Grecia, playoff – PAS Giannina – Asteras Tripolis: le voci del prepartita

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Ci si avvicina alla partenza dei playoff di Super League, inaugurano PAS Giannina e Asteras Tripolis. Ecco le riflessioni dei protagonisti, prima di questo importantissimo evento.

Giannis Christopoulos, allenatore PAS Giannina: “L’anno scorso abbiamo lottato per salvarci e oggi ci giochiamo l’Europa. Avremo grandi difficoltà in queste gare, poiché ci scontriamo con avversari molto forti, ma la nostra convinzione e le tante partite consecutive terranno aperti i giochi. Vedo convinzione nei ragazzi, siamo pronti. Il nostro problema principale è la perdita di ritmo, poiché non giochiamo da settimane, ma giocheremo per vincere, ogni sconfitta ti sballa la rotta nei playoff”.

Brana Ilic, attaccante PAS Giannina: “Ci siamo qualificati per vincere. I playoff hanno uno spirito diverso: hai sei partite in fila e non puoi tirare il fiato, come in campionato. Andremo in fondo a questa mini maratona. Possiamo affrontare chiunque, soprattutto in casa”.

Sakis Tsiolis, allenatore Asteras Tripolis: “Dobbiamo dimenticare la frustrazione della finale di Coppa. I ragazzi sono carichi e sapranno sostituire benissimo Pipinis e Perrone. Abbiamo visto che il PAS Giannina, durante il campionato, ha saputo giocare un buon calcio: le sfide passate non le dobbiamo considerare. Giocheranno poi in un calderone, con una piazza esaltata per la prima qualificazione alla post season, dobbiamo essere cauti. Abbiamo avuto tempo per riprendere le forze, non siamo stanchi, ma competitivi e sapremo stare concentrati fino all’ultimo minuto”.

Leandro Alvarez, mediano Asteras Tripolis: “Nessuna gara sarà facile, nemmeno questa. Teniamo presente che abbiamo la possibilità di finire in Champions League: dobbiamo pensare solo a fare un buon lavoro. Il PAOK è davanti a noi di due punti, ma è un distacco che si può ribaltare in una sola partita: abbiamo lavorato sodo tutto l’anno per arrivare qui, non butteremo via niente”.

Francesco Piacentini
Francesco Piacentini
Pavese classe '91, laureato in scienze politiche, per lui lo sport è uno specchio su cui si riflette la storia di un popolo. Stregato dal calcio inglese e greco, ama la politica, l'heavy metal e il whiskey.

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