Site icon

MondoPallone Racconta… Diego Costa e la bandiera scottante

Attorno a Diego Costa, bomber dell’Atlético Madrid, si è scatenato un vero putiferio: già schierato in amichevole dal Brasile a marzo, ha ora optato per la Spagna. Comportamento consentito dai regolamenti FIFA, ma di sicuro eticamente poco corretto. Il Brasile, anche per bocca del C.T. Scolari, non l’ha presa bene. Perché aldilà dei modi della scelta di Diego Costa, ci sono in ballo le prestazioni di un giocatore di sicuro livello. Non sarebbe la prima volta di un brasiliano con la Roja.

Heraldo Bezerra

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In principio fu lui: Heraldo Bezerra Nuñez. Nato a São Jerônimo nel 1946, ha giocato in patria come attaccante nel Cruzeiro fino al 1967 prima di passare in Argentina al Newell’s Old Boys. Nel 1971 l’approdo in Spagna all’Atlético Madrid, dove compone un trio di successo con Ayala e Garate. Vince due volte la Liga (1973 e 1977), due Coppa del Re e l’Intercontinentale 1974. Gioca la sua unica partita con la Spagna il 17 ottobre 1973, nello 0-0 contro la Turchia. Appena ritornato in Argentina al Boca, scompare tragicamente in un incidente d’automobilistico il 14 marzo 1977.

Donato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Donato Gama da Silva, nato a Rio de Janeiro nel 1962, è stato (con Senna) l’oriundo verdeoro di maggior successo con la Spagna. E nel calcio spagnolo in generale, visti i suoi record. Centrocampista centrale dal fisico ben piazzato ed il tiro insidioso (soprattutto su calcio piazzato), gioca con America Rio e Vasco da Gama. Nel 1988 lo ingaggia l’Atlético Madrid, con cui vince due Coppe del Re. Nel 1993 il trasferimento al Deportivo La Coruña: sarà il ciclo d’oro dei galiziani, che vedrà lo storico trionfo della Liga 1999-00 e la conquista di due Coppe del Re. Diventato cittadino spagnolo nel 1994, ed il 16 novembre esordisce con gol in Nazionale contro la Danimarca. Punto fermo delle qualificazioni a Euro 96, disputa la rassegna europea e chiude con 12 presenze e 3 reti. Con 466 gare è il primatista nella Liga tra i giocatori non nati in Spagna e, con il suo gol a 40 anni nel 2002, il goleador più anziano di sempre.

Catanha

 

 

 

 

 

 

 

 

Henrique Guedes da Silva, detto Catanha, è nato a Recife nel 1972. Attaccante di 1 metro e 78, gioca in club di seconda fascia in patria fino al 1995. Nella stagione 1995-96 arriva in Europa, al Belenenses, e timbra l’esordio con 12 reti in 13 partite. Approda subito dopo in Spagna e si afferma principalmente con due club: Malaga e Celta. A suon di gol. Nel 2000 viene convocato dalla Spagna e colleziona 3 presenze, sempre da subentrato. Inizia una parte finale di carriera da girovago tra Russia, Portogallo e Brasile. Ad oggi è ancora in attività con il piccolo club dello Sport Atalaia.

Marcos Senna

 

 

 

 

 

 

 

Marcos Antonio Senna da Silva nasce a San Paolo nel 1976.  Centrocampista centrale, non brillano nel suo curriculum grandi club brasiliani. Nel 2002 giunge in Europa. Ad accoglierlo c’è il Villarreal che, con Senna in regia, trascorre stagioni esaltanti. Le prestazioni di alto livello di Senna non sfuggono a Luis Aragonés, selezionatore spagnolo. Con le Furie Rosse prende parte ai Mondiali 2006 e poi al trionfo di Euro 2008, dove addirittura risulta essere uno dei migliori centrocampisti del torneo: incluso nell’All Star Team UEFA. Dopo una stagione 2009-10 tormentata da guai fisici, viene escluso dai 23 per il Mondiale 2010.

 

Da citare anche Thiago Alcântara, centrocampista ex Barcellona ora al Bayern Monaco, nato in Italia da genitori brasiliani (il padre è il Campione del Mondo 1994 Mazinho).

Exit mobile version