Sicula Leonzio-Cosenza, le dichiarazioni post partita

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dal nostro inviato allo stadio “Angelino Nobile” di Lentini

Come di consueto, i protagonisti della gara odierna, valida per la 35/a giornata del Girone C di Serie CSicula Leonzio-Cosenza, terminata col risultato di 0-1, si sono presentati in sala stampa per le dichiarazioni di rito a commento dell’incontro.

Il primo a intervenire è stato il tecnico del Cosenza Piero Braglia: “Questa partita la dedico a mio figlio Thomas e solo io e lui sappiamo perché. Questa è una vittoria importante contro una squadra forte che gioca bene al calcio. Avevamo alcune defezioni di uomini importanti e abbiamo fatto quello che dovevamo fare col cuore. Abbiamo sofferto soprattutto nel secondo tempo; non l’abbiamo chiusa quando abbiamo avuto le occasioni. Questa è una squadra abituata a giocare in un determinato modo: in casa giochiamo contro squadre che si chiudono e facciamo molta fatica. Saracco mi sta dando tante gioie, è un portiere che non c’entra nulla con la C per freddezza e bravura. Dobbiamo porci degli obiettivi e se arriveremo nei playoff potremmo dare fastidio a chiunque“.

Poi, è stata la volta del tecnico dei siciliani Aimo Diana: “Costringere il Cosenza a giocare sempre dietro è frutto fi una grandissima partita dal punto di vista atletico e fisico. Sono soddisfattissimo della prestazione: i rigori si possono sbagliare e abbiamo preso un gol su palla inattiva: per questo brucia. Il Cosenza è una squadra costruita per stare al vertice e per noi non cambia nulla per quanto riguarda quello che ci siamo prefissati. Sono orgoglioso della prestazione dei miei al di là del risultato finale. Oggi ci è mancato mettere più palloni nel mezzo e la profondità negli ultimi quindici metri: ci manca la furbizia, la fortuna di ai avere la zampata vincente. Siamo ancora in corsa per raggiungere i playoff e ci proveremo fino alla fine“.

 

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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