Il Napoli inciampa ancora: a Siena finisce 1-1.

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Un Napoli obbligato a vincere, vede ancora una volta i suoi sogni di rimonta infrangersi contro una cosiddetta “piccola”. Non basta il ritorno di Lavezzi a salvare Mazzarri dalle future, immancabili, polemiche.

LE FORMAZIONI – Siena (3-5-2): Sannino, unico allenatore napoletano in Serie A, non vorrà certo sfigurare di fronte agli azzurri, cercando inoltre punti d’oro, contro una squadra data per favorita, ma sicuramente non nel suo miglior momento della stagione. In campo Pegolo; Contini, Terzi, Pesoli; Bolzoni, Vergassola, D’Agostino, Del Grosso, Vitiello; Calaiò, Brienza.

Napoli (3-4-2-1): I partenopei vengono da un deludente pareggio contro il Bologna tra le mure amiche e hanno un disperato bisogno dei tre punti, oggi, per rendere più flebili le voci di chi urla alla crisi. Mazzarri, che può contare nuovamente su Lavezzi, inizialmente in panchina, schiera l’immancabile De Sanctis tra i pali; la difesa a tre è con Campagnaro, Aronica e Cannavaro; confermata la linea mediana con Gargano, Inler, Maggio e Dossena; in attesa del miglior Lavezzi, sono ancora Hamsik e Pandev a supportare l’unica punta, Cavani.

TANTI ERRORI, NESSUNO NE APPROFITTA – Il primo tempo mostra molta confusione tra due compagini vogliose di far bene ma vittima di tante, troppe distrazioni. Il primo brivido lo vive la retroguardia azzurra, quando Campagnaro abbatte Calaiò dopo solo due primi e sulla punizione di D’Agostino, la palla termina di poco a lato con De Sanctis apparentemente battuto. Poi è il Napoli a venire fuori cercare di fare la partita, ma le occasioni da rete sono sempre frutto di errori individuali, più che di estro di singoli. Dopo pochi minuti è il Napoli ad avere la possibilità di colpire su punizione con Pandev, che intuisce il salto della barriera, tira rasoterra al momento giusto, ma la conclusione è centrale e bloccata facilmente da Pegolo. Cavani sembra destarsi da un apparente torpore iniziale e scalda ancora i guanti di Pegolo, quando colpisce al volo su cross di Hamsik: quel che ne viene fuori è una conclusione potente ma non sufficientemente angolata per dare ai suoi il tanto agogniato vantaggio. Il Napoli cerca di far male sfruttando la fascia sinistra, dove Dossena appare ispirato e in grado di vincere il duello con Vitiello. E’ propio quest’ultimo a mettere in difficoltà i suoi, sia al ventiduesimo quando commette fallo in area che il Sig. Damato non ritiene di sanzionare con l’assegnazione del calcio di rigore; sia poco dopo,  quando abbatte Dossena e ottiene un meritato cartellino giallo. Nel finale sono i padroni di casa a rendersi pericolosi e sfiorare il gol, prima con un coraggioso tentativo da lontano di Calaiò, che con il sinistro va quasi a trovare l’incrocio dei pali difesi da De Sanctis, che pareva comunque sulla traiettoria; poi sempre con l’ex calciatore del Napoli, che dopo essersi ritrovato a tu per tu con De Sanctis per un grossolano errore di Cannavaro, spara sulla traversa il pallone che sarebbe valso il vantaggio senese.

ENTRA LAVEZZI, MA IL NAPOLI CONTINUA A DELUDERE – Inizia la ripresa e, dopo pochi minuti, si vede di nuovo Lavezzi in campo. L’argentino del Napoli va a rilevare Gargano per una squadra ospite a trazione anteriore. El pocho inizia subito bene, disgrega spesso la difesa avversaria con accelerazioni brucianti che fruttano al Napoli calci di punizione e un corner, ma gli azzurri non riescono a colpire. Se il ritorno dell’argentino sembra portare benefici alla fase offensiva della squadra di Mazzarri, restano invariati i problemi difensivi che hanno contraddistinto i partenopei nelle ultime gare: al sessantaseiesimo la difesa del Napoli è a dir poco approssimativa e su un pallone che pareva ormai innoquo, Vergassola riesce a crossare per Calaiò sul secondo palo dove, indisturbato, può colpire a rete di testa e portare i suoi in vantaggio.

