Grecia: il Panathinaikos onora il Leoforos, sconfitto il Panetolikos

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Buona la prima per il Panathinaikos. Dopo un primo tempo un po’ bloccato e confuso, i verdi sfoderano una grande ripresa in cui dimostrano di sapere manovrare con criterio. Il Panetolikos, invece, resta impacciato e senza idee per quasi tutta la gara, commettendo diverse ingenuità, tra cui un fallo da rigore evitabile e l’espulsione di Darlas. C’è da lavorare per entrambe.

 

DODICI CONTRO DIECI, IL PANETOLIKOS NON PUO’ VINCERE – E’ l’esordio ufficiale del Leoforos, il vecchio stadio di proprietà in cui il Panathinaikos ritorna dopo anni spesi all’Olimpico di Atene, il cui affitto aveva un peso eccessivo per le casse della società. Nemmeno il tempo di emozionarsi e già viene concesso un rigore: Bojovic è un attaccante e lo dimostra strattonando vistosamente l’ex AEK Koutroumbis in area. Dal dischetto va il neo-acquisto spagnolo Nano, che spiazza Bracalli, anch’egli all’esordio. L’inizio scoppiettante è un fuoco di paglia: il PAO è tutto nuovo, zeppo di giovani primavera e con tanti fuor-rosa per salari troppo elevati; il Panetolikos risulta confuso, disorganizzato e stordito dallo svantaggio. Forse è meglio così: ci si può focalizzare sul meraviglioso Gate 13, tornato finalmente a casa, mentre canta, sventola le bandiere e offre un colpo d’occhio impensabile all’OAKA. Un paio di incursioni di Bajrami, qualche tiraccio da parte degli ospiti e il primo tempo si chiude senza troppe emozioni. La ripresa si apre invece con un episodio chiave: Filippos Darlas commette fallo da ultimo uomo su Dinas e lascia il Panetolikos in dieci uomini. L’espulsione conferisce più sicurezza al Panathinaikos, che comincia a ragionare di più e sprecare meno palloni. Al 60′ entra Marcus Berg e, al primo pallone toccato, è subito gol: Marinakis galoppa sulla fascia e mette in mezzo per il fine tocco del bomber svedese. I ritmi salgono da entrambe le parti, grazie anche alle scelte di Ioakin Chavos, che si gioca due cambi nella trequarti, ravvivando la manovra della sua squadra, anche se in ritardo. Più i secondi scorrono, meno il cambio di marcia ospite incide e per il Panathinaikos si aprono ampi spazi, poco sfruttati dai verdi. Al 92′, Bajrami prova a mettere la firma, ma il suo sinistro a giro fa solo la barba al palo.

 

 

PANATHINAIKOS – PANETOLIKOS: 2-0 (1-0).
Panathinaikos (4-2-3-1): Kapino 6; Nano 7, Koutroumbis 6,5, Schildenfeld 6 (69′ Triandafyllopoulos 6), Marinakis 6,5; Mendes 6, Lagos 6,5; Abeid 6,5 (84′ Mouzakitis sv), Dinas 6,5, Bajrami 7; Karelis 6 (60′ Berg 7). A disp.: Kotsolis, P.Spyropoulos, Chouchoumis, Donis, Mouzakitis. All.: Anastasiou.
Panetolikos (4-2-3-1): Bracalli 6; Darlas 4,5, Melissas 5, Kousas 5, Rodrigo Galo 5,5; Godoy 5,5, Kalogeris 5,5; Theodoridis 5 (57′ Golias 6), Bellon (76′ S.Papoutsogiannopoulos sv), Pasas (66′ Mygas 5,5); Bojovic 5,5. A disp.: Takidis, Moumin, Ioannos, Smiltos. All. Chavos.
Arbitro: Praxiteles Zachariadis.
Marcatori: 3′ rig. Nano, 65′ Berg.
Note: ammonizioni: Koutroumbis, Marinakis, Abeid (PAO), Darlas, Bojovic (PAE). Espulsioni: 50′ Darlas (PAE)

Francesco Piacentini
Francesco Piacentini
Pavese classe '91, laureato in scienze politiche, per lui lo sport è uno specchio su cui si riflette la storia di un popolo. Stregato dal calcio inglese e greco, ama la politica, l'heavy metal e il whiskey.

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