EL: Troppo Psv per il Napoli “B”

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Il Napoli “B” esce con le ossa rotte dalla trasferta olandese di Europa League. Troppo Psv e troppo poco Napoli, si potrebbe riassumere così il match. La squadra di Walter Mazzarri non impensierisce mai l’estremo difensore avversario Waterman. Per i partenopei anche ben otto ammonizioni, sintomo del nervosismo e da una palpabile frustrazione. Molto bene il Psv di Advocaat, squadra ben schierata in campo con personalità e fluidità di gioco.

PSV SUPERIORE, NAPOLI “B”: POCA ROBA. Sfida da “piani” europei più alti quella del Philips Stadion di Eindhoven. Advocaat consegna la regia a Van Bommel e schiera il collaudato 4-3-3 che gli ha fruttato ben 24 reti all’attivo in sette turni di campionato, confermato Martens dopo i 3 gol messi a segno domenica scorsa contro il VVV. Mazzarri si affida alla squadra “B” come già accaduto nella prima partita del girone contro l’Aik Solna, unica eccezione la presenza da titolare di capitan Cannavaro, che siederà in tribuna domenica prossima contro l’Udinese, causa squalifica.
La partita comincia con ritmi discreti, Narsingh da una parte ed El Kaddouri dall’altra sfiorano subito il vantaggio. Il Psv predilige una costruzione di gioco impostata con palla a terra, il Napoli si affida, come spesso accade, ai lanci lunghi. I padroni di casa prendono il possesso della metà campo avversaria e si rendono pericolosi al 18′ con un tiro rasoterra di Van Bommel, con i piedi respinge Rosati. E’ il preludio del vantaggio olandese. Passa un minuto, papera di Rosati che si scontra con un compagno, e Lens, incredulo, si ritrova la palla tra i piedi con la porta spalancata: 1-0. Il Napoli accusa il colpo e continua ad andare a vuoto. Il Psv macina gioco e sfiora più volte il raddoppio che puntualmente arriva al 41′: splendida discesa di Narsingh sulla destra, cross perfetto sul secondo palo dove arriva Martens in corsa, tiro al volo sotto misura con la difesa partenopea che resta a guardare. Finisce sul 2-0 il primo tempo, che può essere commentato con il semplice dato dei tentativi a rete: 12-3 per i padroni di casa.

ENTRA CAVANI MA L’AGONIA CONTINUA. Il secondo tempo inizia con l’ingresso in campo di Cavani al posto di un evanescente El Kaddouri. Il Napoli si schiera così con 3 punte, l’uruguagio a fare movimento e il duo Insigne-Vargas a cercare gli spazi. Ma la storia non cambia e nel giro di pochi minuti il Psv si rende pericoloso diverse volte. Dopo l’ennesimo intervento alla “Garella” di Rosati arriva il 3-0. Calcio d’angolo per i bianco-rossi, svetta più in alto di tutti Marcelo che insacca la terza rete. Tutto troppo facile per i padroni di casa. Mazzarri, sotto di tre reti, inserisce Pandev e Zuniga per Insigne e Dossena. La partita si equilibria, il Psv tira i remi in barca affidandosi a sporadiche ripartenze in contropiede. Ne viene fuori una ripresa avara di emozioni. Nel finale due punizioni di Martens e Toivonen impegnano Rosati mentre il Napoli, nervoso e frustrato colleziona 4 cartellini gialli in appena 2 minuti. Finisce 3-0 un match su cui Mazzarri dovrà riflettere molto, sia per il turn-over estremo adottato sia per alcuni atteggiamenti in mezzo al campo poco distensivi per il gruppo.

PSV EINDHOVEN – NAPOLI  3-0

Psv (4-3-3) : Waterman, Hurchinson, Bouma, Marcelo,Derijck, Strootman, Van Bommel, Toivonen, Mertens, Narsingh, Lens.  A disp.: Tyton, Depay, Ritzmaier, Van Ooijen, Manolev, Wijnaldum, Locadia .  All.: Advocaat.
Napoli (3-4-1-2) : Rosati, Cannavaro, Fernandez, Aronica, Mesto, Dossena (72′ Zuniga), Donadel, Dzemaili, El Kaddouri (46′ Cavani), Insigne (62′ Pandev), Vargas.  A disp.: De Sanctis, Campagnaro, Uvini, Zuniga, Inler, Pandev, Cavani. All.: Mazzarri.
Arbitro: Dan Tudor (Romania)
Marcatori : 19′ Lens (P), 41′ Mertens (P), 51′ Marcelo (P)
NoteAmmoniti: Bouma, Derijck (P); El Kaddouri, Dossena, Fernandez, Cannavaro, Mesto, Pandev, Cavani, Aronica (N) Espulsi:-

Vito Coppola
Vito Coppola
Telecronista e opinionista radio/TV, già a SportItalia e addetto stampa di diverse società. Non si vive di solo calcio: ciò che fa cultura è la fame di sapere, a saziarla il dinamismo del corpo e del verbo.

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