Allsvenskan: il bilancio della fase primaverile

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Primo fine settimana di giugno, e primo senza la compagnia dell’Allsvenskan. In Svezia, è periodo di vacanze e, dal punto di vista calcistico, di preparazione ai Mondiali di Russia: va da sé che il massimo campionato di calcio sia, al momento, accantonato anche dai principali media sportivi del paese scandinavo.

Proviamo a fare, quindi, un piccolo bilancio di questa prima fase del torneo, che ha visto diverse sorprese e tante conferme. Il primo fatto imprevisto lo troviamo in testa alla graduatoria, dove c’è, in maniera del tutto inattesa, l’Hammarby.

La squadra di Stoccolma ha avuto una grande partenza, che può essere riassunta dalle cifre: 26 lunghezze, frutto di 8 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta, nonché 25 reti segnate (l’attacco più prolifico del torneo) e 14 subite. I punti di vantaggio sulla seconda (l’AIK) sono 2: tuttavia, gli Gnaget hanno giocato una partita in più. I gialloneri hanno però battuto i Bajen nello scontro diretto, alla Tele2Arena, infliggendo loro l’unica sconfitta di questa prima parte di stagione.

I biancoverdi giocano conn un 4-3-3 che, quando serve, diventa un 4-2-3-1, con spiccata propensione al contropiede, e con Tanković a ispirare i 3 davanti (Hamad, Dibba e Djurdjić) i quali hanno totalizzato, solo loro, ben 20 gol.

Hamad, tornato lo scorso anno in Svezia dopo l’esperienza in Germania e in Belgio, sta facendo una grande stagione, tanto che più di un commentatore lo avrebbe voluto in Russia, nei 23 di Andersson. Per lui si prepara, però, una lucrosa cessione all’estero: il suo erede, secondo gli spifferi di stampa, potrebbe essere Besara dell’Örebro.

Dietro i battistrada, l’AIK, che ha confermato quanto di buono fatto vedere in Svenska Cupen (sono stati semifinalisti) e nello scorso campionato. I gialloneri hanno segnato di meno (19 centri); tuttavia, vantano la migliore difesa del torneo (9 soli gol subiti, dei quali 3 nell’ultima partita con il Norrköping): è un dato in decisa controtendenza, che si aggiunge all’andamento senza lunghi picchi negativi degli Gnaget. E si sa: una buona difesa e la puntualità dei risultati positivi possono fare la differenza, in questo torneo.

Dietro, Norrköping e Djurgården hanno avuto un andamento altalenante, trovando un po’ più di regolarità negli ultimi turni. In particolare, gli Järnkaminerna hanno rialzato la testa dopo la netta vittoria nella finale di Svenska Cupen contro il Malmö. Esprimono il capocannoniere provvisorio del torneo (Tino Kadewere, 8 centri finora), e hanno un grande potenziale. Pagano, però, almeno per ora, la partenza difficile.

Örebro e Kalmar stanno facendo meglio del previsto, anche se noi, a dire il vero, li avevamo accreditati per un campionato al di sopra della soglia della salvazza. I bianconeri, in particolare (quinto posto in solitaria con 19 lunghezze, 16 reti segnate e 12 subite) hanno avuto davvero un’ottima partenza. Bisognerà però vedere cosa succederà in questa finestra di mercato, come scrivevamo qualche riga più sopra.

Discorso a parte merita l’Östersunds, in lieve ripresa dopo una partenza catastrofica, ma con un futuro denso d’incognite per la crisi societaria e per la probabile partenza di tanti degli artefici del miracolo della scorsa stagione, in campo e in panchina. L’Häcken di Alm, pur non avendo fatto male, ha qualche punto in meno del previsto: è atteso, nelle prossime settimane, dai preliminari di Europa League.

Malmö e Göteborg sono, entrambe, nella parte destra della classifica. Per gli Himmelsblått, si tratta di una crisi grave e del tutto inaspettata. La difesa è lenta e subisce tante reti (18 finora); tuttavia, è l’attacco a essere gravemente deficitario (solo 15 centri in 12 partite). La sconfitta nella finale della Svenska Cupen ha poi creato una crisi che ha fatto saltare la panchina di Pehrsson. Si attende il sostituto, in queste settimane: ma la stagione in patria appare ormai compromessa.

Il Göteborg (13 lunghezze, 12 reti fatte e 17 subite) galleggia appena al di sopra della lotta per non retrocedere: un’altra stagione di passione per i tifosi dei Blåvitt, ormai lontani dai fasti di un tempo. La sqaudra è lenta, fatica enormemente davanti e subisce in difesa: la posizione in classifica, in fondo, è conseguenza ovvia. Stesso discorso per l’Elfsborg (12 lunghezze), mai così male negli ultimi anni.

Dietro, come previsto, grande fatica per le neopromosse, in particolare per il Dalkurd dell’ex Lugano Marzouk. Parlando sempre di giocatori che hanno indossato la maglia dei bianconeri ticinesi, il Sundsvall di Hallenius (cinque centri per lui finora) ha invece fatto un’ottima partenza, e si trova nettamente al di sopra della linea, con 15 lunghezze.

Bruttissimo inizio invece per il Sirius, fanalino di coda, in netta controtendenza rispetto alla scorsa stagione, mentre Trelleborgs e Brommapojkarna, pur essendo anche loro nella palude del fondo classifica, hanno fatto meglio. Mantenessero questo trend, potrebbero ambire alla salvezza o, almeno, a giocarsi la permanenza in Allsvenskan nello spareggio.

CLASSIFICA PROVVISORIA ALLSVENSKAN 2018  dopo l’11/a GIORNATA – Sundsvall una partita in meno; AIK, Djurgården e Malmö una partita in più – Sirius una partita da recuperare

Pos. Squadra Gol fatti/subiti Punti | Pos. Squadra Gol fatti/subiti Punti
1 Hammarby 25/14 26 | 9 Sundsvall 17/13 15
2 AIK  19/9 24 | 10 Malmö 15/18 15
3 Norrköping 21/12 23 | 11 Göteborg 12/17 13
4 Djurgården 19/11 20 | 12 Elfsborg 13/16 12
5 Örebro 16/12 19 | 13 Trelleborgs 10/16 11
6 Östersunds 18/15 17 | 14 Brommapojkarna 8/21 10
7 Kalmar 13/11 17 | 15 Dalkurd 12/23 5
8 Häcken 16/11 15 | 16 Sirius 10/25 5

Legenda: qualificata ai preliminari di CL, qualificate ai preliminari di EL, allo spareggio per non retrocedere con la terza classificata in Superettan, retrocesse in Superettan

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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