La Lazio non c’è più: Gomez fa volare il Catania, 4-0

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Al Massimino, il Catania asfalta la Lazio 4-0 trascinata da un sensazionale Gomez. Biancazzurri in evidente crisi di gioco e di risultato, condizionati dalle scelte rivedibili di Petkovic. Gli etnei si godono un pomeriggio perfetto, mettendosi alle spalle le polemiche di una settimana fa.

COME A NAPOLI- Petkovic si presenta al Massimino con lo stesso assetto della trasferta disastrosa di Napoli: nessun incontrista e 4 fantasisti dietro il solo Rocchi, mentre Maran ritorna al 4-3-3. L’inizio di gara è di marca biancazzurra, con Ledesma e compagni spigliati e pronti alla giocata verticale, anche forzata. Il Catania, molto largo in campo, soffre e rischia al 5′, ma Rocchi a porta sguarnita spara incredibilmente fuori.

MAREA ROSSAZZURRA- Ingannata da questo inizio favorevole, la Lazio si concede qualche leziosità di troppo. Da una di queste scaturisce una palla persa: Gomez viene lanciato a rete, Biava gli stende il tappeto rosso e Bizzarri si fa sorprendere sul suo palo dal sinistro di El Papu. E’ l’episodio che indirizza la gara: Rocchi non è Klose e si sente, e gli ospiti faticano ad alzare il baricentro. Il Catania, allora, sfrutta il momento e schiaccia la Lazio all’angolo: prima Bizzarri si riscatta su Barrientos, poi Marchese sciupa una doppia occasione. La retroguardia biancazzurra si scioglie come un ghiacciolo lasciato al sole: al 24′ Dias ferma il pallone di mano in area e Lodi non fallisce il tiro dagli 11 metri per il 2-0. Passano pochi minuti e Marchese, uno dei migliori in campo, affonda sulla sinistra e pesca Gomez. I difensori di Petkovic guardano il numero 17 come se non fosse affar loro e in spaccata arriva il 3-0 dei padroni di casa.

TIMIDA REAZIONE– Montante, gancio, montante: la Lazio è a terra. E fatica a rialzarsi: la reazione è timida e timorosa. Errori elementari e mancanza di cattiveria non portano alcun frutto. Il Catania gestisce con tranquillità lo sfogo biancazzurro, evitando di infierire. Primo tempo esaltante per i tifosi del Catania, che dimenticano la Juventus e la Panolada: 45 minuti perfetti, con l’unica nota stonata rappresentata dall’infortunio al polpaccio di Bergessio, uscito dopo il gol del 2-0.

CAMBI INFRUTTUOSI- Corre ai ripari il tecnico laziale, che inserisce Brocchi e Floccari per Cavanda ed Hernanes (risparmiato per il derby): passaggio al 4-4-2, che non impensierisce più di tanto Lodi e compagni. Le occasioni per gli ospiti si presentano isolate e sporadiche: Floccari si incunea, ma viene anticipato da Andujar. Poco dopo Mauri prova la staffilata che finisce fuori. L’atteggiamento di Petkovic, però, dice tutto. Seduto in panchina a riflettere, sembra il primo a non crederci.

FATTORE MASSIMINO- E probabilmente il bosniaco non ha tutti i torti perchè, terminato l’abbrivio di inizio ripresa, i capitolini si arrendono definitivamente, esponendosi ai pericolosi contropiedi del tridente di Maran. Dopo una bella conclusione di Marchese, arriva puntale al 69′ il poker etneo: Gomez si libera di Konko, forse con un fallo, si invola verso l’area servendo un assist d’oro per Barrientos che non sbaglia da due passi. E’ la mazzata definitiva per la Lazio: Gomez esce tra gli applausi dei suoi tifosi. Gli ultimi 20 minuti sono, come si dice nel gergo NBA, di garbage time, in cui i padroni di casa sfiorando due volte il 5-0 con Lodi prima e Castro poi: entrambi sono imprecisi. Il Catania vince 4-0 e impone la legge del Massimino: lì è passata solo la Juventus tra innumerevoli polemiche.

Catania-Lazio  (4-0)

Catania (4-3-3): Andujar; Alvarez, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Izco, Lodi, Almiron (64′ Biagianti); Barrientos, Bergessio (26′ Doukara), Gomez (70′ Castro). A disp.: Frison, Messina, Potenza, Rolin, Capuano, Salifu, Ricchiuti, Morimoto. All.: Maran.
Lazio (4-1-4-1): Bizzarri; Konko, Biava, Dias, Cavanda (46′ Brocchi); Ledesma; Candreva, Hernanes (46′ Floccari), Mauri, Lulic; Rocchi (70′ Kozak). A disp.: Carrizo, Guerrieri, Ciani, Radu, Onazi, Scaloni, Cana, Gonzalez, Zarate. All.: Petkovic.
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo
Marcatori: 9′ Gomez, 25′ rig. Lodi, 29′ Gomez, 69′ Barrientos
Ammoniti: Alvarez (C) per gioco scorretto.

Stefano Giovampietro
Stefano Giovampietro
Nato a Roma nel 1986, laureato in Management delle Imprese Sportive. Nella vita un solo obiettivo: raccontare lo sport; il calcio in particolare. Attualmente collaboratore di bettingisland.it e tuttochampions.it.

MondoPallone Racconta… i 50 anni di José Mourinho

Sfrontato, vincente, preparato, antipatico, fascinoso, linguacciuto... Su di lui sono stati spesi fiumi di inchiostro perchè non è un allenatore come gli altri. Forse...
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