Catania-Siracusa, le dichiarazioni post partita

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dal nostro inviato allo stadio “Angelo Massimino” di Catania

Come di consueto, i protagonisti della gara odierna, valida per la 28/a giornata del Girone C di Serie C, Catania-Siracusa, terminata col risultato di 1-0, si sono presentati in sala stampa per le dichiarazioni di rito a commento dell’incontro.

Il primo a intervenire è stato, seppure brevemente, il tecnico del Catania Cristiano Lucarelli: “Purtroppo devo scappare perché ho un areo da prendere fra poco. Voglio solo ringraziare i tifosi perché ci sono stati vicini fino al 95′ e ci hanno sostenuto anche nei momenti meno brillanti, nei quali abbiamo sofferto, dell’incontro“.

Quindi, è stata la volta del tecnico degli ospiti Paolo Bianco: “Il nostro intento non era solo quello di contenere: il campo non ce lo ha permesso perché in cattive condizioni e gli avversari erano tosti. Sicuramente meritavamo qualcosina in più. La mia non è una squadra che gioca in contropiede: abbiamo principi diversi rispetto all’anno scorso. Dalla mia squadra non voglio che si vada a prendere possesso del terreno di gioco con pressing alto a schiacciare gli avversari. Dispiace perché abbiamo perso la gara per un episodio, anche  se il Catania ha creato qualcosa in più. Ma io ho già testa alla Casertana“.

Poi, è toccato al tecnico in seconda dei rossazzurri Richard Vanigli: “Quella di Lodi come mezz’ala è stata una mossa studiata perché sapevamo che il Siracusa avrebbe aggredito molto alto. Abbiamo cercato allora di svincolare Lodi dalla marcatura del loro trequartista. Cerchiamo di mettere tutti nelle condizioni di esprimersi al meglio. Nel primo tempo abbiamo sofferto non tanto per demeriti nostri quanto per merito degli avversari. Nella ripresa gli ingressi di Manneh e Di Grazia hanno dato vitalità sugli esterni ed era proprio lì dove volevamo colpire il Siracusa. Oggi c’era una gran voglia di riscatto, di tornare alla vittoria e, soprattutto, di far vedere quanto di buono sa fare il Catania. La nostra forza oggi è venuta fuori“.

 

 

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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