Finalmente ci siamo: stasera gli Azzurri scenderanno in campo contro il Messico per l’esordio in questa attesissima Confederations Cup 2013. E lo faranno in uno stadio dal profumo particolare: lo storico Maracanã di Rio de Janeiro, che, per la verità, di storico ormai ha ben poco, visto che è stato ristrutturato, ridotto nella capienza (da 130 mila a 78 mila spettatori) e rinnovato appositamente per questa competizione e con un occhio a Brasile 2014. I vincitori della Gold Cup CONCACAF 2011 contro i vice campioni d’Europa: proviamo ad analizzare la sfida nei numeri.
Impegnato nel Girone finale del Nord e Centro America per le qualificazioni al prossimo Mondiale in Brasile, il Messico occupa attualmente la seconda posizione, con due punti di ritardo sugli Stati Uniti e in coabitazione col Costa Rica. E proprio lo 0-0 contro i costaricani è l’ultima gara ufficiale giocata dalla Verde, mercoledì scorso, prima della sfida contro l’Italia di Prandelli. I ragazzi di de la Torre, pur non avendo ancora perso, rischiano grosso per i tanti pareggi ottenuti finora (5 su 6 partite, con l’unica vittoria contro la Giamaica, per 1-0, il 5 giugno scorso) e se è vero che subiscono poco (due sole reti incassate in sei partite), fanno enorme fatica in fase realizzativa (tre gol in sei match). Dell’Italia si sa tutto, o quasi. Nel girone di qualificazione, il recente 0-0 contro la Repubblica Ceca consente alla Nazionale di guardare con fiducia agli impegni decisivi di settembre contro la Bulgaria e la stessa Cechia. Ma le ultime uscite non hanno entusiasmato sul piano del gioco: a parte la trasferta di Praga, infatti, preoccupa la figuraccia contro Haiti di martedì. Domani contro i messicani servirà più grinta, corsa e determinazione.
I PRECEDENTI – Le due Nazionali si sono incontrate in sole 11 occasioni, prima della gara di domani. Il bilancio è nettamente a favore degli Azzurri, che hanno vinto 6 volte, pareggiato 4 e perso una volta sola. L’unica vittoria messicana, tra l’altro, corrisponde anche all’ultimo match giocato fra le due squadre: 3 giugno 2010, nell’amichevole pre-mondiale giocata a Bruxelles, la Verde s’impone per 2-1, grazie alle reti di Carlos Vela e Medina. A nulla vale il gol nel finale di Bonucci. Per l’ultima vittoria italiana, invece, dobbiamo fare un salto di vent’anni nel passato: a Firenze, sempre in amichevole, Roberto Baggio e Maldini archiviano la pratica messicana.
Ma i ricordi più dolci per noi italiani risalgono ai tre scontri calcistici fra i due Paesi ai Mondiali di calcio (la gara di stasera sarà la quarta disputata in competizioni ufficiali, la prima nella breve storia della Confederations Cup).
LE STATISTICHE – Per quanto riguarda il computo dei gol, negli 11 precedenti sono state messe a segno in totale 35 reti. Anche qua, è netto il dominio italiano, con 26 realizzazioni contro sole 9 dei centroamericani. Il capocannoniere azzurro contro il Messico è Gigi Riva con 4 gol (due doppiette per lui: una in amichevole nel ’69, l’altra ai Mondiali in Messico nel ’70). Un gradino sotto Rombo di Tuono troviamo Pablito Rossi con 3 centri, realizzati tutti nell’amichevole del 1984, quando la Nazionale di Bearzot si sbarazzò dei rivali messicani col punteggio di 5-0 (di Bagni e Conti le altre marcature italiane). E quello è anche il risultato più ampio maturato nei confronti fra Italia e Messico, risultato che, peraltro, si era verificato già in occasione del primo match in assoluto fra le due squadre, 18 anni prima, grazie alle doppiette di Bulgarelli e Mazzola e alla rete di Rivera.
IL PRONOSTICO – Le due squadre non attraversano un grande momento di forma. Gli Azzurri, d’altronde, hanno concluso la Serie A già da un mese e si è visto che hanno sofferto parecchio contro una squadra che corre come Haiti. Anche il Messico, però, deve risolvere i suoi problemi in attacco (per una squadra notoriamente votata al gioco offensivo, tre reti nelle ultime sei gare ufficiali sono una miseria). Tutto lascia pensare a un match bloccato, in cui avranno la meglio le difese. Quindi giochiamo l’under 2,5 o l’opzione no goal. Un po’ il cuore, un po’ l’effettiva superiorità azzurra sul piano tecnico ci portano a propendere per la vittoria degli uomini di Prandelli. Occhio dunque anche al 2 o all’x con handicap.