Russia 2018 – Il muro panamense dura solo un tempo, il Belgio viene trascinato da Mertens e Lukaku

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BELGIO-PANAMA 3-0 (0-0)

47′ Mertens, 69′, 75′ Lukaku 


BELGIO
(3-4-2-1) 
1 Courtois
2 Alderweireld
20 Boyata
5 Vertonghen
15 Meunier
7 De Bruyne
6 Witsel ↓ (90')
11 Carrasco ↓ (74')
14 Mertens ↓ (83')
10 E. Hazard
9 Lukaku
All. Martínez

Sostituzioni
19 Dembélé (74')
16 T. Hazard (83')
22 Chadli (90')
PANAMA
(4-1-4-1)
1 Penedo 
2 Murillo 
5 R. Torres
4 Escobar
15 Davis
6 G. Gómez
8 Bárcenas ↓ (63')
11 Cooper
20 Godoy  
23 J.L. Rodríguez ↓ (63')
7 Pérez ↓ (74')
All. D. Gómez

Sostituzioni
9 G. Torres (63')
10 Díaz (63')
18 Tejada (74')

Il Belgio conquista i primi tre punti in palio nel Girone G, in attesa del serale tra Inghilterra e Tunisia, grazie alla rete di Mertens e alla doppietta di Lukaku nella ripresa. Panama fa quel che può, difendendosi con ordine e caparbietà, ma la resistenza alle sfuriate dei Diavoli Rossi dura solo un tempo. 

Sfida inedita, che apre il Gruppo G dei Mondiali di calcio Russia 2018, quella tra Belgio e Panama ed esordio assoluto alla fase finale per i centroamericani. I belgi giungono all’appuntamento senza conoscere sconfitta nelle ultime nove gare di un Mondiale (quattro vittorie e cinque pareggi); mentre Panama arriva in Russia con una differenza reti negativa (-1) e vincendo solo tre delle dieci partite giocate nell’ultima fase eliminatoria della zona CONCACAF. Roberto Martínez propone il collaudato 3-4-2-1: in mediana De Bruyne e Witsel, con Carrasco e Meunier esterni. Tridente offensivo composto da Mertens ed Eden Hazard a coadiuvare Lukaku. Dario Gómez, invece, si affida al 4-1-4-1 con Gabriel Gómez davanti alla difesa e Blas Pérez come terminale offensivo.

Pronti via e sùbito Belgio in avanti: palla dentro per Lukaku e conclusione alta; al momento ritmi non elevatissimi con i Diavoli Rossi nel tentativo di fare la partita e Panama pronto a difendersi con quasi tutti gli effettivi e ripartire appena possibile. Col passare dei minuti, la classe dei belgi viene fuori e la manovra diventa avvolgente, ma sia Carrasco che Mertens trovano la buona opposizione di Penedo. Al 12′ è Panama a regalare una palla-gol agli avversari: Torres passa debolmente la sfera al proprio portiere, la intercetta Hazard che, da posizione defilata, manda sull’esterno della rete; stesso destino per il tiro di Mertens sugli sviluppi di un angolo. In generale, dopo l’avvio stentato, il Panama riesce ad alzare il baricentro e ad affacciarsi di quando in quando sulla trequarti avversaria. A ogni modo, gli uomini di Martínez appaiono sempre pericolosi ogni qualvolta si spingono in avanti: accade al 21′ su un cross basso di Mertens per Lukaku che Torres devia in angolo o sul tiro di De Bruyne che termina alto sulla traversa. Fino a questo momento il giro-palla del Belgio, senza troppa grinta e movimenti senza palla, risulta alquanto sterile, Panama copre bene gli spazi e non soffre più di tanto; anzi, la banda di Gómez riesce anche a distendersi e a conquistare più palloni in mezzo al campo. Ci provano i Diavoli Rossi: prima con un’azione personale di Hazard al 37′, il tiro è violento e Penedo non si fa sorprendere; poi, passaggio filtrante di Mertens per Lukaku e ancora interviene provvidenzialmente l’estremo difensore panamense. Il mini assedio si conclude con un tiro al volo di Mertens che si spegne sul fondo. Non accade altro degno di nota e il direttore di gara manda tutti negli spogliatoi sullo 0-0.

Manovra ficcante del Belgio in avvio di ripresa: cross da destra e serie di colpi di testa a liberare l’area; il pallone arriva a Mertens, il quale da destra calcia al volo scavalcando Penedo e mettendo in fondo al sacco. Belgio-Panama 1-0. Panama si innervosisce e fioccano i cartellini gialli, mentre De Bruyne ci prova da calcio piazzato mandando sul fondo. La reazione panamense giunge al 55′: lancio lungo col contagiri in area per Murillo e Courtois in uscita salva i suoi. Buon momento per il Panama che infastidisce gli avversari in più occasioni: prima con Cooper, poi con Pérez. Gómez prova a cambiare qualcosa nell’assetto tattico dei suoi inserendo Gabi TorresDíaz, ma il Belgio colpisce impietosamente al 69′: De Bruyne entra in area e fa partire un cross con l’esterno destro dal vertice alto dell’area, palla perfetta per Lukaku che di testa non sbaglia; Belgio-Panama 2-0. Panama affonda e il Belgio dilaga: filtrante di Mertens che taglia fuori tutta la difesa avversaria, Lukaku supera in velocità Ramon Torres e batte Penedo con un preciso tocco sotto in diagonale; Belgio-Panama 3-0. A questo punto, il Belgio mantiene le redini del gioco con tranquillità; i giocatori di Panama difendono come possano e provano a spingersi in avanti come all’85′ con Courtois che in uscita anticipa tutti. Pochi minuti dopo tenta Escobar a sorprendere il portierone belga direttamente da calcio piazzato, ma il suo tiro è ben controllato e parato con estrema sicurezza. La gara non regala ulteriori emozioni e lo zambiano Sikazwe decreta la fine e il successo del Belgio per 3-0.

BELGIO-PANAMA 3-0 (0-0)

Belgio (3-4-2-1): Courtois 6.5; Alderweireld 6, Boyata 6, Vertonghen 6;Meunier 5.5, De Bruyne 6.5, Witsel 6 (90′ Chadli sv), Carrasco 6 (74′ Dembélé sv); Mertens 7 (83′ T. Hazard sv), E. Hazard 6.5; Lukaku 7.5. A disp.: Mignolet, Casteels, Kompany, Dedoncker, Fellaini, Januzaj, Tielemans, Batshuayi. All.: Martínez 6.5.
Panama (4-1-4-1): Penedo 6; Murillo 5,R. Torres 5.5, Escobar 5.5, Davis 5;G. Gómez 6Bárcenas 6 (63′ G. Torres 5), Cooper 5.5Godoy 5.5, J.L. Rodríguez 5 (63′ Díaz 5); Pérez 5 (73′ Tejada sv). A disp.: Calderón, A. Rodríguez, Cummings, Machado, Baloy, Ovalle, Pimentel, Ávila, Arroyo. All.: D. Gómez 6.
Arbitro: Janny Sikazwe (Zambia).
Marcatori: 47′ Mertens, 69′, 75′ Lukaku.
Note – Ammoniti: Meunier, Vertonghen, De Bruyne (B); Davis, Bárcenas, Cooper, Murillo, Godoy (P).

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

Addio Pasquale Casillo, viva Zemanlandia!

Lo chiamavano il “re del grano”, perché negli anni ’80 raggiunse il successo diventando il principale esportatore di grano dal Sudamerica su scala globale....
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