L’Olympiakos schiaccia l’AEK, non mancano le polemiche

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Il derby tra AEK e Olympiakos è tra i più sentiti di Grecia e, nonostante sia una sfida storica, mai nessun precedente si presentava come quello di oggi: è infatti la prima volta che le due formazioni si incontrano in un testa-coda. L’Olympiakos deve, infatti, vincere per tenere a debita distanza il PAOK (vittorioso contro il Platanias), mentre l’AEK ha un bisogno disperato di punti e fiducia per tentare una permanenza in Super League che, a oggi, non sembra probabile.
Ewald Lienen si decide, sotto pressione dei tifosi, a lasciare in panchina Furtado e modifica il suo 4-2-3-1 inserendovi Katsikokeris e Katidis titolari. Per gli ospiti, tornano dal primo minuto in campionato Torosidis e David Fuster, confermati Fejsa a centrocampo e Siovas al centro della difesa con Papazoglou.

L’OLIMPICO ESPLODE DI RABBIA. Tantissimi tifosi assediano le tribune dell’OAKA e con loro varcano i cancelli numerosi fumogeni, tanto che, prima del fischio d’inizio, lo stadio si “padanizza” con una nebbia fitta e densa. Condizioni ideali per una partita dura e briosa; meno per una gara condizionata dagli errori arbitrali.
L’AEK è irruente, non concede un centimetro di manto agli avversari: l’Olympiakos è costretto a operare in preda alla fretta, il pressing avversario non lascia scampo. Si tratta dell’unica via possibile per i giallo-neri per sperare di portare a casa un risultato positivo. Kontoes si cala molto nella parte e fa vedere i sorci verdi all’intera fascia sinistra del Pireo. Carroll non si sporca mai le mani, ma la gara la conduce l’AEK. Al 22′ il patatrac: Torosidis mette in mezzo per Mitroglou che, appena sente la mano di Yago sulla spalla, cade fragorosamente: è rigore ed espulsione per il portoghese. Abdoun spiazza Kostantopoulos: 0-1.
I padroni di casa non si perdono d’animo e, supportati dai fedelissimi sostenitori, continuano a premere, accorciando l’Olympiakos, che si rende pericoloso in ripartenza. L’assenza di una punta di ruolo, fa in modo che alla manovra partecipino tutti attivamente, per poi inserirsi nelle organizzate maglie della difesa bianco-rossa.
L’arbitraggio è rivedibile e l’arena si infiamma quando, al 39′, viene negato un rigore per mani di Holebas che, unito ad altri episodi meno determinanti, fa imbestialire gli ultras presenti.

OLYMPIAKOS DILAGA, AEK AFFONDATO. Appena le squadre rientrano, l’AEK prova a tenere botta e sembra riuscirci. Al 57′ però, Mitroglou riceve il pallone e, sebbene circondato da tre uomini, fa partire un tiro precisissimo che non lascia scampo a Konstantopoulos. Questo è il punto di non ritorno: i padroni di casa si trovano sotto di due gol e di un uomo e la speranza che li portava a un pressing estremo viene a mancare.
Nonostante l’ingresso di Fountas, la disposizione ad attaccare viene meno e il meccanismo di sacrificio e lotta messo a punto da Lienen inizia a imbarcare acqua. Dopo alcuni ottimi interventi di Arabatzis (entrato al posto dell’infortunato Konstantopoulos), i giallo-neri capitolano una terza volta: all’85’ Abdoun dipinge un bel cross che David Fuster devia in rete con un bel colpo al volo. L’AEK va in pezzi e Mitroglou fa 4-0 capitalizzando un interessante filtrante partito da centrocampo.
Ewald Lienen e i suoi ragazzi ci mettono tanto impegno, ma la fortuna non gira dalle parti di Atene in questi ultimi tempi. L’Olympiakos regola i conti nel derby ed è sempre più la squadra da battere.

 

AEK ATENE – OLYMPIAKOS PIREO: 0-4 (0-1).
AEK Atene (4-2-3-1): Konstantopoulos (65′ Arabatzis); Kontoes, Koutroumbis, Yago, Vlachos; Cordero, Fetsis; Katidis, Guerreiro (30′ Bougaidis), Lagos; Katsikokeris (66′ Fountas). A disp.: Pavlis, Rikka, Furtado, Arkoudas. All.: Lienen.
Olympiakos Pireo (4-2-3-1): Carroll; Holebas (86′ Modesto), Siovas, Papazoglou, Torosidis; Fuster, Fejsa; Greco (78′ Maniatis), Machado (65′ Ibagaza), Abdoun; Mitroglou. A disp.: Pantelic, Djebbour, Vlachodimos, Megyeri. All.: Jardim.
Arbitro: Anastasios Sidiropoulos.
Marcatori: 23′ rig. Abdoun, 57′, 88′ Mitroglou, 85′ Fuster.
Note: ammonizioni: Vlachos (AEK), Holebas, Abdoun, Greco (OP). Espulsioni: 22′ Yago (AEK).

Francesco Piacentini
Francesco Piacentini
Pavese classe '91, laureato in scienze politiche, per lui lo sport è uno specchio su cui si riflette la storia di un popolo. Stregato dal calcio inglese e greco, ama la politica, l'heavy metal e il whiskey.

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