Hamsik alza la cresta e il Napoli regola 2-1 i viola

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Non si arresta la corsa del Napoli ai piani alti del campionato, grazie alla vittoria contro la Fiorentina, ottenuta con una prestazione tra luci e ombre. Sblocca il risultato Marek Hamsik di testa; raddoppia con un gran destro Dzemaili e infine Jovetic accorcia le distanze. La squadra di Montella avrebbe meritato almeno un punto, ma il Napoli ha mostrato maturità da grande squadra riuscendo a ottenere il massimo con il minimo sforzo.

FORMAZIONI – Dossena e Pandev ancora fermi a causa della squalifica rimediata contro la Juve in Supercoppa e Mazzarri che, nell’affrontare la sua bestia nera, non varia il consueto modulo e si affida a De Sanctis tra i pali, difesa a tre con Campagnaro, Cannavaro e Britos; centrocampo orfano di Inler per scelta tecnica e consegnato ai “piedi” di Maggio, Zuniga, Dzemaili, Behrami e Hamsik; in avanti l’estro di Insigne a supporto della classe di Edinson Cavani.
I viola di Vincenzo Montella, dopo la vittoria in rimonta contro l’Udinese alla prima giornata, affrontano una squadra in forma con un organico ancora da amalgamare al meglio. La Fiorentina giocherà con Viviano in porta; una difesa nutritissima composta da Roncaglia, Gonzalo, Tomovic, Cuadrado e Pasqual; fantasia al potere sulla mediana grazie a Romulo, Pizarro e Borja Valero; in avanti sarà infine El Hamdaoui a sostenere il peso offensivo viola assieme al fuoriclasse Jovetic.

FIORENTINA ARREMBANTE – Chiunque pensava di assistere a una mission impossibile per la banda di Montella, anche a causa di un manto erboso del San Paolo inadatto a chi gioca di fino, è rimasto molto sorpreso nel vedere la Fiorentina da subito impegnata a chiudere i padroni di casa nella loro metà campo. Gli ospiti mostrano subito l’apprezzabile tentativo di affondare con manovre d’attacco molto veloci, con tocchi rapidi capaci in varie occasioni di mandare fuori causa i marcatori napoletani e raggiungere in fretta la trequarti avversaria e tentare la conclusione a rete. Jovetic ispirato, abile a ballare sulla sabbia di Fuorigrotta, Borja Valero coraggioso e intraprendente al tiro così come El Hamdaoui e Cuadrado, abili a rendere i primi venti minuti di gara un soliloquio a tinte viola. Nella seconda parte del primo tempo, invece, il possesso dei viola, comunque sempre abili a tenere le redini del gioco, diventa sterile e De Sanctis deve svolgere ordinaria amministrazione. Le speranze azzurre passano dai piedi del rapido Insigne, che cerca di mandare fuori giri Roncaglia, con alterne fortune. Nel finale della prima frazione si fa finalmente vedere in avanti il Napoli, con Maggio abile a crossare per Hamsik che manca il tap-in decisivo per l’intervento di Romulo.

HAMSIK ALZA LA CRESTA E IL NAPOLI SOGNA – La partita riprende seguendo in apparenza il leitmotiv del primo tempo, con la Fiorentina che cerca di fare il gioco e i padroni di casa pronti a ripartire. Al nono minuto la svolta: Insigne batte una punizione mettendo in mezzo dove Hamsik anticipa Borja Valero, con la palla che carambola sul corpo del centrocampista viola e assume una traiettoria velenosissima, che mette fuori causa Viviano e regala il vantaggio agli azzurri. La Fiorentina sembra scossa e incapace di reagire, quasi incredula per uno svantaggio effettivamente immeritato; i padroni di casa capiscono che il momento è propizio e spingono cercando il raddoppio, sfiorandolo dieci minuti dopo con Maggio, che entra in area indisturbato e da posizione defilata mette in mezzo un rasoterra con palla che carambola sui piedi di un avversario e quasi beffa nuovamente Viviano. La Fiorentina appare stanca dopo gli enormi sforzi fatti fino al vantaggio napoletano e alcuni interpreti di Montella appaiono poco lucidi, così come Roncaglia che rischia la seconda ammonizione per un brutto fallo su Inler a metà campo. Gli azzurri vogliono però chiudere la contesa e ci riescono a quindici primi dal termine del tempo regolamentare con Dzemaili, già tra i migliori in campo, abile a ricevere fuori area un pallone respinto dalla difesa viola, stoppare, tirare di destro al volo e fulminare un incolpevole Viviano.

JOVETIC SUONA LA CARICA – Gli uomini di Montella hanno però il merito di non mollare e cercano di restare in partita con un gran destro di Roncaglia a dieci dalla fine, con De Sanctis costretto ad un intervento non facile. E’ poi il turno di Ljajic che cerca gloria su punizione, mentre restano pregievoli i tocchi di classe di Jovetic. Il campione montenegrino prende sulle sue spalle tutta la squadra quando, al minuto 86 trova la rete con un pregievole tentativo di destro dal limite dell’area che sorprende l’estremo difensore azzurro. Il finale è appannaggio della Fiorentina, con i padroni di casa incapaci di sfruttare gli enormi spazi lasciati liberi dagli avversari, con delle ripartenze sempre mal gestite dal neo entrato Vargas.

TOP NAPOLI: Cannavaro, Dzemaili, Hamsik. FLOP: Behrami.
TOP FIORENTINA: Jovetic, Cuadrado, Tomovic. FLOP: Roncaglia.

NAPOLI – FIORENTINA 2-1

Napoli (3-5-2): De Sanctis; Britos, Cannavaro, Campagnaro; Zuniga, Maggio, Dzemaili, Behrami (51′ Inler), Hamsik (88′ Donadel); Insigne (80′ Vargas), Cavani. A disp. Rosati, Colombo, Grava, Gamberini, Fernandez, Aronica, Inler, Donadel, Mesto, El Kaddouri, Vargas. All. Walter Mazzarri.
FIORENTINA (5-3-2)
– Viviano; Roncaglia, Gonzalo, Tomovic, Cuadrado, Romulo (84′ Seferovic), Pasqual; Pizarro, Borja Valero; El Hamdaoui (69′ Ljajic), Jovetic. A disp. Neto, Lupatelli, Hegazy, Camporese, Cassani, Migliaccio, Llama, Olivera, Mati Fernandez, Aquilani, Seferovic, Ljajic. All. Vincenzo Montella.
Arbitro:
Antonio Damato.
Marcatori: 54′ Hamsik, 74′ Dzemaili, 86′ Jovetic
Note: ammoniti Cavani, Cannavaro (N), Roncaglia, Tomovic (F).

Alessandro Pironti
Alessandro Pironti
Nato a Salerno il 19 luglio 1982, cerca di vivere il calcio in ogni modo: scrivendone, praticandolo e allenando squadre giovanili. Da quasi un anno è inoltre presidente di una squadra amatoriale di calcio a Milano.

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