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MondoPallone Racconta… La Nigeria piange la maledizione delle Super Aquile

Pochi giorni fa è venuto a mancare, per complicazioni dovute a malaria, Thompson Oliha. Forse a numerosi appassionati il suo nome non dirà molto. Ma faceva parte delle Super Eagles, le Aquile Verdi che portarono la Nigeria alla fama internazionale negli anni ’90. Ebbene, il suo è stato il terzo decesso di un membro di quella squadra, dal 2011 a oggi. Hanno avuto il suo triste destino anche Uche Okafor e Rashidi Yekini, colleghi di certo più acclamati. Una maledizione ?

Uchenna Kizito Okafor, per tutti semplicemente Uche, era nato a Owerri l’8 agosto 1967. Difensore, dopo gli inizi in patria a Lagos il viaggio in Europa, destinazione Belgio. Trovò un contratto professionistico – in un paese che ha accolto tanti suoi connazionali – nel K.R.C. Mechelen e poi nel Namur. Passa in Germania all’Hannover nella stagione 1993-94. Continua la sua carriera da giramondo in Portogallo (Leiria e Farense) ed in Israele (Ironi Ashdod) prima di spendere le ultime giocate nella MLS statunitense con i Kansas City Wizards tra il 1996 ed il 2000. Le più grandi soddisfazioni arrivano con la maglia della Nigeria, con cui prende parte ai Giochi Olimpici di Seul 1988, la vittoriosa Coppa d’Africa 1994, il successivo storico Mondiale americano e anche quello di 4 anni dopo in Francia. Appese le scarpe al chiodo, resta negli Stati Uniti per conto della Associated Soccer Group e allena ragazzi appartenenti alle classi 1991 e 1993. Diventa anche una presenza fissa all’interno del network ESPN per il calcio africano. Il 6 gennaio 2011 viene trovato senza vita nella sua casa a Little Elm (non lontano da Dallas) dalla moglie, impiccato nei pressi di una scalinata dentro l’abitazione. Appare come un suicidio, ma è un’ipotesi smentita categoricamente dai familiari, soprattutto dalla moglie Ify. Anche i costumi della comunità nigeriana a cui apparteneva il giocatore concepivano il suicidio come ultima remota possibilità. Secondo la famiglia, esisterebbe un documento dell’FBI che parlerebbe di probabile omicidio. Sulla vicenda non è stata fatta piena luce.

Uche Okafor

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rashidi Yekini, il “Toro di Kaduna“. Nato nel 1963, è stato uno dei più grandi attaccanti africani di sempre. Centravanti dal fisico potente, si è fatto notare in Europa diventando capocannoniere del Campionato portoghese 1993-94 con la maglia del Vitoria Setubal (21 reti). Proprio con il piccolo club lusitano vive gli anni migliori realizzando ben 90 reti in 108 partite tra il 1990 ed il 1994. Tra il 1993 ed il 1994 vive il suo momento d’oro, che lo catapulta all’attenzione del calcio internazionale: grazie agli exploit in Portogallo e nelle qualificazioni mondiali, vince il Pallone d’Oro africano 1993. E’ il grande protagonista della vittoria della Nigeria nella Coppa d’Africa 1994. Rashidi è eletto MVP del torneo di cui è anche miglior marcatore con 5 gol. Al Mondiale americano, prima volta storica per le Aquile Verdi, diventa il primo realizzatore del suo paese nella Coppa del Mondo aprendo le marcature nel 3-0 alla Bulgaria. La sua selvaggia esultanza dentro la rete avversaria rimane una delle istantanee più celebri di USA ’94. Terminata la Coppa, firma per i greci dell’Olympiakos ma fatica ad inserirsi, come nell’ esperienza seguente allo Sporting Gijon. Ritorna brevemente a Setubal e gioca poi un’ottima stagione in Svizzera allo Zurigo, con 14 reti in 28 partite e si merita la convocazione per Francia ’98. Gioca fino ai 41 anni con il Gateway United. Con 37 reti (in 58 partite) è tuttora il miglior bomber della Nazionale nigeriana. Sofferente di problemi mentali e depressione, muore il 4 maggio 2012 ad Ibadan.

Rashidi Yekini

 

 

 

 

 

 

 

Thompson Oliha era nato a Benin City nel 1968. Centrocampista, spese la maggior parte della parabola agonistica in patria con i colori di Bendel Insurance e Iwuanyanwu Nationale. Nel 1992 il trasferimento all’estero, prima agli ivoriani dell’Africa Sports tra il 1992 ed il 1994 e poi in Europa: una stagione in Israele al Maccabi Iron Ashdod  e una ai turchi dell’Antalyaspor. A causa di un serio infortunio ad un ginocchio, è costretto al ritiro a soli 27 anni nel 1996. Con le Aquile Verdi della Nigeria prende parte al Mondiale giovanile 1987 e poi debutta nel 1990 in Nazionale maggiore contro il Senegal. Partecipa a due edizioni della Coppa d’Africa nel 1992 (3° posto) ed al trionfo nel 1994. Alla Coppa del Mondo di Usa ’94 disputa l’ultima delle sue 31 gare internazionali (2 reti) nell’ottavo di finale contro l’Italia, che aveva incontrato anche 7 anni prima al Mondiale giovanile in Cile. Muore a Ilorin il 30 giugno 2013, per complicazioni dovute a malaria. Al momento del decesso, Oliha lavorava come allenatore presso la prestigiosa Kwara Football Academy.

Thompson Oliha

 

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