George Weah: “Seedorf potrebbe essere l’uomo giusto per il Milan”

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Riportiamo l’intervista esclusiva integrale del portale Milannews.it ad una grande stella del calcio rossonero degli anni ’90, George Weah, che ha parlato anche del momento difficile della società dopo l’esonero di Massimiliano Allegri e il possibile arrivo di Clarence Seedorf. Intervista a cura del direttore Antonio Vitiello.

Cosa fa oggi George Weah?

“Adesso Weah si occupa generalmente ad aiutare la Liberia, affinchè finisca di ricostruirsi come paese che ha sofferto la guerra e la miseria. In questo momento c’è ancora molto da fare ma niente è impossibile se si vuole”.

Che ricordi hai degli anni al Milan?

“I ricordi al Milan sono veramente i momenti più importanti della mia carriera. Ho legato tantissimo con tutti gli compagni, e potrei dire che tra tutti i club in cui ho giocato il Milan è la mia squadra del cuore. Li a Milano ho pianto o sofferto, ho vinto tutto quello che un giocatore poteva vincere. Il Milan lo porto sempre nel mio cuore”.

Quale è stata la partita più bella e il tuo gol migliore?

“La partita più bella è stata quella contro la Juventus ma i gol più belli che ho fatto nella mia carriera li ho segnati contro la Lazio, a Marchegiani, e all’Hellas Verona correndo da porta a porta”.

Come vedresti Seedorf sulla panchina del Milan?

“Seedorf è un grandissimo giocatore, ha molta esperienza avendo vinto di tutto, sarebbe veramente interessante vederlo nelle vesti di allenatore. Già come giocatore è capace di motivare e trascinare il gruppo, potrebbe essere l’allenatore giusto in questo Milan di giovani”.

Se il Milan ti proponesse un ruolo in dirigenza?

“Non l’ho mai pensato. Nel caso in cui l’avessero fatto direi che è molto difficile vista la mia posizione in politica in Liberia. Non posso lasciare la mia gente allo sbando, sogno di essere il presidente della Liberia”.

Sarebbe giusto il ritorno di Paolo Maldini?

“Sarebbe giusto, sia come allenatore che come dirigente. Mi piacerebbe qualcuno come Maldini o Seedorf, loro sono dei grandi compagni e capitani, sanno cosa sia la maglia del Milan. Hanno lottato moltissime battaglie con grandissimi successi”.

Secondo te al mondo oggi chi potrebbe essere il nuovo Weah?

“Ci sono moltissimi ragazzi africani che mi hanno già superato in tante cose, per me adesso il più grande in Africa e Didier Drogba. Lui ha dimostrato di essere un ottimo giocatore con tutti i suoi gol ma anche come persona. Con la sua fondazione Drogba sta aiutando una miriade di bambini africani”.

Cosa deve fare il Milan per tornare ad alti livelli?

“Il Milan per tornare ad alti livelli credo che prima di tutto debba scendere dalle nuvole, tornare a giocare col pallone e non paparazzi o altre sciocchezze che vanno di moda. E’ il momento di sudare di più quella maglia perché il talento lo hanno in tanti, ma non vedo quella fame di divorare la presa come un leone. Devi dimostrare quello che vali come giocatore, altrimenti non serve a niente”.

Se esiste, qual è il tuo grande rimpianto da giocatore?

“Il mio grande rimpianto come giocatore è quello di essere andato via dal Milan nel miglior momento. Avevo ancora moltissimo da dare, il Milan è stata più di una seconda casa, per me è una famiglia, cosa che negli altri club non ho trovato”.

Fonte: Milannews.it

Marco Iannotta
Marco Iannotta
Giornalista pubblicista nato a Moncalieri il 9/7/86, vive a Formia (LT). Vicedirettore di MondoPallone, telecronista, opinionista e co-conduttore del programma #FuoriGGioco. Adora il calcio estero e la NBA.

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