Russia 2018 – Esordio da sogno della Russia, imbarazzo Arabia Saudita: Cherchesov e i suoi trionfano 5-0

-

Nella meravigliosa atmosfera creata dal Luzhniki, la Russia inaugura i Mondiali 2018 travolgendo 5-0 un’Arabia Saudita disastrosa: decidono la doppietta di Cheryshev e le reti di Gazinskiy, Dzyuba e Golovin, in una gara dominata in lungo e in largo dai padroni di casa della competizione. Prestazione che allontana i fantasmi emersi in fase di preparazione al torneo per i russi, crollo quasi imprevedibile per Pizzi e i suoi, destinati a dover pensare a come limitare i danni nelle prossime gare. 

Ci siamo: al Luzhniki di Mosca cominciano ufficialmente i Mondiali di Russia 2018. Nella meravigliosa atmosfera creata dallo stadio dove si giocherà anche la finale della Coppa del Mondo, i padroni di casa della Russia esordiscono contro l’Arabia Saudita, in una gara forse già decisiva per le speranze di entrambe di qualificarsi agli ottavi di finale. Gli uomini di Cherchesov, reduci da una fase di preparazione molto deludente e caratterizzata da continui esperimenti spesso mal riusciti, si affidano al 4-2-3-1: Smolov agirà come punta unica accompagnato da Samedov, Dzagoev e Golovin, in difesa c’è Fernandes al posto di Smolnikov. Gli arabi, capaci di creare qualche grattacapo durante le amichevoli anche a Italia e Germania, si affidano al 4-3-3: il bomber Sl-Sahlawi sarà accompagnato dagli esterni Al-Shehri e Al-Dawsari, mentre Al-Burayk vince il ballottaggio in difesa con Al-Harbi.

Nel meraviglioso clima del Luzhniki, la gara comincia subito con un certo equilibrio: l’Arabia Saudita non rinuncia affatto a giocare muovendo palla a terra, mentre la Russia preferisce aspettare e pressare con aggressività per poi ripartire in velocità, approfittando della difesa avversaria spesso scoperta. Ma, al 12′, arriva l’attesissimo gol dei padroni di casa che fa esplodere lo stadio di Mosca: Golovin mette un gran cross in mezzo all’area per Gazinskiy che stacca con i tempi giusti e batte di testa un rivedibile Al-Mayouf. Una rete che sblocca mentalmente gli uomini di Cherchesov, che iniziano a giocare con maggior convinzione, tanto da sfiorare l’immediato raddoppio poco dopo, con il portiere saudita che smanaccia come riesce il tiro deviato di Smolov. Gli uomini di Pizzi, superato un primo momento di sbandamento, cercano timidamente di tornare a tessere il proprio gioco, affidandosi soprattutto al maggior talento del trio offensivo, ma gli evidenti limiti tecnici in ogni reparto impediscono di creare grossi pericoli alla difesa avversaria. Anche perchè gli errori commessi sono tanti, da entrambe le parti: l’Arabia Saudita in fase di impostazione, i russi in ripartenza, non riuscendo ad approfittare dei palloni persi dagli avversari e dalle praterie che si creano sulla trequarti. Ma, all’ennesimo buco difensivo dei fin troppo fragili arabi, i padroni di casa riescono a colpire, raddoppiando al 43′: Zobnin apre sulla sinistra per Cheryshev (subentrato a metà primo tempo all’infortunato Dzagoev), che mette a sedere due difensori con una finta e con il sinistro scarica il pallone con forza sotto la traversa. Permettendo ai suoi di rientrare negli spogliatoi avanti 2-0 e in una situazione di netto e meritato vantaggio.

