Rugby: Treviso fino all’ultimo respiro

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Il pubblico di Monigo ha applaudito, nella serata di Sabato, la prova gagliarda e vincente dei Leoni, che hanno battuto gli Scarlets con punteggio di 22-20. Decisivo, a tempo pressoché scaduto, il calcio di Alberto Di Bernardo da 50 metri, a rendere al Benettonciò che la dea bendata le aveva tolto nelle gare precedenti.

Gli Scarlets, quinta forza dello scorso campionato di Pro12, iniziano meglo, costruendosi il primo vantaggio grazie al drop di Priestland al 13′. Protagonista anche la pioggia, lì a sporcare e rendere complicato il mantenimento dell’ovale, ma gli ospiti scappano via e Fenby al 26′ batte Burton e Bernabò per la meta del 5-10. Lo stesso Fenby schiaccia in meta una seconda volta al 37′, nonostante il placcaggio in ritardo di Rees su Iannone, non visto dal direttore di gara.

Al rientro dagli spogliatoi, Priestland al piede scava ancora il solco, però il Benetton inizia la sua vera partita e va a marcare al 51′ grazie a Semenzato. La differenza la fa l’ingresso di Di Bernardo, a inizio ripresa, al posto di un Burton appannato: l’italo-argentino ci mette precisione al piede, brio, sprint e stimolo all’azione offensiva trevigiana e il pubblico vuole crederci. Bravissimo Barbieri al 67′: palla intercettata e via in meta, gara in bilico. Gli Scartets sono tramortiti: Di Bernardo trova il calcio perfetto da metà campo e regala a Franco Smith la seconda vittoria stagionale.

Treviso ha pagato l’imprecisione in touche nel primo tempo, finendo per rischiare la batosta già in 40′. Gli Scarlets, che venivano dal ko interno con gli Ospreys (16-23), hanno palesato una certa immaturità di squadra, finendo per subire una sconfitta certo inaspettata al riposo. La brillantezza di Di Bernardo, preso il posto di un Burton sicuro lontano dalla forma ideale, può rappresentare un’indicazione per le prossime gare. Nell’altro match del Sabato, gli Ospreys hanno inflitto a Munster un serio 30-15, davanti agli 8,652 del Liberty Stadium.

Matteo Portoghese
Matteo Portoghese
Sardo classe 1987, ama il rugby, il calcio e i supplementari punto a punto. Già redattore di Isolabasket.it e della rivista cagliaritana Vulcano, si è laureato in Lettere con una tesi su Woody Allen.

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