Aktobe, Sergey Davydov:”Oggi la dea bendata è stata dalla parte dell’Astana”

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Nel match clou della 31esima giornata del campionato kazako l’Aktobe si giocava in casa dell’Astana il primo match ball per la conquista del titolo. La sfida nella capitale ha visto però imporsi di misura i padroni di casa e gli ospiti dovranno attendere ancora per festeggiare: nell’ultima giornata basterà comunque un punto in casa con l’Ordabasy, ormai privo di obiettivi.

Sergey, come è stata la sfida?

Complicata. Era da tempo che non giocavamo su un campo difficile come quello dell’Astana, nostra diretta rivale, e noi abbiamo bisogno di tempo per adattarci; a tal proposito il gol subito in avvio non ci ha agevolato. Nulla è perduto, comunque, daremo tutto quel che ci è rimasto con l’Ordabasy.

Nel finale di gara avete creato molto, ma i vostri sogni di gloria si sono scontrati sul palo…

E’ stata davvero questione di centimetri. Ma, abbiamo ancora un’occasione, vedrete che il titolo arriverà.

Questa sconfitta può mettere pressione alla squadra?

Assolutamente no. Anzi, ci da lo stimolo in più per fare bene l’ultima giornata e conquistare il campionato di fronte ai nostri tifosi.

Qual è stata oggi l’atmosfera nello stadio?

Strana. Giocavano loro in casa, ma c’erano davvero poche persone. Nella capitale l’impianto è perfetto, ma le tribune vuote. Hanno fatto comunque un ottimo campionato, magari è stato questo un loro punto di forza (ride). I nostri tifosi, invece, ci hanno supportato come sempre. Ovviamente si aspettavano la vittoria, volevano festeggiare, ma non siamo riusciti a soddisfarli. Ma la vita va avanti.

Il finale di gara è stato molto nervoso…

La posta in palio era alta, ed è normale che i giocatori fossero nervosi. Oggi la gara è stata decisamente equilibramente ma la fortuna è stata dalla loro parte.

La prossima partita segnerai?

Sicuramente. Ce la metteremo tutta per coronare una grande stagione.

Fonte: ufficio stampa Fc Aktobe

Michael Braga
Michael Braga
Grande appassionato di calcio russo, tifoso dello Zenit San Pietroburgo. Estimatore del calcio giocato nei luoghi meno nobili e più nascosti, preferirebbe vedere un Torpedo-Alaniya rispetto a uno Juventus-Milan.

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