Lo schema della partita agli inizi della ripresa è chiaro: l’Arabia Saudita prova a far girare senza troppa convinzione il pallone, nella speranza di trovare l’episodio favorevole, mentre la Russia mantiene basso il baricentro pressando con intensità e poi ripartire in contropiede con velocità. I russi, decisamente più convincenti in avanti rispetto agli avversari, ci provano Samedov dalla distanza (il pallone finisce oltre la traversa non di molto), mentre gli uomini di Pizzi tentano di riaprire la gara, approfittando delle fasi di minore intensità degli avversari: Al-Sahlawi sfiora soltanto il cross tagliato di Al-Burayk a pochi metri dalla porta, mentre il colpo di testa di Al-Faraj finisce alto. Gli arabi crescono leggermente con il passare dei minuti, ma gli uomini di Cherchesov rischiano poco e nulla, fino a dare il definitivo colpo di grazia alla partita al 70′: Golovin pennella un altro cross perfetto, stavolta per Dzyuba, entrato qualche secondo prima al posto di Smolov, che si libera con facilità della pressione avversaria e indirizza di testa sul secondo palo. È la rete che mette al tappeto l’Arabia Saudita, che crolla di intensità, mentre i padroni di casa, pur senza forzare eccessivamente le giocate, cercano di arrotondare il risultato. E, alla fine, il poker arriva in pieno recupero: appoggio di testa di Dzyuba per Cheryshev che, in corsa, controlla alla perfezione e fa partire un meraviglioso esterno da fuori area che finisce all’incrocio, firmando la doppietta personale. Ma la festa del Luzhniki non finisce qui: un minuto dopo, i russi conquistano una preziosa punizione dai limiti dell’area di rigore e lo specialista Golovin, stavolta, si prende la gloria personale, facendo partire una traettoria a giro che si spegne direttamente in rete, firmando la “manita” che sancisce l’umiliazione saudita. Finisce dunque con un trionfo per Cherhcesov e i suoi all’esordio: 5-0 alla disastrosa Arabia Saudita, i russi festeggiano la prima vittoria in casa di questi Mondiali.

RUSSIA-ARABIA SAUDITA  5-0  (2-0) 

Russia (4-2-3-1): Akinfeev 6; Fernandes 6.5, Kutepov 6, Ignashevich 6.5, Zhirkov 6.5; Gazinskiy 6.5, Zobnin 6; Samedov (64′ Kuziaev 6), Dzagoev sv (24′ Cheryshev 7.5), Golovin 7.5; Smolov (70′ Dzyuba 7). A disp.: Lunev, Gabulov; Semenov, Kudriashov, Granat, Smolnikov, Aleksey Miranchuk, Anton Miranchuk, Erokhin. All.: Cherchesov 7
Arabia Saudita (4-3-3): Al-Mayouf 4; Al-Burayk 4.5, Omar Hawsawi 4, Osama Hawsawi 4, Al-Shahrani 5; Al-Jassim 5, Otayf (64′ Al-Muwallad 5.5), Al-Faraj 5; Al-Shehri 4.5 (74′ Bahbir sv), Al-Sahlawi 4.5 (84′ Asiri), Al-Dawsari 5.5A disp.: Al-Mosailem, Al-Owais; Al-Harbi, Al-Bulayhi, Motaz Hawsawi, Al-Khaibri, Kanno, Al-Khaibari-Al-Moqahwi. All.: Pizzi 4
Arbitro: Pitana (ARG)
Marcatori: 12′ Gazinskiy, 43′ Cheryshev, 70′ Dzyuba, 90’+2′ Cheryshev, 90’+3′ Golovin
Note-Ammoniti: Golovin (R); Al-Jassam (A)

Francesco Moria
Francesco Moria
Nato a Monza nel '95, ha tre grandi passioni: Mark Knopfler, la letteratura e il calcio inglese. Sogna di diventare giornalista d'inchiesta, andando a studiare il complesso rapporto tra calcio e politica.

Da piccolo farò il calciatore

  Qualcuno, che io reputo saggio, ha affermato che non sei più ragazzo quando inizia a giocare il primo calciatore più giovane di te. Ricordo perfettamente...
error: Content is protected !!