Grecia, cronaca: l’aquila non prende quota, l’Atromitos ferma il PAOK

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Al Toumbas si scontrano due squadre in piena forma, ambedue reduci da cinque risultati utili consecutivi in campionato. Il PAOK vuole vincere per archiviare l’inaspettato stop di Coppa contro il Kallithea e per rimanere in scia dell’Olympiakos, l’Atromitos, dalla sua, vuole allungare sul Levadiakos per cementare la posizione in zona Europa. Donis deve fare a meno di Matheus Vivian e concede la prima da titolare a Kostas Katsouranis, mentre in attacco riabbraccia Athanasiadis e sulla fascia piazza Stafylidis, al posto di Robert. Anastopoulos cambia solo un uomo, rispetto alla scorsa vittoria contro il Kerkyra: Brito rileva Karagounis in funzione di ala.

 

NESSUN GOL ALL’ORIZZONTE. Il Toumbas fa registrare un afflusso sopra la media e ogni singolo tifoso presente intona incessantemente ogni coro che parte dai capi ultras, mantenendo l’ambiente tessalonicese uno dei più calorosi e fedeli del panorama greco. Purtroppo, le due squadre si sono oltremodo studiate lungo tutto l’arco del primo tempo e nessun gol è stato messo a segno. Entrambe hanno cercato una manovra avvolgente e a tutto campo, senza mai focalizzarsi per troppo tempo su una singola via d’accesso all’area: prima, raddoppiando sulle fasce, poi, cercando l’affondo centrale. Le difese hanno sempre letto bene le azioni offensive avversarie e si sono mantenute ordinate, non a caso sono tra le quattro meno battute della Super League. Dalla ripresa ci si aspetta più convinzione da parte delle due formazioni, che, nonostante abbiano fatto vedere la quantità e la qualità dei movimenti che sanno proporre, sono apparse abbastanza caute, sicuramente temendo di finire il primo tempo in svantaggio.

 

STESSA STORIA, STESSO POSTO, STESSO BAR. La ripresa inizia sulla falsa riga del primo tempo, facendo scrivere poco o nulla sul taccuino dei giornalisti presenti e mantenendo una bassa intensità di gioco. Con il passare dei minuti, almeno l’ultimo aspetto inizia a smuoversi e si comincia a intravedere qualche errore delle retroguardie, dovuto alla pressione degli avversari. Da registrare una grande chiusura di Katsouranis su Kuqi in contropiede e uno dei pochi errori di marcatura della difesa dell’Atromitos, che lascia solo Athanasiadis, che ciabatta malissimo un cross di Lino, graziando Itandje e facendo nominare qualche santo alla panchina. Dal 70′ in poi, gli attacchi del PAOK diventano frequenti e costanti: al 77′ Stafylidis fa continuare l’elenco dei santi a Donis, controllando malissimo un cross con il contagiri proveniente dalla destra e sciupando un’occasione colossale. Gli affondi continuano, ma sempre con minore intensità e i cambi non riescono a portare eccessivo beneficio a una partita mai decollata. Alla fine è 0-0 e un’occasione persa per entrambe le squadre. Ma si sa, chi non risica non rosica.

 
PAOK SALONICCO – ATROMITOS: 0-0.
PAOK Salonicco (4-4-2): Glykos; Lino, Katsikas, Katsouranis, Apostolopoulos (88′ Giannou); Lawrence (72′ Pelkas), Kace, Lazar (46′ Georgiadis), Stafylidis; Salpingidis, Athanasiadis. A disp.: Giakoumis, Intzidis, Kitsiou, Etto. All.: Donis.
Atromitos (4-2-3-1): Itandje; Skondras, Tavlaridis, Fyntanidis, Giannoulis; Iglesias, Dimoutsos; Brito (87′ Lazaridis), Chumbinho (75′ Karagounis), Epstein (90′ Garcia); Kuqi. A disp.: Nastos, Karamanos, Fabio, Radman. All.: Anastopoulos.
Arbitro: Anastasios Sidiropoulos.
Note: ammonizioni: Lino, Lawrence, Stafylidis, Pelkas (PAOK), Giannoulis, Iglesias, Chumbinho (A).

Francesco Piacentini
Francesco Piacentini
Pavese classe '91, laureato in scienze politiche, per lui lo sport è uno specchio su cui si riflette la storia di un popolo. Stregato dal calcio inglese e greco, ama la politica, l'heavy metal e il whiskey.

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