Lo splendido panorama del quartiere EUR ha fatto da sfondo alla prima volta della Formula E a Roma: Sam Bird vince, il circuito convince! È stato un trionfo, uno spettacolo dentro e fuori dalla pista, gli spalti pieni e la gara appassionante. Certo, qualche polemica c’è stata, un intero quartiere chiuso per giorni e la questione “buche a Roma” sempre in primo piano, ma dal lato sportivo la Formula E è riuscita a far emozionare il popolo romano avvicinandolo ad una competizione che porta con sé il futuro della mobilità, l’elettrico. Il divertimento dagli spalti ha fatto eco a quello in pista, con i piloti estasiati dalle 21 curve con tanto di saltino del circuito più lungo del campionato. Ad avere la meglio nel frastuono musicale che copriva il sibilo dei motori elettrici è stato Sam Bird, alla sua seconda vittoria stagionale dopo quella di Hong Kong. Probabilmente il suo trionfo non avrebbe avuto luogo se Rosenqvist fosse stato più cauto, in ogni caso è un successo che permette all’inglese di riaprire il campionato nei confronti di uno spento Vergne.

La gara sembrava ormai cosa fatta per Rosenqvist, con un tempo straordinario il pilota di Mahindra aveva conquistato la superpole e per più di metà gara non si era schiodato dalla prima posizione dettando i tempi anche dopo il cambio vettura. Poi è bastato un attimo, una curva affrontata con troppa decisione, il cordolo e la sospensione rotta: gara finita per Rosenqvist e strada spianata per Bird. A dirla tutta l’inglese di DS Virgin Racing non ha avuto proprio vita facilissima, il finale è stato intenso ed erano in più di uno a contendersi la vittoria. Di Grassi, Evans, Lotterer e Bird per tre posizioni, sportellate, ruota a ruota, sorpassi e controsorpassi hanno incendiato gli ultimi giri fino al fatidico taglio del traguardo, sul podio insieme a Bird sono saliti il campione in carica Di Grassi e il tedesco Lotterer, solo nono il povero Evans fermato dalla batteria scarica. Il Fanboost donato a Buemi dai tifosi non ha fatto andare il francese oltre al sesto posto, stesso discorso per il “padrone di casa” Luca Filippi, unico italiano in competizione ma tredicesimo al traguardo.

Anonima la prova di Vergne, quinto, ma il pilota di Techeetah mantiene comunque la testa della classifica con 119 punti ma si avvicina il trionfante Bird, a quota 101, mentre rimane staccato Rosenqvist a 82 quando mancano cinque gare al termine; per i team, rimane saldamente in testa Techeetah, forte anche del terzo posto di Lotterer, e sale al secondo posto DS Virgin Racing scavalcando proprio Mahindra. In conclusione, l’E-Prix di Roma è stato un successo, il patron Alejandro Agag ha annunciato che la tappa capitolina sarà parte integrante del calendario per i prossimi cinque anni e c’è da esserne orgogliosi. Intanto godiamoci il finale di questa stagione ancora tutta da scrivere, l’appuntamento è per il 28 aprile, la splendida cornice sarà quella di Parigi.