PANDEV CONTRO LA SFORTUNA – Quando manca un quarto d’ora alla fine della partita, il Napoli ha l’occasione di raggiungere il pareggio grazie a un calcio di rigore guadagnato dal solito Lavezzi, che dopo essere penetrato nel lato sinistro dell’area di rigore, viene atterrato da un maldestro intervento di D’Agostino. Sul dischetto, però, va un nervoso Cavani, che si vede parare in bello stile un destro calciato a incrociare sul quale Pegolo strappa applausi a scena aperta. Il nervosismo appare ormai disperazione e il Siena parrebbe poter controllare la gara, ma quando la contesa appare ormai sfumare, Goran Pandev mostra tutta la sua classe realizzando di testa il gol del pareggio: un colpo di biliardo con palla che bacia il palo alla sinistra di un incolpevole Pegolo. Ora gli ospiti ci credono, i padroni di casa sono tramortiti e i minuti di recupero sono un incubo per il Siena, con un copione che pare graziare un Napoli che, sulla sua strada, trova però ancora Pegolo: il portiere senese compie un ennesimo miracolo quando riesce a negare la gioia della doppietta a Pandev, che arpiona splendidamente un cross dalla sinistra, elude da par suo un marcatore, per calciare a colpo sicuro a rete.

TRIPLICE FISCHIO – Il Siena gioca una buona partita, attenta e determinata. Calaiò è uno dei migliori in campo e riesce, da solo, a far ballare in maniera paurosa la retroguardia azzurra che, nonostante tre uomini in marcatura, riesce comunque a concedere una rete al palermitano ex-Napoli. La difesa, come detto, è stata un evidente punto debole di un Napoli che ha visto anche nella scarsa vena di Inler e Cavani, alcune concause di un pareggio che lascia l’amaro in bocca. Mazzarri potrà ragionare su due certezze: se Lavezzi e Pandev stanno bene, sono imprescindibili in questo Napoli.

IL MIGLIORE IN CAMPO

Gianluca Pegolo, voto 8.
Difficile aspettarsi che un portiere possa fare più di quanto Gianluca ha fatto oggi e viene difficile credere che Pegolo, per il Siena, sia il secondo portiere. Interventi fantastici capaci di vanificare le fatiche di gran giocatori come Cavani e Pandev, un miracolo su tiro a botta sicura di Pandev allo scadere e, sopratutto, una grandissima parata in tuffo per scongiurare il gol di Cavani su calcio di rigore. Per questi e altri meriti la palma di migliore in campo va al portiere senese.

LE PAGELLE – Siena: Pegolo 8 – Contini 7 – Terzi 5,5 – Pesoli 6 – Bolzoni 6 – Vergassola 7 – D’Agostino 6,5 (dal 88′ Angelo s.v.) – Del Grosso 5,5 – Vitiello 5 – Calaiò 7,5 (dal 79′ Destro s.v.) – Brienza 5 (dal 84′ Parravicini s.v.).

Napoli: De Sanctis 6 – Cannavaro 5 – Aronica 5,5 – Campagnaro 4,5 (dal 70′ Zuniga 5) – Maggio 5 – Dossena 7 – Gargano 5 (dal 55′ Lavezzi 7) – Inler 4,5 (dal 70′ Dzemaili s.v.) – Hamsik 5,5 – Pandev 7,5 – Cavani 4.

Marcatori: 66′ Calaiò (S), 85′ Pandev (N)

Ammoniti: 2′ Campagnaro (N),27′ Vitiello (S), 71′ Bolzoni (S), 74′ Aronica (N), 78′ D’Agostino (S)

Arbitro: Damato di Barletta, coadiuvato dai Sig.ri Maggiani, Bobosz e Valeri.

Alessandro Pironti
Alessandro Pironti
Nato a Salerno il 19 luglio 1982, cerca di vivere il calcio in ogni modo: scrivendone, praticandolo e allenando squadre giovanili. Da quasi un anno è inoltre presidente di una squadra amatoriale di calcio a Milano.

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