Russia 2018 – Tutti i premi individuali ai giocatori (e non solo)

-

Con la pirotecnica vittoria della Francia per 4-2 sulla Croazia, i Mondiali di Russia 2018 sono arrivati al termine: vincono i Bleus, seguiti dai sorprendenti uomini di Dalić, mentre il Belgio conclude al terzo posto, il miglior posizionamento della sua storia. Ma oltre ai premi consegnati alle Nazionali, la FIFA ha annunciato anche tutti i riconoscimenti individuali per i migliori giocatori della Coppa del Mondo: giocatori che, da ora, entrano ufficialmente a far parte della storia del calcio mondiale, finendo nel prestigioso albo d’oro dei Mondiali.

ADIDAS GOLDEN BALL – LUKA MODRIĆ (CROAZIA)
(Silver Ball: EDEN HAZARD; Bronze Ball: ANTOINE GRIEZMANN)

È Luka Modrić il miglior giocatore dei Mondiali di Russia 2018: una magra consolazione per il centrocampista della Croazia, arrivato a un passo dal coronare il sogno di una vittoria storica per la sua Nazionale e costretto ad arrendersi solo contro una Francia obiettivamente superiore. Ma la sconfitta di Mosca non può cancellare un mese meraviglioso per il campione del Real Madrid, vero trascinatore della squadra di Dalić grazie alla sua classe cristallina e all’esperienza di un giocatore che ha vinto tanto nella propria carriera. Modrić è stato il capitano e faro dei croati, capace di garantire ordine alle azioni dei suoi, sicurezza in fase di copertura e anche due reti e un assist in tutto il torneo che hanno impreziosito le sue prestazioni: anche senza alzare la Coppa del Mondo, l’ex Tottenham è stato in grado di confermarsi come il centrocampista più forte del momento.

Al secondo posto troviamo un altro numero 10, stavolta del Belgio: Eden Hazard chiude il suo Mondiale con numeri esaltanti che gli hanno garantito il definitivo salto di qualità anche con la sua Nazionale. Tre gol e due assist in sei gare, ma anche tante giocate sopraffine spesso in combinazione con un altro talento cristallino come De Bruyne: con l’intelligenza e il piede da urlo del giocatore del Chelsea in campo, Martínez si è ritrovato con la possibilità di puntare fortemente sull’attacco come proprio punto di forza.

Al terzo posto, infine, spazio per Antoine Griezmann: due gol in meno rispetto agli Europei del 2016 (4 in Russia), ma stavolta il talento dell’Atletico Madrid è stato in grado di mostrare ancora più maturità, mettendosi a disposizione dei compagni in fase offensiva e anche difensiva, trovando gol e assist (soprattutto con palla da fermo) con una semplicità disarmante. Era stato una delle delusioni della finale contro il Portogallo agli Europei di due anni fa, stavolta è stato lui uno dei grandi leader della Francia campione del Mondo.

ADIDAS GOLDEN GLOVE – THIBAUT COURTOIS (BELGIO)

Thibaut Courtois ha confermato una volta di più di essere uno dei portieri più forti del Mondo: dopo diverse stagioni da protagonista tra i pali del Chelsea, per l’estremo difensore è arrivata anche l’occasione per prendersi i riflettori anche con la Nazionale belga, diventando uno dei punti di forza della squadra di Martínez. Con sei gol subiti in tutto il torneo e tre gare con la porta inviolata, Courtois si è aggiudicato così la palma di miglior portiere del torneo, anche grazie alla sua sicurezza fuori dal comune e ai tanti interventi da urlo realizzati grazie ai suoi straordinari riflessi (da vedere e rivedere, per esempio, quello compiuto sul tiro di Neymar nella vittoria dei suoi contro il Brasile): nello storico terzo posto dei Belgi, l’ex Atlético Madrid è stato in assoluto uno degli uomini chiave.

PREMIO FIFA MIGLIOR GIOVANE – KYLIAN MBAPPÉ (FRANCIA)

C’erano ben pochi dubbi su chi si sarebbe aggiudicato il premio come miglior giovane dei Mondiali: a soltanto 19 anni, Kylian Mbappé ha incantato la Russia e tutto il mondo per un mese intero, confermandosi il miglior prodigio in circolazione. Nonostante la giovane età, il talento del PSG ha conquistato il Mondiale con la sua Francia da protagonista assoluto, chiudendo con 4 reti realizzate in 7 gare e, soprattutto, mostrando le sue clamorose doti tecniche che lo hanno ormai resto una delle stelle del calcio: Mbappé ci ha deliziato con giocate spesso impossibili anche solo da pensare per la gran parte dei giocatori, con cavalcate spettacolari grazie alla sua devastante velocità e tanta qualità in ogni zona del campo. È uno dei più seri candidati per strappare il Pallone d’Oro al dualismo Cristiano Ronaldo-Messi. Ma anche senza questo premio, il ragazzo cresciuto nelle banlieue parigine sa di essere già sulla giusta via per diventare il più forte al mondo da qui a pochi anni.

PREMIO MIGLIOR MARCATORE – HARRY KANE (INGHILTERRA)
(Silver Boot: ANTOINE GRIEZMANN; Bronze Boot: ROMELU LUKAKU)

Dopo aver conquistato già due titoli di capocannoniere in Premier League, Harry Kane è riuscito a entrare anche nella storia dei Mondiali grazie alle sue reti: ben 6 i gol messi a segno dal centroavanti del Tottenham e capitano della Nazionale inglese, seppur 3 da rigore, ma anche il torneo in Russia ha confermato il suo devastante killer instinct davanti alla porta. Peccato per l’ultima fase, in cui ha fatto ben più fatica a incidere e ad andare a segno, finendo per diventare uno degli assenti ingiustificati della fase più delicata del torneo dei Tre Leoni. Pur con qualche margine di miglioramento, Kane è ormai una delle certezze offensive del calcio mondiale.

PREMIO FAIR PLAY FIFA – SPAGNA

Per la Spagna è stato un Mondiale assai deludente, terminato appena agli ottavi di finale contro la non certo irresistibile Russia di Cherchesov. Le Furie Rosse, però, chiudono il torneo come squadra più corretta: soltanto 2 gialli ricevuti e appena 34 falli commessi nelle quattro gare disputate, tanto da meritarsi il premio FIFA Fair Play. Un riconoscimento in parte fine a se stesso, ma il fattore Fair Play non era affatto da sottovalutare: chiedetelo al Senegal, che si è visto eliminare alla fase a gironi per due cartellini di troppo…

Francesco Moria
Francesco Moria
Nato a Monza nel '95, ha tre grandi passioni: Mark Knopfler, la letteratura e il calcio inglese. Sogna di diventare giornalista d'inchiesta, andando a studiare il complesso rapporto tra calcio e politica.

C’è solo un Maradona

Che brutta fine hanno fatto le figurine: la bulimia di progresso le ha fatte entrare - anche a loro, poverette - nel mefistofelico universo...
error: Content is protected !!