Russia 2018 – Primo storico successo del Giappone contro una sudamericana, Colombia piegata 2-1

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COLOMBIA-GIAPPONE 1-2

6′ rig. Kagawa (G), 39′ Quintero (C), 74′ Ōsako (G)


COLOMBIA
(4-2-3-1) 
1 Ospina
4 Arias
3 Murillo
23 D.Sánchez
17 Mojica
16 Lerma
6 C.Sánchez
11 J. Cuadrado ↓ (31')
20 Quintero ↓ (59')
21 Izquierdo ↓ (70')
9 Falcao
All. Pekerman

Sostituzioni
5 Barrios  (31')
10 Rodríguez (59')
7 Bacca (70')
GIAPPONE
(4-2-3-1)
1 Kawashima
19 H.Sakai
22 Yoshida
3 Shōji
5 Nagatomo
17 Hasebe
7 Shibasaki ↓ (80')
8 Haraguchi
10 Kagawa ↓ (70')
14 Inui
15 Ōsako ↓ (85')
All. Nishino

Sostituzioni
4 Honda (70')
16 Yamaguchi (80')
9 Okazaki (85')

Il Giappone conquista tre punti d’oro all’esordio: vantaggio dopo 6′ con il calcio di rigore di Kagawa, causato dal fallo di mano del giocatore della Fiorentina Carlos Sánchez. La Colombia reagisce come può e trova il pari su punizione con Quintero. Nella ripresa si vedono pochissimo Los Cafeteros in avanti e i Nipponici ne approfittano trovando il gol della vittoria con Ōsako.

Colombia e Giappone, gara valida per la 1/a giornata del Girone H dei Mondiali Russia 2018, si affrontano per la quarta volta, l’ultima proprio a Brasile 2014 e a vincere furono i sudamericani. 4-2-3-1 per Pekerman: Falcao terminale offensivo coadiuvato da Juan Cuadrado, Quintero e Izquierdo. Nishino sceglie lo schieramento a specchio: in avanti, Ōsako sarà aiutato alle spalle da Haraguchi, Kagawa e Inui.

Ritmi intensi fin dalle prime battute: il Giappone preme a tutto campo e riparte in contropiede. Lancio lungo per Ōsako, respinge la difesa colombiana; il pallone arriva a Kagawa, conclusione potente e fallo di mano in area di Carlos Sánchez che viene espulso. Sul dischetto va lo stesso Kagawa e spiazza Ospina: Colombia-Giappone 0-1. Nonostante le difficoltà e l’inizio tremendo, Los Cafeteros provano a reagire: passaggio in profondità per il tocco in area di Falcao, ma la conclusione è centrale e facile preda di Kawashima. L’incontro è incandescente e divertente: i Nipponici vanno vicini al raddoppio con una splendida giocata di Kagawa, pallone per Inui che sbaglia a calciare e il pallone si spegne sul fondo. Vari i ribaltamenti di fronte, ma non si registrano tiri in porta di rilievo: ritmi sempre alti e le due compagini lottano su ogni pallone come fosse l’ultimo. Intorno alla mezz’ora, Pekerman prova a riordinare i suoi: fuori Cuadrado, dentro Barrios per dare maggiore quantità alla squadra. Eppure, il Giappone continua ad attaccare sulle ali dell’entusiasmo: Ōsako supera in dribbling Davinson Sánchez, calcia col destro e manda fuori. Replicano i sudamericani al 34′: Quintero serve un ottimo pallone a Falcao, il quale riesce solo a toccare la palla con la punta del piede senza però mettere in difficoltà la retroguardia nipponica. Al 39′ la Colombia trova il gol del pari: punizione da ottima posizione conquistata da Falcao; alla battuta va l’ex Pescara Quintero, tiro forte e preciso sul quale Kawashima arriva in ritardo quando ormai il pallone ha oltrepassato la linea di porta. Colombia-Giappone 1-1. I minuti scorrono senza ulteriori emozioni e il direttore di gara manda tutti negli spogliatoi sull’1-1.

Avvio di secondo tempo decisamente dai ritmi più bassi: i Samurai Blue provano a fare la partita, mentre la Colombia si difende tutta ripiegata nella propria metà campo. La prima vera occasione giunge al 54′ ed è appannaggio del Giappone: Ōsako si inserisce in area, mandando fuori tempo ancora una volta Sánchez, e tira da posizione defilata; Ospina non si fa sorprendere sul primo palo e respinge in angolo. Gli uomini di Nishino non arretrano di un centimetro, approfittando della superiorità numerica: al 57′, manovra ragionata che porta Ōsako a cedere la sfera a Inui, destro basso a rientrare e ancora una volta Ospina salva i suoi respingendo in tuffo. Ci prova anche Yoshida di testa e pallone a lato non di molto. i rispettivi tecnici inseriscono uomini di talento come Honda da un lato e Bacca dall’altro: il Giappone continua a tenere il pallino del gioco e va vicinissimo al gol del vantaggio: Ōsako riceve palla in area, la protegge e la serve all’indietro per l’accorrente Sakai; palla fuori di un soffio. Il gol è nell’aria e arriva poco dopo: angolo battuto col contagiri da Honda, Ōsako, imperioso, incorna di testa e giapponesi in vantaggio 2-1. A questo punto, la Colombia esce dal proprio guscio: colpo di testa di Lerna, palla a Rodríguez che spara alto con il sinistro, anche per l’intervento a opporsi di Ōsako, da posizione favorevolissima. Nei minuti finali non accade nulla degno di nota e lo sloveno Damir Skomina sancisce la fine e il successo del Giappone per 2-1.

COLOMBIA-GIAPPONE 1-2 (1-1)

Colombia (4-2-3-1): Ospina 6; Arias 5.5, Murillo 5.5, D. Sánchez 5, Mojica 5.5; C. Sánchez 4.5, Lerma 5; J. Cuadrado 5 (31′ Barrios) 5.5, Quintero 6.5 (59′ Rodríguez5, Izquierdo 5 (70′ Bacca 5.5); Falcao 5.5A disp.: J.F.Cuadrado, Vargas, Zapata, Mina, Díaz, Aguilar, Uribe, Muriel, Borja. All.: Pekerman 6.
Giappone (4-2-3-1): Kawashima 6; H. Sakai 6.5, Yoshida 6.5, Shōji 7, Nagatomo 6.5; Hasebe 6, Shibasaki 6.5 (80′ Yamaguchi sv); Kagawa 6.5 (70′ Honda 6), Haraguchi 6, Inui 6; Ōsako 7 (85′ Okazaki). A disp.: Higashiguchi, Nakamura, Endo, Makino, G. Sakai, Ueda, Ōshima, Usami, Mutō. All.: Nishino 7.
Arbitro: Damir Skomina (Slovenia).
Marcatori: 6′ rig. Kagawa (G), 39′ Quintero (C), 74’Ōsako (G).
Note – Ammoniti: Barrios (C). Espulso: C. Sánchez (C) al 5′ per avere negato una chiara opportunità da rete.

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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