Rugby League – Toronto contro Londra

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Non sono proprio vicine di casa Toronto e Londra. Eppure, saranno protagonista di una gara che rischia di cambiare lo storia del rugby league e di segnare quella degli sport “ovali” tutti: il Million Pound Game.
Lo abbiamo spiegato una settimana fa. Una squadra contro l’altra, un milione di sterline in palio. Fra diritti tv e tutto il resto: chi vince sale (o resta) in Super League, chi perde scende (o resta) nel campionato cadetto, la Championship.

A questa partitissima si sono qualificate, dopo mesi di set of six, placcaggi, forty twenty e via discorrendo, due squadre che proprio dalla Championship provengono, Toronto e Londra.
Avete letto bene, una viene dal Canada e l’altra, pur “inglesissima”, da una regione che certo non è roccaforte del rugby a XIII, anzi.

Perché la capitale del Regno Unito, sede di templi assoluti dello sport come Wembley, Twickenham, per non parlare dei tantissimi stadi del calcio professionistico di club, non ha mai davvero accolto il league tra le sue braccia. Non che siamo mancati flirt, esperimenti e inseguimenti, ma semplicemente sono mancate condizioni materiali, potenza economica, cultura locale. È una storia che Richard Pitchfork ha ben ricostruito nel suo libro London: Rugby League’s Lost Heartland e che ora, dopo l’arenarsi del progetto London Harlequins e della prima era Broncos, può portare la capitale a respirare di nuovo la Super League, weekend dopo weekend.

I Broncos, ottenuta la Top 4 della seconda serie nel 2018, si sono qualificati per la poule promozione/retrocessione e qui hanno superato in classifica Widnes, condannando i Vikings alla retrocessione. Da qui, grazie a 4 vittorie e 3 sconfitte nei Qualifiers, è arrivato l’accesso al Million Pound Game e una vittoria, storia recente alla mano, potrebbe essere decisiva per rivitalizzare il rugby league football di Londra, città affamata di questo sport, come testimoniano i successi delle finali di Challenge Cup e dei Test Match giocati a Wembley.

Dall’altra parte, forti del fattore campo, i Toronto Wolfpack. Non la squadra dei vostri nonni, diciamo: hanno sede veramente in Canada e si sono formati nel 2016, da un’idea di un consorzio di imprenditori canadesi. Giocare un campionato a metà fra l’Ontario e la Gran Bretagna non deve essere esattamente facile ma la franchigia con base al Lamport Stadium non ha risparmiato sul budget, inserendo l’acquisto di ottimi calciatori –in genere dai natali inglesi o australiani – nell’ambito di una programmazione che sul medio-lungo termine vuole permettere al codice di sfondare in tutto il Nord America. Ebbene, iniziando dalla terza serie (League One, ovviamente dominata) il Pack ha vinto due campionati e si prepara adesso, reduce da stagioni e ruolini macchiati da isolate e rarissime sconfitte, ad affrontare i Broncos nel match che vale la Super League.

Perplessità sono state sollevate circa il mancato sviluppo, ad oggi, di un vivaio locale capace di produrre rugbisti professionisti in Canada, sono state sollevate, ma la sensazione è che i nordamericani sappiano il fatto loro e che il tempo darà loro ragione. Certo, per appassionare un pubblico sostanzialmente nuovo (eppure già affezionato allo sport del rugby league) occorre tenere alta l’asticella e offrire uno spettacolo importante, come la massima competizione per club dell’Emisfero Nord. A una promozione in Super League seguirà, questo è l’augurio, tutto lo sviluppo “a pioggia”, con investimenti sul territorio, nella propaganda e l’ingresso nel sistema scolastico canadese. Intanto, come nel caso di Londra, vincere il Million Pound Game diventa tappa imprescindibile.

Si gioca domenica 7 ottobre al Lamport Stadium di Toronto. Fischio d’inizio alle 20:00 (ora italiana).

 

Matteo Portoghese
Matteo Portoghese
Sardo classe 1987, ama il rugby, il calcio e i supplementari punto a punto. Già redattore di Isolabasket.it e della rivista cagliaritana Vulcano, si è laureato in Lettere con una tesi su Woody Allen.

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