Parigi-Roubaix 2018: i favoriti

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Parigi-Roubaix

I favoriti

Greg Van Avermaet: nonostante un’ottima condizione messa in mostra a inizio anno, è stata una stagione delle classiche fino a questo momento deludente per il campione olimpico di Rio 2016. La Parigi-Roubaix – già vinta lo scorso anno – rappresenta l’ultima occasione per il belga di salvare questa Campagna del nord 2018, dove ha collezionato un solo podio alla Record Bank E3 Harelbeke.

Peter Sagan: dopo la prova superlativa alla Gent-Wevelgem, il tre volte campione del mondo arriva alla Parigi-Roubaix con la giusta cattiveria agonistica, desideroso di vendicare una prova al Giro delle Fiandre sotto le attese. A oggi, l’Inferno del Nord ha però sempre respinto il fuoriclasse slovacco, che può vantare come miglior piazzamento un insipido 6° posto nel 2014. Il pavé della Parigi-Roubaix non è quello delle Fiandre e la sensazione che questa corsa possa non essere così adatta a Peter Sagan è un pensiero sempre più frequente nella testa di molti. Mai sottovalutare però il fuoriclasse assoluto del mondo ciclistico dei nostri giorni. Il grande favorito – nonostante tutto – resta lui.

Quick-Step Floors: una Campagna del nord fino a questo momento dominata dalla squadra di Patrick Lefevere. Il plurivincitore è Niki Terpstra, con i tre successi collezionati a Le Samyn, Record Bank E3 Harelbeke e quello più prestigioso al Giro delle Fiandre. Al tris dell’olandese vanno poi aggiunte le vittorie di Yves Lampaert alla Dwars Door Vlaanderen e di Fabio Jacobsen alla Scheldeprijs. Senza tener conto dei tantissimi piazzamenti ottenuti anche con la coppia Philippe Gilbert-Zdeněk Štybar. La Quick-Step Floors è la squadra nettamente più completa in gruppo e sta riuscendo sempre nel gestire al meglio tutte le fasi decisive di gara. Niki Terpstra vanta già un successo in carriera alla Parigi-Roubaix 2014; due sono invece i 2° posti collezionati da Zdeněk Štybar. Saranno loro i capitani della Quick-Step Floors a questa 116° edizione dell’Inferno del Nord.

Sep Vanmarcke: dopo l’addio di due leggende del ciclismo come Fabian Cancellara e Tom Boonen, per noi – e vogliamo sbilanciarci – nessuno a oggi ha le abilità di guidare la bici sul pavé disastrato della Parigi-Roubaix come Sep Vanmarcke. L’unico, o quasi, negli ultimi anni ad aver dimostrato di poter fare realmente la differenza nei settori più duri di questa corsa massacrante. Un’attaccante nato, sicuro protagonista anche in questa edizione, con il grosso neo di non avere un brillante spunto in volata. Ha bisogno di fare selezione e presentarsi al velodromo di Roubaix o in solitaria o in un gruppo risicato e privo – su tutti – di Peter Sagan e Greg Van Avermaet.

Team Sky: la formazione britannica non vanta tra le sue fila il nome di uno dei grandi favoriti di giornata, ma merita comunque una breve menzione. Gianni Moscon – 5° nel 2017 – è stata la sorpresa assoluta della scorsa Parigi-Roubaix e tutti – soprattutto noi italiani – non vediamo l’ora di rivederlo protagonista nella corsa che lo ha consacrato. Oltre al trentino classe 1994, sono altri tre i nomi in casa Sky che alla Parigi-Roubaix hanno già dimostrato di andare forte: i britannici Ian Stannard (3° nel 2016), Geraint Thomas (7° nel 2014) e Luke Rowe (8° nel 2015). Come la Quick-Step Floors – seppur con meno “talento” – anche il Team Sky potrà giocare su più fronti.

Outsiders: Edvald Boasson Hagen, Arnaud Démare, Alexander Kristoff, Oliver Naesen, Jasper Stuyven.

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Davide Zanetti
Davide Zanetti
Studente di comunicazione. Cresciuto nel mondo dello sport, patito di calcio, basket e ciclismo. “Malato” di tecnica e tattica, con un trascorso più da calciatore che da giornalista.

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