Alla Torres la Supercoppa femminile, battuto il Brescia

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(foto archivio Torres Femminile)

E sono sei. Per la Torres, l’ennesimo trofeo da sistemare in bacheca. Per il Brescia, la presa d’atto che la strada per dominare è lunga e piena d’insidie.

Il pomeriggio di ieri ha visto in palio la Supercoppa Italiana di calcio femminile, annuale sfida e ormai appuntamento fisso per le ragazze del presidente Leonardo Marras. Una di fronte all’altra, Torres e Brescia hanno dato battaglia per bissare i loro recenti successi, in un match che ha visto le campionesse d’Italia trionfare 2-1 su coloro che detengono la coppa nazionale, dopo 90 minuti piuttosto tattici ma accattivanti.

Regina della serata la solita Patrizia Panico, seconda marcatrice azzurra di sempre che a 37 anni di smettere di vincere non ha proprio voglia. Due le segnature dell’ex giocatrice della Lazio, abile al 37’ del primo tempo nel tocco ravvicinato a battere Penzo, per poi trafiggere alla mezzora del secondo tempo le speranze delle Leonesse, che pure in partita c’erano tornate grazie al gol del nuovo acquisto Barbara Bonansea. La giovane attaccante di Pinerolo, cresciuta nel vivaio del Torino e considerata fra i maggiori prospetti a livello nazionale, aveva al 18’ impattato ma alla lunga la maggior esperienza delle sassaresi ha fatto la differenza.

Se entrambi i club hanno affisso il cartello dei lavori in corso, data la presenza di due volti nuovi alla guida tecnica (il Brescia è allenato da quella Milena Bartolini che era stata accostata alla panchina delle Azzurre prima della nomina di Cabrini), le rossoblù hanno impostato la preparazione atletica soprattutto in proiezione del turno di Champions League prossimo venturo, cosa che le ha portate a presentarsi al Romeo Galli certo non nelle migliori condizioni.

Sesta supercoppa dunque per la Torres, la cui leader Patrizia Panico ha speso parole importanti sul trionfo, con una dedica speciale sul suo sito ufficiale: “É la sesta Supercoppa della Torres, la mia sinceramente non lo so, ma poco importa, quello che conta era vincere oggi, per il gruppo, per l’allenatrice, per la società che fa ogni anno enormi sforzi per tenere una squadra competitiva al massimo. Ma la Gazzetta dello Sport mi ha chiesto a chi dedicavo la doppietta di oggi e non potevo che rispondere a Rossella Urru, una gran bella persona, grazie Rossella per averci accolto e per le tue parole”. La squadra campione d’Italia aveva infatti fatto visita, in settimana, alla cooperante di Samugheo (OR) la cui vicenda è nota ai più, visita che evidentemente ha toccato delle corde emozionali importanti in colei che s’è rivelata, ancora una volta, decisiva nella conquista di un trofeo.

 

TORRES-BRESCIA 2-1 (1-0)

Torres: Criscione; Manieri, Motta, Stracchi; Tona, Fuselli (45’ st Maglia), Domenichetti (42’ st Costi), Maendly, Panico, Bartoli, Iannella. A disp:Thalmann, Carboni, Casùla. Allenatore: Tesse.
Brescia: Penzo; D’Adda, Gozzi (10’ st Cernoia), Schiavi, Boni, Zizioli  (5′ st Pedretti), Ferrandi (34’ st Baroni), Alborghetti, Sabatino, Rosucci, Bonansea. A disp: Mori, Brayda, Paganotti, Zanetti. Allenatore: Bertolini.
Arbitro: Mezzarobba di Conegliano.
Marcatrici: 37 pt e 37 st Panico (T), 19’ st Bonansea (B).
Note: Ammonite: Zizioli, Cernoia.

Matteo Portoghese
Matteo Portoghese
Sardo classe 1987, ama il rugby, il calcio e i supplementari punto a punto. Già redattore di Isolabasket.it e della rivista cagliaritana Vulcano, si è laureato in Lettere con una tesi su Woody Allen.

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