Neanche è scontato un altro addio, eventuale, clamoroso: quello di Wes, Sneijder, alle prese con un contratto da rinnovare in nerazzurro che forse si farà, forse non si farà. La società è stata chiara: o firma o non gioca. Lui attende, e si guarda intorno. Sapete che c’è lo United, mica una qualunque, che sarebbe onorato di prendersi l’olandese e piazzarlo a stuzzicare la fantasia dell’attacco red devil?
Chi vivrà vedrà, noi ipotizziamo addii, e forse un clamoroso ritorno. Perché l’Italia lo accoglierebbe a braccia aperte Pastore, uno che con l’arrivo di Ibra, Verratti, Lavezzi, e pure Thiago Silva, non è che stia incantando, lì, all’ombra della torre Eiffel. Ancelotti vuole che la squadra sia tutta con lui, ma è lui che è un po’ meno con la squadra: un ritorno in Italia del Flaco? Magari, perché di classe ne ha, è indiscusso, e con la fuga dei talenti avrebbe anche meno concorrenza.
Infine, si torna al match di ieri sera: Lazio-Udinese. Mercati a confronto: quello biancoceleste, perfetto: non che quello bianconero sia sbagliato, ma ieri sera l’Udinese ha palesato tutti quei limiti che una squadra che cambia molto, negli anni, è costretta ad avere. Tornando alla Lazio, prova di forza, che però secondo Lotito è dovuta. D’altronde, ed è un altro ipse dixit, “dovrei premiare i giocatori? Ma sono loro che, per la pazienza che ho, dovrebbero darlo a me…”