Cronache dalla Russia: la concretezza di Capello

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Fabio Capello non è mai stato un allenatore spettacolare, è risaputo; le sue qualità caratteriali e personali sono però esagerate, e in quattro partite ufficiali da selezionatore della nazionale Russa ha già dimostrato di essere un uomo importante per questa squadra. Presto per dire se sia l’uomo giusto o meno, il tecnico friulano è però complementare a una squadra troppo spesso inconcludente come la Russia.

Basta notare il cammino della Sbornaya Rossii in questo avvio di qualificazioni a Brasile 2014: 12 punti in 4 gare, 8 gol fatti, zero subiti. Due 1-0 in 3 giorni che fanno capire quanto la Russia abbia attinto dalla concretezza del suo allenatore, e abbia badato più al sodo che altro. La vittoria di ieri contro l’Azerbaijan, comunque, meritava di essere più ampia, dato che Akinfeev non è mai stato impegnato, e contro il Portogallo la Russia non ha rubato niente. Lusitani che ieri hanno pareggiato in casa contro i mediocri nordirlandesi, un pari che rende inutile la sfida di ritorno tra le due forza del girone: se i russi infatti battono due volte il Lussemburgo, e poi fanno lo stesso con Azerbaijan, Israele e Irlanda del Nord si qualificano. E non sembra una missione impossibile.

La Russia ora ha una mentalità vincente, che forse esula un po’ dalla natura spettacolare ma poco concreta delle versioni precedenti. Il che è un bene, dato che la squadra guidata ora da Capello ha visto in tv gli ultimi due mondiali…..

Festeggia anche la Russia più giovane, che torna agli Europei Under 21 dopo 15 anni. Nonostante lo 0-1 conquistato in Repubblica Ceca, è stata una faticaccia a Yekaterinenburg, sui monti Urali: 2-2 conquistato soltanto nel finale, ma passaggio del turno assicurato. Vedremo tanti talenti in Israele, come Smolov, Cheryshev, Shatov……e magari verranno “retrocessi” anche Dzagoev e Kokorin: uno squadrone, con la speranza che non ci sia l’ennesimo suicidio sportivo.

Michael Braga
Michael Braga
Grande appassionato di calcio russo, tifoso dello Zenit San Pietroburgo. Estimatore del calcio giocato nei luoghi meno nobili e più nascosti, preferirebbe vedere un Torpedo-Alaniya rispetto a uno Juventus-Milan.

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