F1: Gp di Corea, Vettel primo a fatica. In fiamme l’altra Red Bull

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Non è stata la solita corsa dominata per Vettel che però si aggiudica pure il Gp di Corea senza doversi sbattere più di tanto se non nelle ripartenze dopo le due safety car, per qualche giro veloce a tenere a distanza Grosjean nella prima parte di gara e nell’evitare un trattore di quelli utilizzati per pulire la pista, in occasione del secondo pit stop. Per il resto dietro è stata lotta vera, con Raikkonen ottimo secondo, Grosjean terzo con rammarico. Ottima gara per Hulkenberg che chiude quarto mettendo in fila Hamilton e Alonso, solo sesto e sempre più lontano in classifica piloti.

Alla partenza, Sebastian Vettel, con la sua Red Bull, scatta bene e mantiene la prima posizione. Non altrettanto buono è il primo giro di Hamilton, costretto a cedere la piazza d’onore a un Grosjean subito determinato e aggressivo. Ottimo anche Hulkenberg che sopravanza entrambe le Ferrari. Per le Rosse è il minore dei mali visto che, dopo aver guadagnato una posizione a bocce ferme per la penalizzazione di Webber, Massa infastidisce Alonso e nel tentativo di sopravanzarlo si gira perdendo varie posizioni. Al termine del giro si ritrova addirittura diciassettesimo.

A centro gruppo è Webber ad animare la situazione iniziando la propria rimonta, forte di un assetto che, a scapito della penalizzazione, gli permette di avere un auto più appropriata alle condizioni di una pista asciutta (la temuta pioggia non c’è stata).

In coda invece, Button, costretto a rientrare ai box per un contatto, rientra in pista con gomme nuove e qualche aggiustamento aerodinamico che gli permette di rimontare subito dalla penultima piazza in cui si ritrova al rientro dalla pit-line.

All’8° giro, Alonso, appena sopravanzato da Raikkonen, rientra ai box per il primo pit-stop, imitato da Hamilton alla tornata successiva. Come fatto da Massa, anche l’asturiano monta le gomme medie. E’ la scelta di quasi tutti gli altri che di li a poco partecipano alla danza della prima sosta, Vettel compreso. Al termine della turnazione, Alonso riguadagna la posizione su Raikkonen (7° e 8°). Fa il furbo Ricciardo che sale al quarto posto rimandando il pit, ma è più lento degli altri a gomme fresche. La sua resa si materializza poco dopo e al 19° giro è costretto a fermarsi ai box, rientrando al 13° posto. Hulkenberg, Alsonso, Raikkonen e Webber, procedono staccati tra loro in un divario di circa due secondi creando il trenino più interessante della corsa.

Raikkonen, al 25° giro, è il primo ad aprire la seconda tornata ai box. In pista Webber mette nel mirino Alonso e lo sorpassa firmando il giro veloce della gara e staccando subito il ferrarista mentre anche Hulckenberg si ferma per cambiare le gomme al 27° passaggio. Mentre Raikkonen, con le gomme nuove è una freccia e firma da subito giri record e anche per gli altri lo scollinamento di metà gara, indica che è tempo di box. Al 30° giro, in pista Rosberg perde il muso della sua vettura mentre è in scia ad Hamilton il che lo costringe ad uno stop lungo che gli fa perdere posizioni mentre al giro successivo scoppia una gomma di Perez che resta in posizione scomoda imponendo l’ingresso della Safety Car. Webber ne approfitta per la sosta.

Colpo di scena al 37° giro, appena si riprende a correre con Hulckenberg che nella partenza lanciata supera Hamilton. La Red Bull di Webber fa fumo costringendolo al ritiro, ma il fumo di tramuta in fiamme e l’auto, si ferma in posizione pericolosa. Raikkonen intanto guadagna il secondo posto superando Grosjean mentre la Safety Car fa di nuovo il suo ingresso in pista: c’è da spostare una Red Bull!. Vettel al 39° giro invece, prova a rientrare ai box ma si ritrova davanti un trattore che lo rallenta (incredibile ma vero). Scampato l’insolito pericolo, dopo la sosta, il tedesco aspetta che si riparta dalla safety car e alla ripartenza, con una serie di giri veloci inizia a scavare il solco sugli inseguitori. Intanto il duello tra Hulkenberg e Hamilton infiamma gli spettatori con Alonso insegue i due pronto ad inserirsi. La lotta per il quarto posto è infatti l’ultimo motivo conduttore della corsa che alla fine elegge Vettel ancora più vicino al titolo mentre per la Ferrari sa tanto di resa.

GP di Corea 2013 – Ordine d’arrivo (prime posizioni):

1) Vettel (Red Bull)

2) Räikkönen (Lotus)

3) Grosjean (Lotus)

4)  Hülkenberg (Sauber)

5) Hamilton (McLaren)

6) Alonso (Ferrari)

7) Rosberg (Mercedes)

8) Button (McLaren)

9) Massa (Ferrari)

10) Perez (McLaren)

Classifica piloti: Vettel 272, Alonso 195, Raikkonen 167, Hamilton 161, Webber 130, Rosberg 122, Massa 89, Grosjean 72, Button 59, Di Resta 36, Hulkenberg 30, Sutil 26, Perez 23, Ricciardo 18, Vergne 13, Maldonado 1.

Classifica costruttori: Red Bull 403, Ferrari 284, Mercedes 262, Lotus 239, McLaren ,81 Force India 62, Toro Rosso 33, Sauber 31, Williams 1.

 

Luca Morazzano
Luca Morazzano
Laureato in Filosofia, ha deciso di applicare la materia di studio alla vita, prendendola spesso con filosofia. Prestato al giornalismo per caso, la passione per il calcio ce lo tiene incollato. Vanta comunque diverse esperienze più o meno fortunate.

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