Russia 2018 – La Croazia non fa sconti, Islanda sconfitta 2-1 ed eliminata

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ISLANDA-CROAZIA 1-2

53′ Badelj (C), rig. 76′ Sigurdsson (I), 90′ Perišić (C)


ISLANDA
(4-2-3-1) 
1 Halldórsson
 2 Sævarsson
5 Ingason
6 R. Sigurdsson
18 Magnússon
20 Hallfreðsson
9 Sigurarsson
7 Guðmundsson
10 G. Sigurdsson
21 Traustason
4 Guðmundsson
All. Hallgrímsson
CROAZIA
(4-2-3-1)
12 Kalinić
13 Jedvaj
5 Corluka3
15 Ćaleta-Car
22 Pivarić
14 Bradarić
19 Badelj
6 Lovren
7 Rakitić 
4 Perišić
9 Kramarić
All. Dalić

Si chiudono le danze anche nel girone D, dove alle spalle della devastante Croazia, a 90 minuti dal termine della Fase a gironi Nigeria, Islanda e Argentina possono tutte sperare di chiudere seconde nel girone regalandosi un Ottavo con la Francia. Il passaggio del turno non riesce all’Islanda, protagonista di una gara sottotono contro la Croazia: pur imbottiti di seconde linee i balcanici giocano meglio, e si impongono 2-1 con le reti di Badelj e Perišić che valgono alla Croazia il primato a punteggio pieno del girone. 

A fare la partita dovrebbe essere l’Islanda, ma l’avvio di gara vede la Croazia protagonista di un prolungato possesso palla che, pur se poco ficcante, difatto mette al riparo i balcanici dalle eventuali sortite offensive islandesi; probabilmente per scelta i ragazzi di Hallgrímsson lasciano il pallino del gioco ai croati, in un avvio di gara che vede ancora fermo a zero il computo dei tiri in porta a ridosso del quarto d’ora. Il tiki-taka croato costringe l’Islanda a osservare per lunghi tratti il giro palla balcanico, ma l’atteggiamento dei nord-europei è troppo guardingo per non essere studiato: al 20′ il possesso palla è per il 71% croato. Scavallata la metà della prima frazione, si annovera la prima “occasione” islandese: capitan Gunnarson esegue da fallo laterale la sua proverbiale “catapulta”, con il pallone che attraversa pericolosamente l’area croata senza trovare però deviazioni amiche. Con il passare dei minuti, anche perchè bisognosi dei tre punti, gli islandesi alzano il baricentro ribellandosi al possesso palla croato, spaventando al 35′ i croati con Bjarnason murato al momento della conclusione; nel complesso, però, la manovra nord-europea fatica a spaventare Kalinić per davvero. La Croazia abbassa visibilmente i (già bassi) giri del motore, incoraggiando l’Islanda che al 40′ sfiora il vantaggio: Finnbogason sradica il pallone dai piedi di Badelj, e duetta con Sigurdsson che gli rende un pallone delizioso, che però il centravanti islandese scarica di una spanna alla destra di Kalinić all’altezza del dischetto del rigore. Il finale di tempo è tutto di marca islandese: Bjarnason è murato da ottima posizione, Gunnarson trova da fuori Kalinić sulla sua strada: al duplice fischio di Lahoz si arriva quindi sullo 0-0.

Come nel primo tempo, è la Croazia a uscire meglio dai blocchi; ancora una volta però il predominio balcanico è piuttosto sterile, al netto di un improvviso tentativo da fuori di Badelj che al 51′ dai trenta metri centra la traversa; poco male per l’ex-centrocampista della Fiorentina, che  si riscatta al 53′ raccogliendo una precisa assistenza di Pivarić e schiacciando con il destro in fondo al sacco il pallone che mette l’Islanda con le spalle al muro. Il gol di Badelj sembra avere l’effetto di una sveglia per l’Islanda, che nei minuti immediatamente successivi va vicinissima al pari con Ingason, che prima sfiora la rete e sempre di testa centra la traversa pochi minuti dopo; all’Islanda serve un’impresa, ma a Rostov c’è ancora partita. La doppia sortita islandese, si rivela in realtà estemporanea: la Croazia torna presto a prendersi il pallino del gioco, difendendosi dai tentativi di rimonta islandese tenendo il pallone tra i piedi. Nell’ultimo quarto d’ora però l’Islanda si spinge in avanti alla ricerca del forcing finale non avendo più nulla da perdere, e dopo una chance sprecata da Bjarnason si guadagna al 76′ un rigore per tocco di mano di Lovren: stavolta Sigurdsson non sbaglia, insaccando l’1-1 che ridà entusiasmo a un Islanda cui però servono ancora due reti dato il pari tra Nigeria e Argentina. Nei minuti finali della gara l’Islanda cerca il gol del pari, ma i ragazzi di Hallgrímsson sembrano non averne più; è infatti la Croazia a rendersi più pericolosa in contropiede, e al 90′ arriva l’inesorabile vantaggio con Perišić che in contropiede scrive la parola fine alla contesa. Il sigillo del fantasista dell’Inter regala alla Croazia una vittoria meritata e la vetta a punteggio pieno del girone, ai danni di un’Islanda troppo rinunciataria, ed eliminata dal Mondiale nonostante l’esordio da sogno contro l’Argentina.

ISLANDA-CROAZIA 1-2 (0-0)

Islanda (4-2-3-1): Halldórsson 6; Sævarsson 5, Ingason 6, R. Sigurdsson 6, Magnússon 5; Hallfreðsson 6, Gunnarsson 5.5 (70′ Sigurdarsson 5); Guðmundsson 5.5, G. Sigurdsson 5.5, Bjarnason 5.5 (90′ Traustason sv); Finnbogason 6 (86′ Guðmundsson sv).  All.: Hallgrímsson 5.
Croazia (4-2-3-1): Kalinić 5.5; Jedvaj 5.5, Corluka 6, Ćaleta-Car 6.5, Pivarić 6.5; Badelj 7, Modrić 6.5 (65′ Bradarić 6); Pjaca 5.5 (70′ Lovren 5), Kovacic 5.5 (81′ Rakitić sv), Perišić 6; Kramarić 6.5​. A disp: Subašić, Livaković, Vrsaljko, Strinić, Vida, Brozović, Mandžukić, Rebić.All.: Dalić 6.5.
Arbitro: Mateu Lahoz (Spagna).
Marcatori: 53′ Badelj (C), 76′ rig. Sigurdsson (I), 90′ Perišić (C).
Note – Ammoniti: Pjaca, Jedvai (C), Hallfreðsson, Finnbogason, Sævarsson (I). Espulso: -.

Michael Anthony D'Costa
Michael Anthony D'Costa
Nato a Roma nel 1989, si avvicina al calcio grazie all’arte sciorinata sui campi da Zidane. Nostalgico del “calcio di una volta”, non ama il tiki-taka, i corner corti e il portiere-libero.

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