Russia 2018 – Granqvist da rigore vale i tre punti per la Svezia: Corea del Sud ko di misura

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65′ Rig. Granqvist


SVEZIA
(4-4-2) 
1  Olsen
2  Lustig
18 Jansson 
4  Granqvist
6  Augustinsson
17 Claesson
13 Svensson
15 Hiljemark
10 Forsberg
9  Berg
22 Thelin
All. Andersson
COREA DEL SUD
(4-3-3)
23 H W Jo
2  Y Lee
20 H S Jangk
19 Y G Kim 
12 K M Woo
17 J S Lee
16 S Y Ki
10 S W Lee
11 H C Hwang 
15 W Y Jung 
7  H M Son
All. Shin

La Svezia trova i primi tre punti all’esordio grazie a una vittoria di misura sulla Corea del Sud: decide il rigore trasformato da capitan Granqvist, che rompe l’equilibrio di una gara frizzante solo a sprazzi e molto spezzettata a causa del numero piuttosto alto di falli. Vittoria fondamentale per gli scandinavi, che raggiungono così il Messico in vetta e si candidano ufficialmente per giocarsi un posto agli ottavi di finale; tanta amarezza per gli asiatici, poco solidi e con ben poche idee in avanti, che vedono probabilmente tramontare così il sogno qualificazione. 

Dopo la clamorosa vittoria del Messico contro la Germania di ieri pomeriggio, Svezia e Corea del Sud provano a rispondere per cercare punti importanti in ottica qualificazione agli ottavi, nonostante gli sfavori del pronostico. Andersson si affida al classico 4-4-2: l’unica novità è l’assenza dell’infortunato Lindelöf, sostituito da Jansson, in avanti Berg e Toivonen guidano l’attacco con Claesson e Forsberg sugli esterni. Offensivo 4-3-3, invece, per i coreani, con il tridente Hwang-Kim-Son in avanti.

La gara comincia a ritmi piuttosto bassi, ma con la Corea del Sud che riesce a controllare sin da subito il pallino del gioco, cercando con buona personalità le incursioni del veloce tridente, mentre la Svezia resta bassa a coprire, facendosi sentire con la classica fisicità (a volte anche fin troppo fallosa) e senza costruire un vero e proprio gioco in impostazione. Superata la prima fase di attesa, però, gli scandinavi iniziano ad alzare in maniera evidente il proprio baricentro, tentando anche qualche sortita offensiva di maggior audacia e costringendo gli avversari a schiacciarsi sempre di più. E la prima, grande occasione della gara è proprio degli uomini di Andersson: gran pallone filtrante per Berg in piena area, ma da due passi l’attaccante colpisce male il pallone, permettendo a Jo di salvare la sua porta con un gran riflesso. Un’occasione che infonde ulteriore fiducia agli svedesi, sempre più padroni del campo, mentre gli asiatici, in assoluta antitesi al loro inizio di gara, pensano solo a coprire, respirando solo con qualche contropiede traghettato da Son e Hwang: è ancora Berg a sfiorare il vantaggio su situazione da calcio d’angolo, ma Gwon si immola in scivolata sul suo colpo a botta sicura. La Corea soffre, riuscendo solo a sprazzi a creare qualche insidia in velocità, con la Svezia che domina fisicamente e preme fino al duplice fischio di Aguilar: sul finale, ci prova Claesson di testa sul cross di Lustig, il pallone (deviato da un avversario) finisce alto di poco, lasciando così il risultato sullo 0-0 dopo un primo tempo a ritmi bassi e molto spezzettato dai tanti falli commessi.

Nessun cambio nell’intervallo e anche nella ripresa i ritmi restano bassi, dominati da un generale equilibrio e con tanti falli, spesso ingenui: ci prova Forsberg che, da fuori area, calcia altissimo nonostante lo spazio disponibile, mentre per i coreani arriva una buona occasione per Koo, che gira bene di testa il cross tagliato di Kim Min-Woo, ma il pallone finisce sull’esterno della rete. La miglior occasione, però, è ancora della Svezia: sulla punizione di Larsson, Toivonen gira bene di testa, ma Jo respinge in qualche modo. Al 65′, però, arriva l’episodio che sblocca la gara: Claesson anticipa Woo e viene colpito in piena area, con l’arbitro che assegna il rigore dopo la consultazione del VAR. Dal dischetto, resta freddissimo il capitano Granqvist, che spiazza il portiere e porta in vantaggio gli scandinavi. Colpiti sul piano psicologico dal gol, gli asiatici cambiano subito modulo per alzare il baricentro (lanciando anche Lee dell’Hellas Verona), ma gli uomini di Andersson controllano bene e iniziano trovare anche maggiori spazi nelle sortite offensive, andando vicini al raddoppio. I ragazzi di Shin iniziano a spingere davvero solo nel finale, ma gli scandinavi si abbassano saggiamente, chiudendo tutti gli spazi e portando gli avversari a commettere parecchi errori. Di idee, però, la Corea ne ha ben poche, chiusa nella morsa difensiva di una Svezia caparbia nel rimanere compatta con grande spirito di sacrificio, e l’unica clamorosa occasione per il pareggio arriva in pieno recupero: torre di testa dalla destra per Hwang, che arriva da solo in corsa in piena area di rigore, ma non riesce a indirizzare il pallone di testa verso la porta di Olsen, facendo finire il pallone a lato. Finisce dunque così: la Svezia trova una vittoria fondamentale in ottica qualificazione grazie al rigore di Granqvist, amara sconfitta per la Corea del Sud che ora vede in salita il sogno ottavi di finale.

SVEZIA-COREA DEL SUD  1-0  (0-0) 

Svezia (4-4-2): Olsen 6; Lustig 6.5, Jansson 6.5, Granqvist 7, Augustinsson 6; Claesson 6.5, Larsson 6.5 (81′ Svensson sv), Ekdal (71′ Hiljemark 6), Forsberg 5; Berg 5, Toivonen 5.5 (77′ Thelin sv). A disp.: Johnsson, Nordfeldt; Olsson, Helander, Krafthk, Rhodén, Durmaz, Guidetti. All.: Andersson 6
Corea del Sud (4-3-3): Jo Hyeon-Woo 6.5; Lee Yong 6, Jang Hyunsoo 5.5, Kim Young-Gwon 6.5, Park Joo-Ho sv (28′ Kim Min-Woo 5); Lee Jae-Sung 5.5, Ki Sung-Yeung 6, Koo Jacheol (73′ Lee Sung-Woo 5.5); Hwang Hee-Chan 5.5, Kim Shin-Wook (68′ Jung Woo-Young 5.5), Son Heung-Min 6A disp.: Kim Seung-Gyu, Kim Jin-Hyeon; Jung Seungh-Yeon, Oh Ban-Suk, Yun Young-Sun, Ju Sejong, Hong Chul, Moon Seon-Min, Go Yo-Han. All.: Shin 5
Arbitro: Aguilar (SLV)
Marcatori: 65′ Rig. Granqvist
Note-Ammoniti: Claesson (S); S W Kim, H C Hwang (C)

Francesco Moria
Francesco Moria
Nato a Monza nel '95, ha tre grandi passioni: Mark Knopfler, la letteratura e il calcio inglese. Sogna di diventare giornalista d'inchiesta, andando a studiare il complesso rapporto tra calcio e politica.

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