Olympiakos a mano armata: 2-1 a Montpellier

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Entrambe le squadre si schierano con formazioni molto simili, che prevedono una punta centrale e due ali larghe. Gli interpreti cambiano rispetto ai passati impegni in Champions: nel Montpellier si rivedono Utaka e Mounier, mentre in difesa Bedimo sostituisce lo squalificato Bocaly; anche Leonardo Jardim effettua qualche cambiamento rispetto alla gara persa all’Emirates: ritornano Rafik Djebbour in attacco  e Roy Carroll tra i pali, mentre Modesto e Torosidis prendono il posto di Siovas e Diakité. Scende in campo l’artiglieria pesante in questo scontro chiave per il girone: da questo incontro dipendono le speranze di rimanere aggrappati al passaggio del turno o, perlomeno, di poter giocarsela in Europa League. Un proseguimento dell’avventura europea è ciò di cui va a caccia un Olympiakos che vede nei premi UEFA la garanzia di un equilibrio economico che, sempre più, manca in terra ellenica. Il Montpellier brama, invece, rendere il sogno dei suoi tifosi il più possibile lungo e dolce.

POCO SPETTACOLO AL DE LA MOSSON. Nonostante l’importanza della partita, i giocatori scesi in campo non sembrano calati a sufficienza nella parte: il ritmo è lento, le occasioni scarseggiano e la qualità ne risente. Totalmente spaesato l’Olympiakos nei primi venti minuti, costretto a rifugiarsi nella propria area per contenere le azioni offensive di un Montpellier che prova a fare la partita, ma con un piglio poco deciso. I greci risultano confusi per buona parte del primo tempo, lasciando Djebbour troppo solo in avanti e non dando il minimo segno di quel gioco arrembante e rapido che permette loro di dominare il campionato. Greco non dà eccessiva profondità, ma è dai suoi piedi che arrivano i due assist più interessanti per Djebbour e Machado. Dall’altra parte si fanno notare Belhanda, con un paio di conclusioni interessanti, e Charbonnier, con un colpo di testa smanacciato bene da Carroll. I francesi devono lavorare sull’agonismo e sulla convinzione per finalizzare il loro possesso, mentre l’Olympiakos deve necessariamente rivedere le sue tattiche: solo potenziando le fasce, la loro rapidità d’azione risulterà fatale.

GOL ED EMOZIONI: METAMORFOSI AL RIENTRO. Le squadre rientrano in campo con gli stessi effettivi del primo tempo, ma la musica è destinata a cambiare. Infatti, già al 49′, il Montpellier passa in vantaggio grazie ad un cross in verticale, prolungato di testa da Charbonnier in direzione di Utaka che, saggiamente, riconsegna la palla al centravanti francese che fulmina Carroll. Per i successivi dieci minuti succede di tutto: le squadre si allungano, i ribaltamenti di fronte sono continui. L’occasione migliore capita sulla testa di David Fuster che, imbeccato da un cross di Torosidis, deposita il pallone a lato del palo da ottima posizione. L’Olympiakos fa sempre più capolino nella metà campo avversaria (anche se il pallino del gioco è sempre nelle mani di un Montpellier che merita di più) e il pareggio arriva al 73′ quando Vassilis Torosidis addomestica un cross su punzione dalla destra e trafigge Pionnier. Il portiere deve ancora raccogliere il pallone dal sacco al 91′: il neoentrato Abdoun (che in tanti si aspettavano titolare) ruba palla a Bedimo, si invola sulla fascia e serve a Mitroglou una palla d’oro da spingere in rete. Tanta delusione per i ragazzi di Girard che vedono tutto il loro duro lavoro vanificato. Per tenere alta la speranza, il 6 novembre, devono  vincere al Karistaki, dove, contando quanti tifosi ellenici erano presenti stasera, li attenderà un vero inferno bianco-rosso.

MONTPELLIER – OLYMPIAKOS PIRAEUS: 1-2 (0-0)

Montpellier (4-2-3-1): Pionnier, Bedimo, Hilton, Yanga-Mbiwa, Stambouli, Cabella, Saihi(85′ Marveaux), Utaka, Belhanda, Mounier(62′ Estrada), Charbonnier(68′ Camara). A disp.: Herrera, Congré, Joudren, Jeunechamp. All.: Girard.
Olympiakos Piraeus (4-2-3-1): Carroll, Holebas, Contreras, Manolas, Torosidis, Maniatis, Modesto, Machado, Fuster (88′ Lykogiannis), Greco(60′ Abdoun), Djebbour (70′ Mitroglou). A disp.: Fejsa, Diakité, Megyeri, Pantelić. All.: Jardim.
Arbitro: Daniele Orsato (Italia).
Marcatori: 49′ Charbonnier (M), 73′ Torosidis (OP), 90’+1 Mitroglou (OP).
Note: ammoniti: Hilton, Camara (M), Contreras, Holebas, Fuster (OP).

Francesco Piacentini
Francesco Piacentini
Pavese classe '91, laureato in scienze politiche, per lui lo sport è uno specchio su cui si riflette la storia di un popolo. Stregato dal calcio inglese e greco, ama la politica, l'heavy metal e il whiskey.

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Sfrontato, vincente, preparato, antipatico, fascinoso, linguacciuto... Su di lui sono stati spesi fiumi di inchiostro perchè non è un allenatore come gli altri. Forse...
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