Poker del Napoli, al San Paolo finisce 4-2

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LE FORMAZIONI – Napoli (3-4-1-2): In attesa dell’imminente impegno di Champions League contro il già eliminato Villareal, gli azzurri schierano una squadra ampiamente rivoluzionata in difesa, contro un Lecce che, sulla carta, pare voglioso di riscatto. Tra i pali l’inamovibile De Sanctis, coadiuvato in difesa dagli argentini Fideleff e Fernandez, con Aronica centrale; a centrocampo Dzemaili e Inler in posizione centrale, con Maggio e Dossena cursori sulle fasce; in avanti riposa Hamsik, con Pandev e Lavezzi a supporto del rientrante “matador” Cavani.

Lecce (5-3-2): Lecce ultimo in classifica, attacco sterile e un modulo a cinque dietro per cercare un equilibrio tattico. Eppure, sebbene sulla carta possa sembrare un’impresa impossibile andare a cercare punti in casa del Napoli, una delle potenze del campionato, gli uomini di De Canio sanno che il Napoli è incline a cali di concentrazione nelle gare che precedono le sfide-Champions e sanno di poter centrare il colpaccio. In campo Benassi; Oddo, Ferrario, Tomovic, Esposito, Mesbah; Strasser, Grossmuller, Cuadrado; Pasquato, Muriel.

CICLONE NAPOLI, LECCE A PICCO – Chi pensava a un Napoli remissivo e con la testa completamente rivolta alla fondamentale sfida di champions contro il Villareal, ha subito motivo di ricredersi. I padroni di casa iniziano subito ad attaccare a testa bassa e si fanno vedere con conclusioni di Dossena e Cavani, con palla di poco fuori in entrambi i casi. Il forcing del Napoli è insistito ma poco convinto; i calciatori azzurri cercano di entrare in porta col pallone e fanno così infuriare Mazzarri, che chiede maggiore cinismo. Il gol è però nell’aria e al ventiseiesimo del primo tempo è Lavezzi a seminare il panico nella difesa leccese partendo da sinistra, facendo impazzire Oddo, rientrando e concludendo forte sul primo palo, con Benassi poco reattivo e non esente da colpe. Il Lecce accusa il colpo e il Napoli continua a spingere, trovando così la rete pochi minuti dopo, con Cavani abile a ribadire in rete di destro un passaggio illuminante di Goran Pandev, secondo molti ormai divenuto il quarto tenore in casa Napoli. E’ invece il quarantunesimo, quando il Lecce tira nuovamente i remi in barca, liberando male su un cross di Fernandez e consentendo a Dzemaili, alla prima rete nel Napoli, di segnare con un tiro da fuori.

CALO NAPOLI, IL LECCE CI CREDE – Mazzarri rimanda in campo gli stessi undici, mentre il Lecce cambia già due uomini, schierando Corvia e Obodo, con un modulo più offensivo. Non mancano i “batti e ribatti” con due squadre lunghe in cerca della rete, con gli ospiti sicuramente meno remissivi rispetto alla prima ripresa. All’ottavo il Lecce torna a crederci, con Muriel abile a seminare Aronica e battere a rete di destro, superando De Sanctis. Il Lecce ci crede, il Napoli abbassa il suo baricentro e Mazzarri cerca delle soluzioni alternative, mandando in campo Hamsik per Inler e Gargano per un applauditissimo Pandev.

CAMBIA IL RISULTATO, NON LA SOSTANZA – La partita vive di fiammate e le due squadre arrotondano il risultato, sebbene il Lecce non metta in discussione il predominio del Napoli. A dieci primi dal termine, sono prima i padroni di casa a trovare la via del gol, con Cavani che vita facile nel ribadire a rete un pallone sapientemente donato da Lavezzi, dopo una imperiosa discesa sulla fascia sinistra. Quando ormai il poker dei padroni di casa è stato calato, il Lecce trova il modo di rendere un poco meno amara la sconfitta, con la rete di Corvia allo scadere, abile di testa nel ricevere un traversone dalla sinistra e battere De Sanctis.

TRIPLICE FISCHIO – La partita parte in sordina e i padroni di casa ci mettono un po’ a ingranare. Quando il Napoli sale in cattedra, la differenza di valori tra una pretendente al titolo e il fanalino di coda del campionato italiano, diventa evidente. Bene Cavani nel Napoli, apparentemente rigenerato dalla pausa forzata “causa infortunio”; ancora in crescita Pandev, acclamato a gran voce dai supporters partenopei e infine straripante Lavezzi, autori di una gran prova con gol, assist e accelerazioni brucianti. Il Lecce ha notevoli lacune e dovrà faticare non poco a centrare la salvezza in questa stagione; nonostante tutto, va apprezzata la grande prova di Muriel, che ha messo a ferro e fuoco la difesa azzurra.

IL MIGLIORE IN CAMPO

Edinson Cavani, voto 8
Non avrà dettato i tempi come ha fatto Pandev, non avrà infiammato il pubblico di casa con le accellerazioni proprie del miglior Lavezzi, ma Pandev è sempre lì: Due reti oggi, già undici in questo campionato e una presenza più che ingombrante, per i poveri difensori del Lecce.

Marcatori: 26′ Lavezzi (N), 33′ Cavani (N), 41′ Dzemaili (N), 53′ Muriel (L), 80′ Cavani, 92′ Corvia (L)

Ammoniti: 11′ Fideleff (N), 49′ Strasser (L), 81′ Ferrario (L)

Alessandro Pironti
Alessandro Pironti
Nato a Salerno il 19 luglio 1982, cerca di vivere il calcio in ogni modo: scrivendone, praticandolo e allenando squadre giovanili. Da quasi un anno è inoltre presidente di una squadra amatoriale di calcio a Milano.

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