Dall’inferno al paradiso in tre minuti: Higuaín e Dybala portano la Juventus ai quarti di Champions

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A Wembley la Juventus è chiamata all’impresa per approdare ai quarti di finale di Champions League: dopo il 2-2 casalingo dell’andata infatti il Tottenham, forte del fattore casalingo dove ha sempre vinto in questa edizione, pare favorito rispetto ai bianconeri.

Dopo il minuto di silenzio dedicato a Davide Astori, il Tottenham comincia fortissimo il match e sfiora il vantaggio in apertura con Son, bravo ad accentrarsi e calciare impegnando Buffon in una difficile parata. Allegri è indiavolato per il brutto avvio e i suoi recepiscono il messaggio al volo: al sesto minuto infatti un cross teso di Douglas Costa viene solo sfiorato da Higuaín, ma l’atteggiamento dei bianconeri pare più aggressivo rispetto alle primissime fasi. Al 15′ un pallone filtrante di Alli per Kane viene raccolto dall’attaccante inglese che aggirando Buffon calcia sull’esterno della rete, ma il Tottenham quando attacca fa paura e pochi minuti più tardi un assedio in area di rigore viene sventato con fatica dalla difesa juventina. I ritmi sono forsennati e l’undici di Pochettino pare essere più in gamba: al 32′ un tiro da fuori dello scatenato Alli viene disinnescato da Buffon in due tempi. Il coreano è il protagonista assoluto e tra le linee è sempre libero di ricevere, puntare la difesa e calciare, ma al 38′ sfiora il palo. Passa soltanto un minuto e Son finalmente concretizza il suo dominio portando in vantaggio il Tottenham: un’azione confusa in area viene conclusa da un tiro svirgolato da pochi passi dell’attaccante esterno di Pochettino che batte l’estremo difensore avversario già a terra. La reazione degli uomini di Allegri si concretizza in un’azione ben imbastita sulla destra da Douglas Costa che manda al tiro Pjanić sfiorando il palo ben protetto da Lloris.

Anche nella ripresa gli inglesi sembrano avere un piglio in più schiacciando i bianconeri nella propria metacampo, ma falliscono il raddoppio due volte con due conclusioni dalla distanza di Alli. Allegri cambia sbilanciandosi in avanti e un’azione un po’ casuale porta al tiro al volo Dybala che però si coordina male e il pallone termina ampiamente a lato. I rischi presi dall’allenatore toscano danno i suoi frutti: Douglas Costa pesca in area Khedira che, giocando di sponda, trova Higuaín che insacca da due passi. Il calcio è strano e dopo un tempo dominato il Tottenham si distrae e tre minuti dopo un’imbucata centrale fa correre Dybala che batte Lloris con un tiro sotto la traversa. Wembley è una bolgia e il pubblico inglese spinge i propri beniamini alla ricerca del gol che però non arriva al 77′ per l’intervento in scivolata di Chiellini in anticipo su Kane. Al minuto 82 Son raccoglie un pallone vagante al limite e calcia, ma il pallone sfiora il palo, legno che centra Kane di testa nell’ultimo minuto. Al triplice fischio finale la Juventus può festeggiare così l’approdo ai quarti di finale: il Tottenham dopo un’ora dominata viene rimontato dai gol di Higuaín e Dybala.

TOTTENHAM-JUVENTUS 1-2 (1-0)

Tottenham (4-3-3): Lloris 6; Trippier 6, Sánchez 6, Vertonghen 5.5, Davies 6; Dembélé 5.5, Dier 6 (74′ Lamela 6), Eriksen 6; Alli 6 (85′ Llorente sv), Kane 6, Son 7A disp.: Worm, Rose, Sissoko, Wanyama, Lucas Moura. All.: Pochettino 6.5.
Juventus (4-3-3): Buffon 5.5; Barzagli 5.5, Benatia 6 (61′ Lichtsteiner 6.5), Chiellini 6.5, Alex Sandro 6; Khedira 5.5, Pjanić 6, Matuidi 6 (60′ Asamoah 6.5); Dybala 6, Higuaín 6.5 (83′ Sturaro sv), Douglas Costa 7A disp.: Szczęsny, Rugani, Bentancur, Marchisio. All.: Allegri 6.5.
Arbitro: Marciniak (Polonia).
Marcatori: 39′ Son (T), 64′ Higuaín (J), 67′ Dybala (J).
Note – Ammoniti: Vertonghen, Alli, Dembélé (T); Alex Sandro, Pjanić, Benatia, Chiellini (J).

Rodella Alessandro
Rodella Alessandro
Nato a Brescia nel marzo del 1992, ama lo sport in generale, soprattutto calcio, tennis e motori. Pratica i primi due a livello amatoriale senza grandi risultati. Appena può, ama seguire gli sport "dal vivo".

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