Lezioni di NFL: i free agent

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La stagione NFL sta rapidando volgendo al termine. Domenica, a partire dalle 21 ore italiane prima si determinerà la vincitrice della AFC e poi quella della NFC, prima di imbarcarsi per New York in occasione del SuperBowl del 2 febbraio, che incoronerà una delle quattro squadre rimaste in lizza campione del Mondo.

Le squadre non impegnate nei playoff hanno un grosso problema a cui guardare: i loro free agent. Tali giocatori sono quelli a cui scade il contratto dopo questa stagione, in italiano li definiremmo svincolati.
Un giocatore svincolato può essere di due tipi: Restricted e Unrestricted. Gli RFA sono giocatori che sono liberi di contrattare qualsiasi contratto con qualsiasi squadra, ma la loro squadra di appartenenza ha 5 giorni per pareggiare l’eventuale offerta e tenersi il giocatore. Gli UFA sono giocatori del tutto liberi da contratto, in tutto e per tutto dei disoccupati in cerca di una squadra.

I Restricted Free Agent lo diventano in quanto la loro squadra gli fa firmare, la stagione precedente, un contratto di un anno detto “tender”. I tender sono fissi (vanno da 1 a circa 3 milioni di dollari a stagione per il giocatore) e di tre tipi. Una squadra che non pareggia l’offerta per un suo RFA, prende dalla squadra che invece riesce a ingaggiarlo una scelta al draft (primo giro o secondo giro).
Esempio: i Miami Dolphins nel 2009 firmano John Smith a un tender di 3 milioni di dollari per un anno. Nel 2010 John Smith è un RFA, e i Carolina Panthers gli offrono un contratto da 3 anni per 15 milioni di dollari complessivi. I Dolphins possono pareggiare tale offerta e tenersi John Smith oppure possono lasciare che vada ai Panthers e prendersi la prima scelta al draft dei Panthers del 2010.
Se il giocatore RFA non riceve offerte diventa UFA.
Gli RFA sono rari, per esempio quest’anno ci saranno 25 runningback free agent, di cui solo due (Joique Bell di Detroit e Alfonso Smith di Arizona) restricted.

La possibilità di diventare svincolati una volta che il contratto scade è una novità degli anni ‘70, e la sua creazione ha dato molto più potere ai giocatori.
Per spiegarlo meglio facciamo un esempio, stavolta concreto.
Jimmy Graham è il tight end dei New Orleans Saints. Il suo fisico fenomenale l’ha fatto diventare il miglior TE della NFL attuale. Il suo contratto scade proprio in questi giorni. Perchè Graham dovrebbe accettare un’offerta della sua attuale squadra quando sa benissimo che potrebbe essere ricoperto di soldi da un’altra (o dagli stessi Saints, nulla lo vieta)?
Un Jimmy Graham disoccupato vale 7 milioni all’anno, più o meno quanto guadagna l’altro TE dominante della lega, Rob Gronkowski. Di squadre in grado di offrire tale cifra ce ne sono (ricordiamo che in NFL c’è il tetto salariale), ma i Saints hanno poco spazio e probabilmente non riuscirebbero.
Se a Graham non interessasse troppo restare con New Orleans, lascerebbe che il contratto scada e firmerebbe con un’altra franchigia.

Questo esempio vi fa capire quanto potere abbiano i free agent di alto livello in NFL. In pratica un giocatore che esce dal contratto da matricola (il primo suo contratto professionistico) non è ricco, ma lo diventa (eccome) al primo contratto da free agent che firma.
Colin Kaepernick, che ha già giocato un SuperBowl ed è vicino al suo secondo, per esempio, guadagna 1 milione all’anno. Chi scommette che nel 2015 (anno in cui scade il suo contratto da matricola) arriverà a quota 10 milioni di dollari annuali?

Per completezza di informazioni, rettifichiamo la posizione di Graham. Le notizie dicono che egli firmerà un franchise tag, cioè un contratto di un anno con i Saints del valore pari alla media dei primi cinque stipendi più remunerativi in quella posizione. C’è un franchise tag per i QB, uno per i RB e uno per ogni altro ruolo. Ogni squadra NFL ha un massimo di un solo franchise tag da assegnare, a stagione. Prassi comune per un giocatore come Graham è firmare quel franchise tag e negoziare un nuovo, enormemente remunerativo, contratto con la squadra di appartenenza, in questo caso New Orleans.

Vi lasciamo con la lista dei tight end free agent di questo 2014 (in inglese), e vi auguriamo un buon weekend dei Championship, il quale promette di essere nientemeno che epico.

Dario Alfredo Michielini
Dario Alfredo Michielini
È convinto la vita sia una brutta imitazione di una bella partita di football. Telecronista, editorialista, allenatore. Vive di passioni quindi probabilmente morirà in miseria. Gioca a golf con pessimi risultati; ma d'altra parte, chi può affermare il contrario?

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