Formula 1, gara Gp Singapore: un marziano di nome Vettel

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Semplicemente irresistibile. Sebastian Vettel fa suo anche il Gran Premio di Singapore, tredicesima prova del Campionato Mondiale di Formula 1, conquistando il settimo successo stagionale, la trentaquattresima in carriera, ipotecando il suo quarto titolo iridato consecutivo. Con il tedesco della Red Bull, salgono sul podio Fernando Alonso con la Ferrari e Kimi Raikkonen con la Lotus. A punti anche le Mercedes di Rosberg e Hamilton e la Ferrari di Massa, restano a secco Webber e Grosjean.

Sulla griglia di partenza, tutti i piloti si presentano con pneumatici super-soft. Solo la Force India di Adrian Sutil fa eccezione, montando gomme medie. In partenza, Vettel deve difendersi da Rosberg, ma lo spettacolo lo fa Fernando Alonso, che con uno spunto eccezionale balza dal settimo al terzo posto. Alle sue spalle Webber sopravanza Grosjean, mentre impazza un bel duello per la sesta piazza tra Massa e Hamilton. Buone le partenze di Hulkenberg con la Sauber e Pérez con la McLaren, che guadagnano rispettivamente due e quattro posizioni, piazzandosi al nono e al decimo posto.

Passato lo spavento dovuto all’attacco di Rosberg alla prima curva, Vettel comincia la sua solita serie di giri veloci, portandosi a 7″1 di vantaggio sul tedesco della Mercedes dopo 10 giri. Il campione del mondo è l’unico capace di scendere sotto il muro dell’1’53” al giro. Raikkonen, undicesimo in classifica , è il primo a inaugurare la giostra dei pit stop all’undicesimo giro. Seguono Massa al tredicesimo, Webber, Button e Hulkenberg al quattordicesimo, Alonso e Pérez al quindicesimo (giro dove Raikkonen è il primo a scendere sotto l’1’52”), Rosberg, Grosjean e Hamilton al sedicesimo, Vettel al diciassettesimo. Un turno di pit stop dove sono diverse le strategie, dato che le Ferrari, le Mercedes e Webber optano per le gomme medie, ma che consente a Hamilton di sopravanzare Massa e a Raikkonen di compiere la stessa operazione con la coppia Hulkenberg-Pérez. Purtroppo la strategia di Alonso è “rovinata” da Paul Di Resta.  Il britannico della Force India, infatti, ritarda la sua sosta (che avviene al ventunesimo giro) e funge da tappo per lo spagnolo della Ferrari, che così non riesce ad avvicinarsi a Rosberg ma a sua volta viene avvicinato da Webber, Grosjean e Hamilton.

Al venticinquesimo giro, arriva il primo colpo di scena. Daniel Ricciardo spalma il musetto della sua Toro Rosso contro le barriere della curva 18, costringendo i commissari di gara a fare uscire la “Safety Car“. Un “regalo” non certo gradito per Vettel, suo futuro compagno di squadra alla Red Bull, che vede così annullare il proprio vantaggio. Quasi tutte le vetture ne approfittano per andare ai box per cambiare in un colpo solo pneumatici e, conseguentemente, strategie di gara, in quanto montano pneumatici a mescola media con lo scopo di arrivare alla fine della corsa senza doversi più fermare. Restano invece fuori le due Red Bull e le due Mercedes. La vettura di sicurezza rientra quando si sta per iniziare il trentunesimo giro di corsa. La ripartenza, però, non riserva particolari emozioni in quanto nessun pilota prova ad attaccare, probabilmente per preservare gli pneumatici.

