Coppa d’Africa 2013: l’analisi del girone C

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zambiaSono arrivate grandi sorprese dal Girone C della Coppa d’Africa 2013, prima fra tutte la precoce eliminazione dei campioni in carica dello Zambia, che hanno abbandonato mestamente il torneo a secco di vittorie. Accedono ai quarti la Nigeria, una delle grandi d’Africa, ed il Burkina Faso, grande sorpresa fin qui della manifestazione; ottimo l’approccio alla competizione degli stalloni, che potrebbero arrivare lontano anche nella fase ad eliminazione diretta. Oltre ai Chipolopolo zambiani hanno salutato la coppa le antilopi dell’Etiopia, che dopo un buon esordio si sono letteralmente sciolti alle prime difficoltà.

BURKINA FASO – Voto 7. Sorpresa del 2013? Voliamo basso: i burkinabé hanno centrato una qualificazione forse inaspettata da parte dei non addetti ai lavori, ma meritatissima, conquistata alla grande sul campo. Gli stalloni di Paul Put hanno giocato fin qui un calcio divertente, d’attacco, in cui si sono distinti alcuni elementi come Pitroipa ed il capocannoniere del torneo Traoré, infortunatosi nell’ultima gara. I verdi non vogliono smettere di sognare: superato l’ostacolo del girone, il Burkina Faso non si pone limiti, cercando di andare il più avanti possibile nelle competizione. Nel 2012 la casella “sorpresa” è stata occupata dallo Zambia: quella del 2013 è al momento ancora vuota, ma un serio candidato c’è già.

NIGERIA – Voto  6. Vince, ma non convince. Le Super Aquile nigeriane hanno superato un girone non facile, ma restano ancora tanti punti interrogativi attorno alla formazione del tecnico Keshi. La scelta di lasciare fuori tanti uomini di qualità ed esperienza per puntare sui giovani sta dando per il momento ragione al selezionatore nigeriano, visto che l’obbiettivo minimo è stato raggiunto; tuttavia, il gioco espresso fin qui da Moses e compagni ha lasciato decisamente a desiderare. Nei quarti di finale ci saranno i giganti della Costa d’Avorio: la Nigeria vista fin qui avrà poche chance di qualificazione; urge un cambiamento di rotta, altrimenti i verdi possono iniziare a prenotare il biglietto aereo di ritorno. Bene fin qui il bomber Emenike, da rivedere il centrocampista del Chelsea Obi Mikel.

ZAMBIA – 5,5. Abdicare a testa alta. Quasi ti vengono le lacrime agli occhi quando guardi quei ragazzi amareggiati per un’eliminazione da campioni in carica che brucia quasi quanto la goduria dello scorso anno, quando la corona di regina d’Africa aveva cinto la testa dei Chipolopolo. I presagi di un’avventura diversa rispetto a 12 mesi fa si erano avuti già nella fase di preparazione, quando i risultati stentavano ad arrivare; gli zambiani di mister Renard ci hanno provato con orgoglio, fino alla fine, a testa alta come dimostra l’encomiabile impegno messo in campo in ogni partita. Il nome dello Zambia è scritto nelle pagine del libro di questa competizione, ma la gloria del 2013 sarà di qualcun’altro.

ETIOPIA Voto 4,5. Come un gelato all’equatore. Paragone migliore sembra non esserci per l’Etiopia di mister Bishaw; sorprendenti nella gara d’esordio contro i campioni in carica dello Zambia, le antilopi etiopi si sono letteralmente dissolte alle prime difficoltà, perdendo le successive due gare, incassando sei reti senza segnarne alcuna. L’Etiopia tornava nella massima competizione continentale dopo 31 anni: beh, il ritorno non è stato propriamente quello tanto atteso; le basi per crescere ci sono, spetterà a Bishaw o chi per lui dare seguito a questa partecipazione, che si spera non sia solamente sporadica.

Michele Pannozzo
Michele Pannozzo
Nato a Fondi (LT) il 18 gennaio 1984, è laureato in Teoria della Comunicazione. Scozzese di adozione, vive a Edimburgo, dalla quale non smette di coltivare le sue sue maggiori passioni: il calcio e la scrittura.

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