Il Napoli rimonta e vince contro una bella Udinese, finisce 4-2

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Il Napoli soffre, va sotto due volte, ma poi rimonta e vince 4-2. Una buona prova dell’Udinese, alla decima sconfitta consecutiva. Friulani che vanno avanti con Jankto prima e Ingelsson poi, ma sono i gol dei centrali difensivi azzurri a decidere la partita, insieme a quelli di Insigne e Milik. Ora i partenopei si giocheranno lo scontro diretto a Torino a -4. 

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Il Napoli cerca subito di dare velocità al gioco con verticalizzazioni e lanci per Milik, per la prima volta titolare dal ritorno dall’infortunio. L’Udinese pressa alto per indurre all’errore i difensori partenopei. All’8′ prima palla-gol della gara: ci prova Hamšík dai 25 metri, smanaccia Bizzarri. Passano due minuti ed è ancora l’estremo difensore bianconero a opporsi: ottima discesa palla al piede di Zieliński, cross teso al centro e tiro di Insigne. Il Napoli continua a spingere ma viene fermato un attimo prima di concludere verso la porta avversaria. i primi 20′ minuti scivolano via con il classico canovaccio delle partite interne del Napoli: grande possesso palla e avversari chiusi a coprire i rifornimenti. La spinta iniziale dei padroni di casa si affievolisce, brava l’Udinese ad abbassare i ritmi. Al 26′ prima occasione per i friulani: su azione da corner un rimpallo favorisce Barák che si gira ma non riesce a dare potenza, para Reina. Con il passare dei minuti l’Udinese cresce e si fa vedere più di una volta dalle parti dell’area partenopea, Napoli poco lucido con tanti passaggi sbagliati. Al minuto 41 i bianconeri passano in vantaggio: cross dalla destra di Zampano e pallone che arriva a Jankto sul secondo palo, il ceco deve solo appoggiare in rete per lo 0-1. Il Napoli reagisce subito e alla prima occasione pareggia: Zieliński per Insigne che si gira bene, supera Nuytinck e batte Bizzarri, 1-1. Si chiude così la prima frazione di gioco.

Il secondo tempo inizia senza cambi. Dopo 3 minuti ci prova Diawara dalla distanza, Bizzarri si distende e blocca. Novanta secondi dopo Hamšík manda a lato dopo una bella azione sulla sinistra di Insigne. Iniziano a scaldarsi, intanto, Allan e Mertens. L’Udinese non sta a guardare e sfiora il raddoppio al 54′: da buona posizione Jankto si fa ipnotizzare da Reina. Ma i bianconeri sull’azione successiva passano nuovamente in vantaggio: ancora Zampano dalla destra, cross delizioso per Ingelsson che al volo trova un gran gol, il primo in Serie A per lui, 1-2. Nel Napoli entra Mertens al posto di Hamšík, Sarri passa al 4-2-3-1. Al 64′ nuovo pareggio partenopeo: corner battuto da Callejón e colpo di testa vincente di Albiol, 2-2. Al 70′ gli azzurri chiudono la rimonta: Callejón fa partire un bel diagonale, parata di Bizzarri sui piedi di Milik che non sbaglia il tap-in per il 3-2. Sarri ritorna a 3 sulla mediana, richiama Milik in panchina e inserisce Allan. Al 75′ ancora un gol e ancora da corner: batte come sempre Callejón, stacca Tonelli ed è 4-2. L’Udinese, calata fisicamente, non molla e all’83’ Perica coglie la traversa su cross di De Paul. Alla notizia del finale da Crotone esplode il San Paolo. Al triplice fischio dell’arbitro parte la festa, ma da ora la testa degli uomini di Sarri va a domenica sera e a Juventus-Napoli, da giocare con 4 lunghezze di divario.

NAPOLI-UDINESE  4-2 (1-1)

Napoli (4-3-3): Reina 6; Hysaj 5.5, Albiol 6.5, Tonelli 6.5, Mário Rui 5.5; Zieliński 6.5, Diawara 5.5, Hamšík 5 (57′ Mertens 6); Callejón 7 (82′ Rog sv), Milik 7 (73′ Allan 6), Insigne 7. A disp.: Rafael, Sepe, Jorginho, Maggio, Leandrinho, Milić, Chiricheș, Machach, Ounas. All.: Sarri 6.5.
Udinese (3-5-1-1): Bizzarri 6; Nuytinck 5.5, Danilo 5.5 (75′ De Paul 6), Samir 6; Zampano 7, Barák 6.5, Balić 5.5, Ingelsson 6.5, Pezzella 6 (68′ Ali Adnan 5.5); Jankto 6.5 (77′ Widmer sv); Perica 5.5. A disp.: Scuffet, Borsellini, Fofana, Maxi López, Pontisso, Caiazza, Djoulou, Ndreu. All.: Oddo 6.
Arbitro: Calvarese di Teramo.
Marcatori: 41′ Jankto (U), 45’+2′ Insigne (N), 55′ Ingelsson (U), 64′ Albiol (N), 70′ Milik (N), 75′ Tonelli (N)
NoteAmmoniti: Mário Rui (N); Danilo (U).

Vito Coppola
Vito Coppola
Telecronista e opinionista radio/TV, già a SportItalia e addetto stampa di diverse società. Non si vive di solo calcio: ciò che fa cultura è la fame di sapere, a saziarla il dinamismo del corpo e del verbo.

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