La Lazio cala il poker in attesa del derby capitolino

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Simone Inzaghi lo aveva detto alla vigilia della gara con il Frosinone alla terza giornata: “Il nostro campionato inizia adesso”. Mai più parole sono state profetiche perché da quella partita la compagine biancoceleste ha messo in fila quattro vittorie ritrovandosi a rincorrere proprio Juventus e Napoli affrontate in avvio. L’ultimo successo è arrivato ieri sera nella lunga trasferta di Udine. Un 1-2 maturato tutto nella ripresa al termine di un primo tempo bloccato e con poche occasioni da rete. Il tecnico laziale ha optato per un turnover massiccio consapevole dell’importante appuntamento di sabato, un derby crocevia per entrambe le compagini. Riposo massiccio per Immobile, Milinkovic Savic, Marusic e Lucas Leiva, spazio ancora a Caicedo insieme a Correa per la coppia d’attacco.

La Lazio ha dato una svolta al match nell’arco di sei minuti, dal 61′ al 66′, con le reti di Acerbi, bravo a raccogliere la respinta corta di Scuffet, e Correa. La rovesciata di Nuytinck con la deviazione di Badelj a dieci minuti dal termine ha costretto i biancocelesti a un quarto d’ora di passione e sofferenza per contenere il ritorno della manovra offensiva friulana. Una resistenza che ha fruttato la vittoria numero quattro e un settembre da incorniciare dalle parti di Formello. La testa si concentra subito verso sabato pomeriggio quando lo stadio Olimpico, alle ore 15.00, si riempirà per l’ennesima sfida metropolitana della capitale. Le due squadre si presentano con stati d’animi opposti. Per la Lazio euforia a mille e spirito in netta crescita come le prestazioni, che hanno visto carburare la squadra come un vero diesel. Dall’altra parte una Roma vittoriosa contro il Frosinone però non del tutto ripresa dalle lunghe critiche fioccate dopo la sconfitta di Bologna. A peggiorare le cose si è aggiunto l’addio di Baldini, una decisione secondo i più esperti a qualche paragrafo presente nel nuovo libro di Francesco Totti: per la serie come farsi male da soli in un periodo in cui non se ne sentiva proprio il bisogna.

Roma-Lazio sarà gara da cui entrambe le squadre chiederanno qualcosa. La Lazio vuole senza dubbio proseguire il trend positivo; le scelte di formazione di Inzaghi fanno pensare, che il tecnico laziale voglia presentarsi a questo incontro con i massimi esponenti del gioco biancoceleste al top e in piena condizione, memore delle prestazioni iniziali in cui ha visto delle punte sbiadite. La Roma e soprattutto Di Francesco vogliono evitare una crisi la cui diretta conseguenza potrebbe portare all’epurazione di qualche testa tra cui quella dello stesso allenatore. Il calcio si sa è strano e il risultato di questa partita, qualsiasi esso sia, potrebbe anche generare una inversione di marcia. Un successo giallorosso per esempio aiuterebbe lo spogliatoio di Trigoria a cancellare tutte le nubi dense di questi giorni e giocare un campionato più tranquillo, con meno pressioni e un apporto maggiore del pubblico. Di contro una sconfitta laziale rischia di creare nervosismo e porre un freno all’attuale risalita laziale con conseguenze pesanti per la classifica.

 

 

Elia Modugno
Elia Modugno
Nasce a Roma il 30 maggio 1979 mentre il Nottingham Forest di Brian Clough vinceva la sua prima Coppa Campioni. Radiocronista sui campi dell’Eccellenza laziale, adora il calcio minore ed il futsal.

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