Le “7 marce”, Gp Francia – un 2018 da Nemo propheta in patria

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La Formula 1 dopo 10 anni ha ritrovato la Francia. A Le Castellet, circuito del «Paul Ricard», si è disputata l’8/a tappa del Mondiale 2018. Analizziamo tutto quanto è accaduto con la nostra monoposto fornita del “mitico” cambio a 7 marce.

Viaggia in 7/a marcia: Lewis Hamilton – Un fine settimana “vecchi tempi” per l’inglese. Ossia dominio dalle libere del venerdì, pole position e gara condotta in testa dall’inizio alla fine (tranne un giro dopo la sosta ai box) con vittoria mai in discussione. Ciliegina sulla torta l’incidente di Vettel che ha costretto il tedesco al quinto posto finale. La nuova specifica sul motore della sua Mercedes funziona. E la speranza del quattro volte campione del mondo è che continui a viaggiare così.

Viaggia in 6/a marcia: Kimi Räikkönen – Solo se sei un “uomo di ghiaccio” puoi sopportare tutte le voci che vorrebbero Leclerc già seduto nell’abitacolo della tua Ferrari non solo per il 2019 ma, dopo il sesto posto in qualifica, addirittura già entro questa stagione con un umiliante cambio in corsa. Solo se sei un un “uomo di ghiaccio” puoi reagire sfornando finalmente una prestazione degna di tal nomi, a suon di sorpassi con l’ultimo decisivo a Ricciardo che vale il terzo gradino del podio. Ti vogliamo sempre così, Iceman.

Viaggia in 5/a marcia: Charles Leclerc – La lotta per guadagnarsi il sedile Ferrari 2019 a fianco di Sebastian Vettel sarà una sorta di Mondiale nel Mondiale. Ieri il “vecchio” Kimi ha ruggito, ma il giovane monegasco non si è certo spaventato, anzi. Prima Q3 centrata in carriera, terzo Gran Premio a punti (il secondo consecutivo), il compagno di squadra Ericsson distante anni luce. Insomma, il buon Charles ha tutte le intenzioni di continuare a dar battaglia per vestirsi di rosso la prossima stagione.

Viaggia in 4/a marcia: Sebastian Vettel – Inutile gettargli la croce addosso per l’errore alla 1/a curva. Il tedesco della Ferrari ha sbagliato, ma ci sta, nella foga della partenza. Ha rimediato da campione, con una gara tutta sorpassi e un quinto posto che gli fa limitare i danni nella diatriba iridata con Hamilton. Forse, unico rimpianto, doveva rientrare prima per montare le supersoft considerate che le sue soft erano oramai alla frutta.

Viaggia in 3/a marcia: Fernando Alonso – Team radio emblematico: “Non ho gomme, non ho freni, non ho potenza”. La Via Crucis dello spagnolo con la McLaren ha vissuto un’altra stazione. Fortunatamente per lui, gli effetti della vittoria di domenica scorsa nella 24 ore di Le Mans sono ancora efficaci per medicare le “ferite” lasciate da questa sua avventura con la scuderia di Woking.

Viaggia in 2/a marcia: Ocon e Gasly – Non volevamo tirargliela, però i prodomi di una stagione poco fortunata per i piloti che corrono in casa c’erano tutti. Leclerc fuori a Monaco, Stroll fuori in Canada, quanto è durata la gara dei francesi a Le Castellet? Poche curve, il tempo di scontrarsi tra di loro. Austriaci non ve ne sono nel Circus, ma Hamilton sta già facendo gli scongiuri in occasione di Silverstone.

Viaggia in 1/a marcia: il traffico – E non ci riferiamo a quello in pista, ma a quello per raggiungere la pista. Un’autentica odissea sia per i piloti che per gli appassionati giungere in tempo al «Paul Ricard». L’amministrazione della Provenza provveda a creare un sistema di viabilità più snello per le prossime edizioni.

Giuseppe Pucciarelli
Giuseppe Pucciarelli
Nato a Salerno il 3 maggio 1986, laureato in Fisica, ex arbitro di calcio FIGC. “Sportofilo” a 360° con predilezione per calcio e ciclismo, è un acceso e convinto fantacalcista.

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