Politano illumina una gara spenta. Sassuolo-Fiorentina finisce 1-0

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Il Sassuolo batte la Fiorentina in una partita tutt’altro che spettacolare, in cui entrambe le squadre appaiono a corto di energie dopo il turno infrasettimanale. Una prodezza di Politano decide la sfida sul finire del primo tempo, dopo l’espulsione di Dabo per doppia ammonizione. Viola costretti a giocare più di un’ora in inferiorità numerica e mai realmente pericolosi. 

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Cominciata la gara. Segno rosso sul viso per i giocatori in campo, per riprodurre il cartellino rosso “virtuale” a chi infligge violenza ai danni di donne e bambini nel mondo. Al 4′ prima occasione da gol della partita: cross lungo di Rogério per l’accorrente Adjapong, conclusione al volo pericolosa e parata di Dragowski. È un inizio di gara blando, in cui nessuna delle due squadre prevale sull’altra nel possesso palla e nel voler “fare” la partita. I neroverdi provano gli attacchi sulle fasce, mentre i viola tentano di sfondare con manovre centrali. Al 13′ un lungo applauso ricorda Davide Astori. Con il passare dei minuti si alza il baricentro della Fiorentina, ma i ritmi restano bassi e la gara non decolla. Al 24′ Lemos ci prova su punizione ma la traiettoria non impensierisce Dragowski. Il gioco è molto spezzettato, tanti falli sulla linea mediana del campo, il turno infrasettimanale ha lasciato i suoi strascichi sulla condizione fisica dei ventidue in campo. Al 30′ Dabo, unico ammonito nel match, commette un fallo tattico su Berardi e Irrati gli sventola il secondo cartellino: espulso. Al 41′ Il Sassuolo sblocca il risultato: Adjapong, servito da Missiroli, la dà a Politano, buon movimento e bel tiro dal limite che si insacca all’incrocio dei pali, 1-0. Al 44′ Irrati, dopo aver ammonito Berardi per una brutta entrata su Dragowski, va a controllare con l’ausilio del Var e conferma la sua decisione, senza estrarre il cartellino rosso. Sia l’attaccante che il portiere restano acciaccati, dopo il violento scontro. Si chiude con il Sassuolo in vantaggio un primo tempo piuttosto noioso.

Inizia il secondo tempo senza cambi, nonostante sia Dragowski che Berardi non siano al massimo. Pochi secondi e ci prova subito Falcinelli, la sua conclusione termina alta, è il primo tiro dei viola nel match. La Fiorentina prova a organizzare il gioco ma sia l’inferiorità numerica che la buona disposizione in campo del Sassuolo rendono arduo il compito. Al 56′ Pioli si gioca le carte Simeone e Gil Dias per Saponara e Olivera. Al 59′ Politano si fa ipnotizzare da Dragowski, a tu per tu con l’estremo difensore che sventa il raddoppio. Al 68′ Simeone si libera al limite ma il suo tiro è debole e finisce lentamente tra le braccia di Consigli; un minuto dopo Ragusa sfiora il raddoppio, ancora una volta bravo Dragowski a mettere in corner. All’80’ azione migliore della Fiorentina, contropiede orchestrato sull’asse Veretout-Gil Dias, palla per Simeone che calcia a lato. Nel corso del primo dei cinque minuti di recupero Matri spedisce sul fondo un diagonale da ottima posizione. Non succede nulla fino al triplice fischio dell’arbitro, partita bruttina decisa da due episodi nel primo tempo: l’espulsione di Dabo e la prodezza dal limite di Politano.

SASSUOLO-FIORENTINA  1-0 (1-0) 

Sassuolo (3-5-2): Consigli 6; Lemos 6 (76′ Dell’Orco sv), Acerbi 6.5, Peluso 6; Adjapong 6.5, Missiroli 6, Magnanelli 6, Duncan 6, Rogério 6; Berardi 5.5 (64′ Ragusa 5.5), Politano 7 (83′ Matri sv). A disp.: Marson, Pegolo, Mazzitelli, Biondini, Pierini, Frattesi, Cassata, Letschert, Babacar. All.: Iachini 6.
Fiorentina (4-3-1-2): Dragowski 6.5; Laurini 6, Milenković 5, Vitor Hugo 5.5, Maxi Olivera 5 (56′ Gil Dias 6); Benassi 5.5Dabo 4, Veretout 5; Saponara 5 (56′ Simeone 6); Falcinelli 5, Chiesa 5.5 (73′ Bruno Gaspar 6). A disp.: Cerofolini, Brancolini, Biraghi, Eysseric, Cristóforo, Ranieri, Gori, Hristov. All.: Pioli 5.
Arbitro: Irrati di Pistoia.
Marcatori: 41′ Politano.
Note – Calci d’angolo: 3-2. Espulsi: al 30′ Dabo (F) per doppia ammonizione.

 

Vito Coppola
Vito Coppola
Telecronista e opinionista radio/TV, già a SportItalia e addetto stampa di diverse società. Non si vive di solo calcio: ciò che fa cultura è la fame di sapere, a saziarla il dinamismo del corpo e del verbo.

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