Lazio-Novara 3-0. Torna la serenità in casa biancoceleste

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Quando Olimpia, la mascotte laziale, si è fermata sul tetto dell’Olimpico, i tifosi biancocelesti più scaramantici hanno pensato ad un segnale negativo,.un oscuro presagio di una prova incolore che potesse allontanare ulteriormente la squadra dalla zona Champions. Così non è stato. La Lazio è tornata al successo, ha rotto l’incantesimo, ritrovando in parte la serenità.

Vien da pensare che il rapace fosse rimasto sul suo trespolo insolito perchè anch’esso voleva assistere con ansia una ad una riscossa immediata della sua squadra. Certo il Novara di questa sera non era la Juventus o il Milan ed il gioco non ha convinto totalmente. Il risultato di oggi, però, è un buon punto di partenza per un rilancio.

Lazio che ha concesso poco o nulla agi avversari, soffocati a centrocampo ed incapaci di uscire palla al piede dalla propria metà campo. Porcari rischia grosso con un’entrata killer su Hernanes, che gli vale il cartellino giallo. Lulic è un motorino instancabile sulla sinistra, zona in cui i biancocelesti rimediano quattro calci d’angolo nei primi dieci minuti di gara. Da una percussione dello stesso bosniaco nasce la prima palla gol dell’incontro che Rocchi, davanti a Ujkani, non finalizza a dovere. La rete è nell’aria ed arriva puntuale al 15′: angolo di Hernanes, Biava si inserisce tra le maglie della retroguardia novarese e segna di testa approfittando dell’uscita maldestra di Ujkani. Il raddoppio giunge qualche minuto più tardi; a realizzarlo, ancora di testa, è Rocchi sulla punizione calciata da Ledesma. Ospiti poco reattivi anche quando Rigoni e Radovanovic ricevono meno pressione e più libertà a centrocampo. L’unica preoccupazione di Marchetti è un tiro centrale di Porcari.

A risultato acquisito e con un Novara impercettibile in fase offensiva la Lazio devia la propria attenzione verso la ricerca del gol su azione. Ci va vicinissimo Klose. Lanciato a rete da un intelligente suggerimento verticale di Hernanes, il tedesco salta Ujkani ma spedisce sul fondo in modo inspiegabile. Per fortuna Reja può contare sul solito Rocchi che insacca al volo sul cross di Gonzalez e fa dimenticare il clamoroso errore del suo compagno di squadra. Al 76′ spazio a Cisse, il cui ingresso viene accompagnato dall’ovazione dell’intero stadio. Seppellita l’ascia di guerra con il proprio pubblico, l’ivoriano prova a ripagare l’affetto con un gol ma il palo interno gli nega la gioia. Un legno, più precisamente la traversa, anche per il Novara nel finale: lo colpisce Giorgi all’89’, sarebbe stato il suo primo in serie A.

 

 

LAZIO-NOVARA 3-0 (2-0)

Lazio: Marchetti, Konko (81′ Scaloni), Biava, Stanekevicius, Radu, Gonzalez, Ledesma, Lulic, Hernanes (63′ Cana), Rocchi (76′ Cisse), Klose. All. Reja.

Novara: Ujkani, Morganella, Centurioni, Ludi, Garcia, Porcari, Radovanovic (54’Pesce), Rigoni, Mazzarani (75′ Giorgi), Granoche (62′ Jeda), Rubino. All. Tesser.

Arbitro: Gava di Conegliano.

Marcatori: 16′ Biava (L), 23′,71′ Rocchi(L)

Ammoniti: Biava (L), Porcari, Ludi (N)

 

Elia Modugno
Elia Modugno
Nasce a Roma il 30 maggio 1979 mentre il Nottingham Forest di Brian Clough vinceva la sua prima Coppa Campioni. Radiocronista sui campi dell’Eccellenza laziale, adora il calcio minore ed il futsal.

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