Il Napoli torna a vincere; contro il Chievo finisce 2-0

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LE FORMAZIONI – Napoli (3-4-2-1):
Il Napoli deve riscattare un periodo deludente per tutti, con gli stessi giocatori che ormai son usciti allo scoperto e parlano di poche motivazioni alla base dei risultati che hanno risucchiato i partenopei in posizioni di centro classifica. L’assenza di Cannavaro e la necessità di far riposare un Campagnaro in pessime condizioni, porta una vera rivoluzione in un Napoli che Mazzarri schiera facendo partire dal primo minuto De Sanctis; Aronica, Britos, Grava; Zuniga, Dossena, Gargano, Inler; Hamsik, Lavezzi; Cavani.

Chievo (4-3-1-2): Di Carlo ostenta serenità e ottimisto nel pre-gara, forte di un’ottima condizione mostrata finora dai clivensi e dalla difficoltà sempre palesata in passato dal Napoli al cospetto dei gialloblù. Con nessun indisponibile o squalificato, va in campo la migliore formazione con Sorrentino tra i pali; difesa a quattro con Sardo, Andreolli, Acerbi e Dramè; Luciano, Bradley e Hatemaj a centrocampo; con Thereau a supporto delle due punte, Paloschi e Pellissier.
PRONTI, PARTENZA… BRITOS! – Quanto sia strano il calcio e beffardo il destino, lo scopriamo spesso, avendone conferma anche stasera, ancora una volta. Gli uomini di Mazzarri, venendo da una deludente sconfitta contro il Siena in Coppa Italia (solo ultimo dei passi falsi dei partenopei in questa annata), devono proporre una retroguardia a dir poco inedita, schierando Britos e Grava (ben pochi minuti per loro in campionato finora) accanto ad Aronica, in posizione di centrale dei tre marcatori, quindi non esattamente la sua preferita. Immaginate quindi lo stupore dei supporters azzurri quando, al quattordicesimo, vedono la loro squadra passare in vantaggio con il difensore Britos, abile a inserirsi da dietro su cross battuto molto bene da Lavezzi, colpire di testa e battere Sorrentino con una incornata potente, seppur centrale. La gara stenta a offrire emozioni, con squadre piuttosto lente e gioco che si sviluppa quasi solo sulle fasce, dove entrambe le formazioni sembrano saper controllare gli esterni avversari. Il Chievo cerca di reagire alla mezz’ora, con una bella azione sulla destra sull’asse Luciano-Sardo, che lasciano partire un bel cross per Pellissier, che tenta la conclusione da fuori trovando un tiro forte ma centrale, sul quale De Sanctis interviene in presa sicura.

LAMPO NAPOLI, INGENUITA’ DI SORRENTINO – A dieci primi dal termine della prima frazione, è spettacolare l’azione che viene imbatita dai padroni di casa con Lavezzi, veloce e preciso nel servire centralmente Hamsik con un lancio in profondità, che lo slovacco sfrutta al meglio servendo benissimo Cavani, scattato verso la porta difesa da Sorrentino; il portiere clivense, però, è ingenuo quando si avventa con irruenza su Cavani spalle alla porta, lo aggancia e causa il rigore. Sul dischetto va Cavani che non sbaglia, regalando il raddoppio agli azzurri. Il raddoppio fa calare l’attenzione dei padroni di casa, spingendo invece gli ospiti a tentare la rimonta. Il Chievo ha così due occasioni nitide nel finale di primo tempo, prima con Pellissier che conclude di potenza da fuori trovando la deviazione di Morgan De Sanctis; poi con Thereau, che cerca la deviazione di testa da buona posizione, mandando però abbondantemente alto.

NEL SECONDO TEMPO VINCE LA NOIA – La gara nel secondo tempo non offre particolari sussulti, con un Chievo troppo distante dai suoi standard più alti, per recuperare un passivo già pesante contro un Napoli ben messo in campo e capace di concedere sempre poco agli avversari. Dopo un bel tiro di Walter Gargano, che dalla distanza impegna Sorrentino con un tiro che termina la sua corsa non lontano dall’incrocio dei pali, l’occasione che potrebbe cambiare le carte in tavola e riaprire la partita capita sui piedi di Thereau al ventesimo della ripresa, quando il francese arpiona il pallone a due passi da De Santis, senza però trovare la zampata utile a trafiggere l’estremo difensore del Napoli. Di Carlo cerca di cambiare le cose inserendo la bestia nera del Napoli, alias Moscardelli, che ha subitto un buon impatto nella gara, senza però riuscire a tirare fuori i suoi da un pantano fatto di gioco lento e prevedibile.

TRIPLICE FISCHIO – Difficile dire dove finiscano i meriti del Napoli e dove i demeriti di un Chievo in netta flessione rispetto ad altre recenti uscite. I padroni di casa hanno mostrato una difesa ben disposta e la ritrovata vena di Inler, oltre al solito estro trascendente del “pocho” Lavezzi. Nel Chievo bene il centrocampo e gli esterni, ma sicuramente troppo poco dal tandem Paloschi-Pellissier, che sfruttano male i pochi palloni buoni che passano tra i loro piedi.

IL MIGLIORE IN CAMPO

Gokhan Inler, voto 7
Voto di incoraggiamento per il centrocampista del Napoli. A lungo cercato, a lungo voluto e tanto pagato, Inler arriva a Napoli accolto come salvatore della patria. Dopo un inizio molto positivo, lo svizzero si perde e il centrocampo azzurro va nel pallone. Contro il Chievo torna il “leone” che abbiamo ammirato a Udine e, sebbene sbagli ancora qualche pallone di troppo, il suo recupero è evidente e fa ben sperare i supporters partenopei.

LE PAGELLE – Napoli: De Sanctis 6 – Britos 7  – Aronica 6 – Grava 6,5 – Zuniga 6,5 – Dossena 6,5 – Gargano 6 – Inler 7 – Hamsik 6,5 (dal 67′ Maggio) – Lavezzi 7 (dal 76′ Pandev s.v.) – Cavani 6,5 (dal 88′ Vargas s.v.).

Chievo: Sorrentino 5 – Sardo 6,5 – Andreolli 5 – Acerbi 5,5 – Dramè 7 – Luciano 6,5 (dal 74′ Vacek s.v.) – Bradley 6,5 (dal 74′ Rigoni s.v.) – Hetemaj 5 – Thereau 6 – Pellissier 6 – Paloschi 5 (dal 60′ Moscardelli 6).

Marcatori: 14′ Britos (N), 37′ Cavani (N)

Ammoniti: 55′ Sardo (C), 61′ Grava (N), 70′ Hetemaj (C), 73′ Zuniga (N), 76′ Andreolli (C)

Arbitro: G. Gava di Conegliano, coadiuvato dai Sig.ri Stefani, Rosi e Damato.

Alessandro Pironti
Alessandro Pironti
Nato a Salerno il 19 luglio 1982, cerca di vivere il calcio in ogni modo: scrivendone, praticandolo e allenando squadre giovanili. Da quasi un anno è inoltre presidente di una squadra amatoriale di calcio a Milano.

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