Vettel tenta subito di “ri-andare” in fuga, girando sul ritmo dell’ 1’50”. Grosjean rientra al trentaquattresimo giro, una sosta lunghissima per un problema alle batterie del kers che tira fuori il francese dalle posizioni che contano, per poi costringerlo al ritiro sei giri dopo. Vettel intanto guadagna due secondi al giro su tutti, in maniera da proteggere il primato anche dopo la sosta ai box. Le monoposto che non si sono fermate quando in pista vi era la “Safety Car”, pagano le conseguenze della scelta. Webber rientra al quarantunesimo giro, scivolando al tredicesimo posto, Rosberg al quarantaduesimo, crollando dalla seconda alla dodicesima posizione (scavalcato anche da Webber). Si fermano anche Massa e Di Resta al quarantatreesimo giro, ma al ferrarista non riesce l’impresa di scavalcare lo scozzese della Force India. Hamilton compie la sua sosta al quarantaquattresimo giro, posizionandosi al decimo posto, alle spalle di Rosberg e Webber, ma davanti a Di Resta e Massa. Vettel rientra al quarantacinquesimo giro, ma in virtù del vantaggio che si è costruito a suon di giri veloci, rimane al comando con 3″ di vantaggio su Alonso.

Il campione del mondo della Red Bull sfrutta alla grande il suo nuovo treno di pneumatici super-soft, macinando ulteriori giri veloci, scendendo sotto il muro dell’1’48” e portando a 7 i secondi di vantaggio su Alonso. Button e Raikkonen ingaggiano un bel duello per il terzo gradino del podio, mentre Webber sopravanza Rosberg arpionando l’ottavo posto. L’australiano della Red Bull sorpassa al cinquantacinquesimo giro Hulkenberg, installandosi al sesto posto, cinquantacinquesimo giro dove Raikkonen sorpassa di forza Button, andando al terzo posto. Di Resta conclude malamente una splendida gara, andando a sbattere alla curva 7 al cinquanteseiesimo giro, tornata nella quale Webber continua la sua rimonta, sopravanzando Pérez e piazzandosi quinto. Il messicano della McLaren viene sorpassato poi anche dalla Mercedes di Rosberg. Il tedesco poi mette nel mirino anche Button, in crisi di gomme, e lo sopravanza a quattro giri dal termine. Hamilton invece sorpassa prima Pérez e Button, ma deve preouccuparsi di un arrembante Massa che salta agevolmente le due vetture di Woking “mordendo le caviglie” del britannico della Mercedes. Webber va clamorosamente in difficoltà al penultimo giro per problemi al motore e viene sorpassato da Rosberg, Hamilton e Massa, prima di doversi fermare per un principio d’incendio. Vettel taglia il traguardo da vincente sotto i fuochi d’artificio di Marina Bay. Il podio è completato da Alonso con la Ferrari e dalla Lotus del “ferrarista in pectore” Raikkonen. A punti poi vanno Rosberg, Hamilton, Massa, Button, Pérez, Hulkenberg e Sutil

L’ordine d’arrivo del GP di Singapore 2013 (prime posizioni)

Ordine d’arrivo

Pilota

Scuderia

1  Vettel  Red Bull
2  Alonso  Ferrari
3  Raikkonen  Lotus
4  Rosberg  Mercedes
5  Hamilton  Mercedes
6  Massa  Ferrari
7  Button  McLaren
8  Pérez  McLaren
9  Hulkenberg  Sauber
10  Sutil  Force India

Classifica piloti: Vettel 247, Alonso 187, Hamilton 151, Räikkönen 149, Webber 130, Rosberg 115, Massa 87, Grosjean 57, Button 54, Di Resta 36, Sutil 26, Pérez 24, Ricciardo 18, Hulkenberg 18, Vergne 13, Maldonado 1.

Classifica costruttori: Red Bull 377, Ferrari 274, Mercedes 266, Lotus 206, McLaren 78, Force India 62, Toro Rosso 33, Sauber 18, Williams 1.

 

 

Giuseppe Pucciarelli
Giuseppe Pucciarelli
Nato a Salerno il 3 maggio 1986, laureato in Fisica, ex arbitro di calcio FIGC. “Sportofilo” a 360° con predilezione per calcio e ciclismo, è un acceso e convinto fantacalcista.

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