Pallone d’oro 2013: a Zurigo trionfa Cristiano Ronaldo

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Sono mesi che se ne parla, oggi finalmente si conosce l’identità del vincitore del Pallone d’oro FIFA 2013, il principale trofeo calcistico a livello individuale. Come si sa, a decidere è una giuria composta da 208 giornalisti e 208 fra commissari tecnici e capitani delle nazionali di calcio. I nomi dei finalisti erano noti, invece, da diverso tempo. A giocarsi la vittoria del Pallone d’oro FIFA 2013 erano rimasti in tre: il portoghese del Real Madrid Cristiano Ronaldo, l’argentino del Barcellona Lionel Messi e il francese del Bayern Monaco Franck Ribéry. Tre fenomeni, insomma.

Chi per un motivo, chi per un altro, tutti e tre i campioni arrivati in finale avrebbero meritato il titolo, ma a Zurigo ha trionfato Cristiano Ronaldo, al suo secondo Pallone d’oro dopo quello del 2008. A premiare il lusitano, sul palco ci sono due monumenti del calcio come Michel Platini e Pelé. CR7, con le lacrime agli occhi, commenta così l’assegnazione del premio: “Sono molto felice, ringrazio i miei compagni del Real Madrid, la mia famiglia che è presente questa sera, il mio presidente, il mio manager, la mia compagna Irina e mio figlio. Non potete immaginare quanto sia difficile vincere questo trofeo, per me è un onore. Vorrei ricordare questa sera proprio Eusebio, grande campione portoghese recentemente scomparso. Sono molto emozionato, non riesco a parlare”. Un Cristiano Ronaldo molto “umano” quello che ritira il premio sul palco di Zurigo, dalle sue lacrime si capisce quanto il fenomeno portoghese tenesse a questo premio, anche per sfatare un po’ il mito di eterno secondo alle spalle di Leo Messi.

Quasi scontata l’assegnazione del premio per il migliore allenatore del 2013: Jupp Heynckes, vincitore di tutto con il Bayern Monaco, supera i colleghi Alex Ferguson (Manchester United) e Jurgen Klopp (Borussia Dortmund). Alla Federazione afghana, invece, va il significativo premio fair play, per aver giocato la prima partita della sua storia dopo anni di difficoltà e per aver trionfato nella Coppa delle Confederazioni sud-asiatiche.

Serata di grandi premiazioni, visto che si è assegnato anche il FIFA Puskás Award per il gol più bello dell’anno solare 2013. Si è aggiudicato il premio il grande assente fra i finalisti del Pallone d’oro, Zlatan Ibrahimović, autore di una rovesciata pazzesca con la maglia della sua Svezia in amichevole contro l’Inghilterra.

Le emozioni non finiscono: standing ovation per l’assegnazione di un Pallone d’oro speciale, un premio alla carriera a un calciatore che ha scritto la storia del calcio mondiale e che non ha mai vinto il premio perché, negli anni ’50 e ’60, questo veniva assegnato soltanto a giocatori che militavano in squadre europee. Edson Arantes do Nascimento, meglio noto come Pelé, si presenta sul palco e, visibilmente commosso, ringrazia per l’accoglienza e per l’affetto della gente.

Questa, invece, la top 11 del 2013: Neuer (Bayern Monaco) in porta; difesa a quattro composta da Lahm (Bayern) e Dani Alves (Barcellona) sugli esterni, Ramos (Real Madrid) e Thiago Silva (Milan/Paris Saint-Germain) centrali; centrocampo a tre formato da i due fenomeni blaugrana Xavi e Iniesta e proprio da Franck Ribéry; infine, un attacco atomico che può contare sull’imprevedibilità di Messi (Barcellona), sullo strapotere fisico e tecnico di Zlatan Ibrahimović (Paris Saint-Germain) e sull’estro di un giocatore “totale” come Cristiano Ronaldo (Real Madrid).

Premi, infine, anche nel mondo del calcio femminile, dove il Pallone d’oro se l’è aggiudicato la tedesca Nadine Angerer, portiere della nazionale teutonica e della squadra australiana dei Brisbane Roar. La Angerer l’ha spuntata sulla statunitense Abby Wambach e sulla brasiliana Marta. Riconoscimento anche per la c.t. della Germania Silvia Neid, vincitrice nei confronti della collega Pia Sundhage, allenatrice della Svezia, e di Ralf Kellerman, tecnico del Wolfsburg femminile.

Francesco Cucinotta
Francesco Cucinotta
Sardo di origini sicule, ama il calcio dalle “notti magiche” di Italia ’90. Laureato in Comunicazione con una tesi sulla lingua del calcio e pubblicista dal 2010. Per anni inviato al seguito del Cagliari Calcio per Radio Sintony.

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