L’Italia Under 21 fallisce la 6° vittoria di fila: con l’Irlanda è 2-2

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L’Italia di Ciro Ferrara non riesce a chiudere in bellezza la stagione appena conclusasi e impatta con i pari età irlandesi sul campo di Sligo. La formazione italiana, scesa in campo con un regolare 4-4-2 con Bardi, Santon (a cui tocca la fascia di capitano), Capuano, Caldirola, Crescenzi, Florenzi, Verratti, Marrone, Insigne, Immobile e Destro si fa così irretire dal gioco maschio e fisico della squadra irlandese allenata da King (che schierava McLoughlin, Cunningham, Canavan, Duffy, Egan, Towell, White, Hendrick, Brady, Murphy e O’Kane) e consegna una partita che stava ampiamente vincendo.

Eppure la partita era iniziata che meglio non si poteva, per gli azzurrini, che erano passati in vantaggio già al 3′ per un clamoroso autogol di Duffy su una punizione indirizzata nel cuore dell’area da Florenzi (anche oggi molto positiva la sua prova) e che avevano cercato di legittimare il vantaggio prima con Immobile al 9′ con un destro a giro al limite dell’area che aveva chiamato il portiere irlandese McLoughlin al miracolo e poi con Destro al 53′ che, dopo un triangolo di tacco con Immobile, aveva scagliato un tiro potentissimo che aveva lambito il palo.

La spinta italiana (poca, per la verità) si concretizza al 56′ grazie ad Immobile con un gol da bomber puro: Caldirola dai 40 metri serve il bomber pescarese che si gira e dai 18 metri lascia partire un rasoterra sul primo palo dove McCloughin non arriva.

A questo punto però l’Italia si adagia e l’Irlanda prende coraggio, grazie anche a due gravissime disattenzioni difensive, entrambe frutto di Santon (partita pessima la sua): prima procura il calcio di punizione che genera il rigore per fallo di mano di Destro (rigore trasformato da Brady) e poi marca malamente Cunningham al 70′ in occasione di un altro calcio di punizione e il rimpallo tra i due stupisce il portiere Bardi che può solo vedere la palla scivolare in fondo alla rete per il pareggio dei padroni di casa.

Da qui in poi la gara si innervosisce e l’Italia non riesce più a giocare come dovrebbe: non servono a nulla i cambi operati da Ferrara (dentro Paloschi e El Shaarawy, fuori Destro e Immobile) ed inoltre Verratti si fa espellere per rosso diretto al 91′ rischiando di saltare le ultime due partite di qualificazione. La “perla nera” finale si deve ad Insigne che al 94′, quasi allo scadere, accelera in modo pazzesco e lascia partire un gran destro dai 25 metri che termina largo di nulla.

Partita quindi quasi stregata per gli azzurrini che chiudono comunque imbattuti il girone di qualificazione per i Campionati Europei e che vedono comunque la qualificazione ancora molto vicina: preoccupano di più però soprattutto le condizioni mentali di alcuni giocatori visit in campo oggi (Santon e Marrone su tutti). Troppa imprecisione, troppa supponenza, troppo nervosismo. Così non va.

Stefano Pellone
Stefano Pellone
Parte-nopeo e parte bolognese, ha collaborato a vari progetti editoriali e sul web (Elisir, Intellego, Melodicamente). Ha riscoperto il piacere del calcio guardando quello femminile.

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