Grecia – Super PAOK, il Panathinaikos raccoglie i pezzi

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Il PAOK vince e convince: l’Asteras Tripolis è braccato dai bianco-neri, sempre a -1 dal secondo posto occupato dai Galacticos. Il Panathinaikos vede scappare il PAS Giannina a +3 e può solo imputare a sé stesso la colpa: totalmente in balia degli avversari, mai pericoloso, senza idee e prevedibile. L’espulsione, parsa evitabile, ha poi ucciso la partita, ma il problema è a monte.

 

APPLAUSI PER IL PAOK: SQUADRA E TIFOSI MAGICI. Atene e Salonicco si scontrano ancora. L’eterna rivalità fa sì che il Toumbas sia un’esplosione di calore. Le tribune traboccano di un’orda bianco-nera che non smette mai di cantare.
Naturale che il PAOK inizi la partita a mille, tenendo costantemente palla e portandosi con fantasia e insistenza dalle parti di Karnezis. Sow si gioca il giallo già al primo minuto, indice di nervosismo e timore da parte di un Panathinaikos molto spesso rannicchiato nella sua area, in costante affanno per cercare di non creare spazio e di spazzare via i palloni pericolosi.
Gli sprazzi offensivi dei verdi sono pochi, distaccati e inconcludenti. Dopo uno di questi, culminato in nulla, arriva il bolide di Lazar da 25 metri, che scalda i guantoni a Karnezis, da lì in poi perennemente in tensione, a causa della mole di gioco e delle occasioni creati dagli avversari. Al 39′ le cose si mettono anche peggio per i trifogli: Habib Sow entra a gamba tesa sul piede di Lawrence, cercando di arpionare un pallone in aria: doppia ammonizione e infortunio dalle sembianze gravi per il mediano senegalese.
La ripresa recita lo stesso copione del primo tempo: PAOK intraprendente e fantasioso, Panathinaikos insicuro e pasticcione. Itandje è uno spettatore pagato, che può godersi lo spettacolo fantastico della curva degli ultras tessalonicesi, mai stanca di cantare o di accendere un fumogeno.
Due belle conclusioni di Apostolopoulos e Lazar scaldano l’ambiente e al 58′ è 1-0: Abdoul Camara ha una prateria davanti a sé, parte dalla destra, si accentra e deposita il pallone in rete, dopo la provvidenziale deviazione di Marinos.
La batosta dà una svegliata ai verdi, che iniziano a proporsi con maggiore convinzione, ma non impegnando mai il portiere. Gli spazi arretrati, invece, si aprono che è un piacere e all’80’ Apostolopoulos può piazzare con calma olimpica un cross in mezzo, su cui va di testa Athanasiadis: Karnezis respinge, ma Zvonimir Vukić è lesto nel ribadire in rete il 2-0, nonché il suo secondo gol in due presenze.
Lo stesso serbo cerca la doppietta all’88’, ma il numero 27 greco scuote la testa. Camara non è da meno e al 91′ lascia sul posto Spyropoulos e si trova solissimo davanti al portiere, per poi spedire fuori il pallone. Prova imbarazzante per il Panathinaikos: non si va a caccia dell’Europa in questo modo.

 
PAOK SALONICCO – PANATHINAIKOS: 2-0 (0-0).
PAOK Salonicco (4-2-3-1): Itandje; Lino, Schildenfeld, Katsouranis, Konstantinidis (46′ Apostolopoulos); Lazar (90′ Kitsiou), Kaçe; Oliseh (67′ Vukić), Lawrence, Camara; Athanasiadis. A disp.: Robert, Fotakis, Khumalo, Kitsiou, Glykos. All.: Donis.
Panathinaikos (4-2-3-1): Karnezis; Marinos, André Pinto (73′ Spyropoulos), Boumsong, Triandafillopoulos; Sow, Zeca; Mavrias (80′ Fornaroli), Kajiyama, Sissoko; Figueroa (67′ Esparza). A disp.: Lagos, Fourlanos, Kapino, Velazquez. All.: Fabri.
Arbitro: Dimitris Stiliaras.
Marcatori: 58′ Camara, 81′ Vukić.
Note: ammonizioni: Sow, Kajiyama, Zeca (P). Espulsioni: 39′ Sow (P).

Francesco Piacentini
Francesco Piacentini
Pavese classe '91, laureato in scienze politiche, per lui lo sport è uno specchio su cui si riflette la storia di un popolo. Stregato dal calcio inglese e greco, ama la politica, l'heavy metal e il whiskey.

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