Il Brescia riparte dalle basi

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Cellino era stato chiaro: una piazza come Brescia non può puntare ogni anno alla salvezza in Serie B; le sue parole avevano fatto fin da subito innamorare i tifosi desiderosi di un progetto serio per la risalita in Serie A che manca ormai da sette anni.

Il punto dolente più lampante è sicuramente la squadra: il presidente a Gennaio ha rinforzato la rosa inserendo pedine importanti come Embalo e Curcio e riscattando Torregrossa per riuscire senza patemi a mantenere la categoria, ma i primi nomi che si fanno nel mercato estivo non suscitano il clamore aspettato.

Colpa, o meglio merito, della gestione che Cellino vuole apportare a Brescia: prima del suo arrivo, le strutture erano fatiscenti e la parola organizzazione era difficile da pronunciare in ambito Brescia Calcio. Gli ultimi anni di Corioni infatti e la gestione Bonometti legata al rifinanziamento dei debiti hanno per forza di cose lasciato perdere le basi societarie puntando i pochi soldi a disposizione nel cercare di imbastire una squadra giovane in grado di lanciare qualche promessa per poi guadagnare dalla sua vendita.

Con Cellino la musica in casa biancoblu è cambiata: il presidente infatti ha ridisegnato l’organigramma mettendo uomini di fiducia nei ruoli chiave e puntando su allenatore da lui molto conosciuto: David Suazo. Passato da calciatore nel Cagliari e nell’Inter, l’honduregno viene da un anno in panchina tra le giovanili sarde mettendosi in mostra e guadagnandosi così la chiamata dell’amico-presidente Cellino. La scelta di puntare su un allenatore “nuovo”, senza esperienza, può essere più o meno discutibile e solo il tempo dirà se sarà stata ottima, ma sappiamo che il turbolento presidente non è certo uno che si fa particolari problemi a esonerare un allenatore che non porta i risultati sperati (basti vedere quest’anno dove sulla panchina lombarda si sono succeduti Boscaglia, Marino, ancora Boscaglia per poi finire con Pulga).

Il mercato estivo è appena iniziato e gli unici nomi (oltre a una voce sul sogno Donnarumma dell’Empoli) parlano di giocatori proveniente dalla Lega Pro. Alcuni tifosi paiono un po’ delusi dopo le promesse del presidente, ma si dimenticano gli investimenti che proprio in questi mesi il patron sta effettuando: nuovo punto vendita ufficiale aperto vicino al centro città, nuovo centro sportivo in cui partiranno in pochi giorni i lavori, ritiro finalmente non più in città ma in altura al fresco, nuovo manto erboso direttamente da Miami e soprattutto alcuni lavori per non far letteralmente cadere a pezzi il Rigamonti in attesa che la situazione sul versante nuovo stadio si sblocchi.

Il nodo che resta più scottante è però il caso Caracciolo: la dirigenza ha offerto un contratto da dirigente al bomber ormai 37enne, ma l’airone vorrebbe giocare un altro anno ribadendo comunque più volte la volontà di non andarsene da Brescia dove i tifosi una settimana fa gli hanno dedicato una serata per mostrargli la loro riconoscenza. Cellino non vuole abbandonare la sua idea, ma tutti sperano che possa capire l’amore che Caracciolo ha per questa maglia ed esaudisca il suo sogno di giocare un ultimo anno con la v bianca sul petto.

Le strutture sono le basi per puntare a un futuro glorioso e siamo sicuri che entro un paio d’anni anche il Brescia potrà dire la sua per puntare alla Serie A; la piazza non aspetta altro e Cellino è un tipo ambizioso. Per ora si naviga nella speranza, in futuro si vuole sognare.

Rodella Alessandro
Rodella Alessandro
Nato a Brescia nel marzo del 1992, ama lo sport in generale, soprattutto calcio, tennis e motori. Pratica i primi due a livello amatoriale senza grandi risultati. Appena può, ama seguire gli sport "dal vivo".

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