Siena-Lazio 4-0. Si sblocca la coppia Calaiò-Destro

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Nell’anticipo del Franchi è il Siena a imporsi su una Lazio in letargo, umiliata in campo e contestata  come prevedibile dai propri sostenitori. Il match di oggi era un esame importante per due reparti offensivi chiamati a dare una risposta concreta alle lunghe critiche subite prima del lungo stop natalizio.

In casa bianconera si torna a segnare e anche in maniera abbondante; promossa a pieni voti la coppia Destro-Calaiò che si concede un poker reale utile a ripagare la fiducia del tecnico Sannino. Dalla parte opposta c’è l’ennesima bocciatura di Cisse, per qualcuno quella definitiva che potrebbe orientare Lotito verso il mercato di gennaio. Un’ipotesi realizzabile solo con un clamoroso retromarcia della dirigenza laziale rispetto alle intenzioni espresse negli ultimi gironi.

Moduli speculari per i due tecnici che si affidano al classico 4-4-2, confermando le previsioni della vigilia. Bolzoni e Angelo prendono il posto degli squalificati D’Agostino e Vitiello nell’undici senese. Reja fa riposare Hernanes, rinunciando al trequartista e focalizzando sulla spinta laterale degli esterni Lulic (spostato a destra) e Sculli.

Per raccontare la cronaca della partita ci si può limitare al solo primo tempo. Bastano, infatti, 45′ ai padroni di casa per raccogliere i tre punti e riportare l’emozione del gol all’Artemio Franchi. Siena arrembante già dalle prime battute. Destro spedisce teso sopra la traversa e il sinistro di Gazzi è il preludio di un gol che arriva puntuale qualche minuto più tardi: il movimento di Destro si prende gioco della marcatura di Stankevicius, Biava non chiude a dovere sull’errore del compagno di reparto e per l’attaccante bianconero è un gioco da ragazzi superare Bizzarri. La timida reazione laziale arriva verso la mezzora di gioco. Cana impegna Pegolo dalla distanza e Sculli successivamente manda alto. E’ il Siena a colpire di nuovo. Brienza si dimostra un avversario scomodo sulla corsia mancina per Scaloni e Stankevicius e i due difensori non possono far altro che chiuderlo, provocando il rigore puntualmente realizzato da Calaiò. I tentativi di testa di Cisse e Sculli provano a riaprire l’incontro, ma la giornata sorride solo ai padroni di casa. In pieno recupero Destro nel tentativo di saltare Bizzarri viene atterrato dal portiere biancoceleste. Gervasoni fischia il rigore qualche secondo prima che la palla termini sul palo e venga spinta in rete dallo stesso Destro. L’arbitro convalida inizialmente il gol, poi si ricorda di aver fischiato e cambia decisione, indicando il dischetto. Rosso per Bizzarri e trasformazione impeccabile di Calaiò, per la Lazio è notte fonda. Nella ripresa accade poco. Il Siena abbassa il ritmo di gioco con lo scopo di non correre pericoli. Gli ospiti, ormai sconfitti, rinunciano a eventuali rimonte. C’è tempo per annotare la quarta marcatura siglata di testa da Destro sul cross di Del Grosso che chiude il poker toscano.

TOP

Destro: Se Gervasoni avesse atteso qualche secondo in più prima di fischiare il secondo rigore, oggi per Destro sarebbe stata tripletta. Deve accontentarsi, per modo di dire, di una semplice doppietta. Bravissimo sul primo gol nel saltare Stankevicius.

FLOP

Stankevicius: Nella deludente giornata laziale è sicuramente il peggiore dell’undici di Reja. Si fa saltare in maniera ingenua in occasione del primo gol, sbilanciando l’intero reparto difensivo. Causa il primo rigore e sul secondo  si dimentica totalmente di Destro.

SIENA-LAZIO 4-0 (3-0)

Siena: Pegolo, Angelo, Rossettini, Terzi, Del Grosso, Grossi (49′ Mannini), Gazzi (66′ Codrea), Bolzoni, Brienza, Destro, Calaiò.All. Sannino
Lazio: Bizzarri, Scaloni (46′ Carrizo), Biava, Stankevicius, Radu, Lulic, Cana (46′ Gonzalez), Ledesma, Sculli (79′ Diakite), Klose, Cisse. All. Reja

Arbitro: Gervasoni di Mantova
Reti: 10′ Destro (S), 35′ e 47′ Calaiò rig. (S), 80′ Destro (S)
Note: Espulso al 46′ Bizzarri per intervento su Destro. Ammoniti: Destro, Rossettini, Del Grosso (S) Sculli (L)

Elia Modugno
Elia Modugno
Nasce a Roma il 30 maggio 1979 mentre il Nottingham Forest di Brian Clough vinceva la sua prima Coppa Campioni. Radiocronista sui campi dell’Eccellenza laziale, adora il calcio minore ed il futsal.

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