorte in alcune zone delicate del campo. Noi lavoriamo, poi ci penseranno i ragazzi a mettere in pratica quello che sanno fare in allenamento“. Gastaldello, invece, analizza la gara precedente, all’inizio del girone d’andata: “Noi abbiamo cambiato modo di giocare ma all’epoca sapevamo di non aver meritato la sconfitta. Loro hanno risolto il match con una grande azione. Non dico che sarà facile, anzi il contrario, ma andiamo là per giocarcela“. Gli fa eco Palombo: “Anche loro sono in un momento diverso rispetto alla prima giornata ma noi daremo comunque il massimo“.

Siniša Mihajlović non teme mai niente e nessuno e anche in questa conferenza stampa lo dimostra: Ci mancano Soriano e Krstičić ma  possibile in questo momento perché noi prepariamo la partita al di là dell’avversario; sono anche convinto che chi andrà in campo darà il massimo e non farà rimpiangere gli assenti. Giocheremo a viso aperto cercando di mantenere i giusti equilibri. Sarà una bella partita sapendo però che affronteremo la più forte squadra in Italia. Sarà una bella occasione per sapere come stiamo noi. Vedremo quanto saranno più forti di noi. Adattarci al loro modo di giocare? Un pochino sarà inevitabile ma la cosa fondamentale sarà mettere in campo quello che sappiamo: non ha importanza come giocheranno loro a livello di collettivo e nessun giocatore in particolare dovrà distrarci. La Vecchia Signora ha vinto undici partite di fila e due scudetti consecutivi quindi non devo ‘preoccuparmi’ di loro ma individuare i loro punti deboli, visto che come squadra ne avranno anche loro, e cercare di sfruttarli“.

Giorgio Crico
Giorgio Crico
Laureato in Lettere, classe '88. Suona il basso, ascolta rock, scrive ed è innamorato dei contropiedi fulminanti, di Johan Cruyff, della Verità e dello humour inglese. Milanese DOC, fuma tantissimo.

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