Da Koulibaly a Koulibaly: il Napoli cade al Franchi sotto i colpi di uno scatenato Simeone. Juventus nuovamente a +4

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Koulibaly dà, Koulibaly toglie. Dopo l’incornata di domenica scorsa e il meno 1 dalla Juventus, lo stesso difensore partenopeo la combina grossa al Franchi e lascia i suoi in dieci in avvio di gara. La Fiorentina ringrazia e, trascinata dagli scatenati Chiesa e Simeone (tripletta da urlo per l’argentino), vince 3-0, rilanciando le proprie ambizioni europee. Per il Napoli un triste ritorno a meno 4 dalla capolista Juventus e un discorso scudetto che si complica inesorabilmente.

Alla Fiorentina servono punti per sperare ancora in una qualificazione in Europa League, dunque Pioli si affida a Chiesa, Saponara e Simeone per far male a Reina, rispolvera Badelj in regia e sceglie una difesa a quattro per ovviare all’assenza di Vitor Hugo. Sarri, da par suo, manda in campo l’undici tipo, quello che ha fatto il colpaccio allo Stadium domenica scorsa, con Mertens al centro di un tridente completato dai soliti Callejón e Insigne.

Avvio aggressivo da parte della Viola, che dopo pochi minuti mette già nei guai il Napoli: Simeone scappa a Koulibaly, che liscia il pallone ma trova in pieno l’avversario lanciato tutto solo verso Reina. Mazzoleni assegna prima il rigore e il giallo al senegalese, poi, dopo aver guardato le immagini, opta per la punizione dal limite e per il rosso diretto al difensore partenopeo. Sarri, allora, ricorre al primo cambio: fuori Jorginho, dentro Tonelli. I viola naturalmente fanno la partita, provando a sfruttare la superiorità numerica soprattutto in mezzo al campo; ospiti che provano a riorganizzarsi, ma che non si fanno mai vedere dalle parti di Sportiello. Poco dopo la mezzora, poi, arriva un altro buco da parte della difesa azzurra: Biraghi lancia il solito Simeone, che scappa a Tonelli e brucia Reina con un sinistro sotto le gambe. Vantaggio legittimo, con Benassi che un minuto dopo per poco non trova il bis. Il finale di frazione è tutto di marca viola, con Reina provvidenziale su Chiesa. E allora il duplice fischio di Mazzoleni è musica per la truppa di Sarri, in totale confusione e bisognosa di una pausa per riorganizzare le idee.

Mentre si scaldano Zieliński e Milik, finalmente a inizio ripresa si vedono timidi sprazzi di Napoli: Callejón per Mertens, che di sinistro al volo impegna Sportiello. Col passare dei minuti, però, la Fiorentina riacquista la supremazia territoriale e al 57′ ancora Reina tiene in vita i suoi su un nuovo guizzo di Chiesa. Sarri, allora, decide di tentare il tutto per tutto: fuori Mertens e Hamšík, dentro proprio Milik e Zieliński. La mossa teoricamente è giusta, ma il destino non concede al tecnico campano la controprova, perché una manciata di minuti dopo Simeone è lesto a fiondarsi su una respinta corta di Reina e a trovare la zampata del 2-0. Il Napoli è in ginocchio e non riesce a reagire, la Viola ha vita facile e continua a costruire con gli scatenati Chiesa e Simeone. E proprio il Cholito, in pieno recupero, si concede addirittura la tripletta con tanto di pallone da portarsi a casa. Finisce 3-0: Napoli depresso, nuovamente a meno 4 e sempre più lontano da uno scudetto che solo ieri sembrava possibile.

FIORENTINA-NAPOLI 3-0 (1-0)

Fiorentina (4-3-3): Sportiello 6; Laurini 6 (62′ Bruno Gaspar 6), Pezzella 7, Milenković 6.5, Biraghi 6; Benassi 6.5, Badelj 6.5 (84′ Cristóforo sv), Veretout 6.5; Saponara 6 (74′ Eysseric 6), Simeone 8.5, Chiesa 7.5. A disp.: Cerofolini, Brancolini, Maxi Olivera, Ranieri, Hristov, Gil Dias, Théréau, Falcinelli. All.: Pioli 7.
Napoli (4-3-3): Reina 6; Hysaj 5, Albiol 5.5Koulibaly 4.5, Mário Rui 5.5; Allan 6, Jorginho sv (10′ Tonelli 5), Hamšík 5 (58′ Zieliński 5.5); Callejón 5, Mertens 5 (58′ Milik 5), Insigne 5. A disp.: Rafael, Sepe, Chiricheș, Maggio, Milić, Diawara, Rog, Machach, Ounas. All.: Sarri 5.5.
Arbitro: Paolo Silvio Mazzoleni di Bergamo.
Marcatori: 34′ Simeone, 62′ Simeone, 90’+3 Simeone.

Francesco Cucinotta
Francesco Cucinotta
Sardo di origini sicule, ama il calcio dalle “notti magiche” di Italia ’90. Laureato in Comunicazione con una tesi sulla lingua del calcio e pubblicista dal 2010. Per anni inviato al seguito del Cagliari Calcio per Radio Sintony.

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