La Roma doma un Genoa dalle due facce. All’Olimpico finisce 1 a 0.

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La Roma vuole continuare a mantenere l’alta posizione in classifica ed è determinata a vincere anche stasera. Ma il Genoa è un avversario tosto e determinato a fare bene.

Roma (4-3-3): Luis Enrique deve rinunciare a Totti e Pjianic ma può puntare sul rientro di Osvaldo in avanti in coppia con Borini, ecco i titolari per i giallorossi: Sekelenburg; Jose Angel, Heinze, Kjaer, Taddei; De Rossi, Greco, Gago; Lamela, Borini, Osvaldo.
Genoa (4-4-2): Marino deve fare fronte all’assenza di 6 giocatori fuori per infortunio tra i quali spiccano Sculli e Costant, gli undici scelti per il match sono: Frey; Mesto, Kaladze, Carvalho, Moretti; Veloso, Rossi, Biondini, Belluschi; Gilardino, Palacio.

Inizio sprint per la Roma: Il signor Giannoccaro decreta l’inizio della partita e dopo due giri d’orologio la Roma va subito in vantaggio. Ottimo il controllo in area di Osvaldo che salta Rossi e con un destro preciso insacca sul secondo palo alle spalle di Frey per l’1 a 0. Il Genoa prova a recuperare lo svantaggio dieci minuti più tardi con Palacio, ma il suo tiro viene deviato in angolo da Heinze. La Roma detiene il pallino del gioco ed il Genoa non riesce a contrastarne la manovra limitandosi a subire le incursioni giallorosse. Al 19′ doppia occasione per la squadra di Luis Enrique che ci prova dapprima con una botta dalla distanza di Greco deviata in angolo da Frey e sugli sviluppi dello stesso con Kjaer la cui conclusione però termina alta. Tre minuti più tardi Osvaldo ha l’occasione di raddoppiare il proprio score personale ma spreca clamorosamente calciando a lato a tu per tu con Frey, che al 28′ viene graziato dall’imprecisione dello stesso attaccante italo-argentino che prova un destro a giro sul secondo palo ma senza successo.
Si rivede il Genoa: Dopo venti minuti di incontrastato dominio giallorosso si rivede finalmente il Genoa che mette in pericolo la retroguardia Romanista. Siamo al minuto 32, Palacio scende sulla fascia e crossa in area per Mesto che manca clamorosamente il pallone, ma dietro di lui è attentissimo Belluschi che tocca con la punta del piede verso la porta di Stekelenburg; tiro centrale e l’olandese blocca senza problemi. Sul finire di primo tempo ci prova anche De Rossi con un bolide dalla distanza sul quale però è attento Frey che respinge.
Botta e risposta: Comincia il secondo tempo con il Genoa che sostituisce Rossi per Jankovic, chiare le intenzioni di Marino che vuole più velocità di gioco e più forza offensiva. Ma è sempre la Roma a creare pericoli con Lamela il cui diagonale viene parato da Frey e successivamente con Bojan (entrato al posto dell’argentino) che da posizione defilata calcia verso la porta difesa dal portiere francese mancando però il bersaglio. Il Genoa, però, non si limita a subire e attacca con più decisione rispetto alla prima frazione di gioco. Al 62′ ci prova Veloso dalla distanza con Stekelenburg che ci mette le dita e devia in angolo. Dieci minuti più tardi Palacio commette un gravissimo errore sbagliando clamorosamente a tu per tu con Stekelenburg la possibile palla del pareggio. Luis Enrique capisce che deve intervenire per daro nuova linfa al suo gioco e così al 71′ mette in campo Marquinho per Greco, ed il brasiliano si rende subito pericoloso con un tiro di destro che viene messo in angolo da Frey. Cambio azzeccato da parte della Roma che finirà la gara in attacco impegnando l’estremo difensore genoano per ben due volte con Osvaldo e Bojan.
Triplice Fischio:  Ottima prova della Roma che porta a casa i tre punti grazie alla rete di Osvaldo rientrato in campo dopo la squalifica. Punti importantissimi che permettono alla squadra di Luis Enrique di avvicinarsi ai posti che valgono l’Europa. Genoa dalle due facce, quasi inesistente e passivo nel primo tempo si sveglia solo nella ripresa senza però incidere sul match.

Federico Falvo
Federico Falvo
Nato a Catanzaro il 10 dicembre 1987, vive a Roma dove studia Scienze della comunicazione. Appassionato di football americano e calcio, ha collaborato ai programmi radiofonici "E il pallone lo porto io" e "Snap Magazine".

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